Leone XIV: non basta una fede di parole, Gesù chiede di rischiare nell’amore
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Sforzarsi di “entrare per la porta strettaâ€: è il suggerimento offerto da Gesù a chi gli chiede “se sono pochi quelli che si salvanoâ€. Sembra offrirci un’immagine diversa del “Padre dell’amore e della misericordia†con le braccia sempre aperte “per accoglierciâ€, dice il Papa all’Angelus, in piazza San Pietro, in realtà quello di Cristo è un monito per quanti pensano di essere perfetti cristiani ed è anche un richiamo alle difficoltà e ai sacrifici da affrontare quando si intraprende la strada evangelica.
Il Signore non vuole scoraggiarci. Le sue parole, invece, servono soprattutto a scuotere la presunzione di coloro che pensano di essere già salvati, di quelli che praticano la religione e, perciò, si sentono già a posto. In realtà, essi non hanno compreso che non basta compiere atti religiosi se questi non trasformano il cuore: il Signore non vuole un culto separato dalla vita e non gradisce sacrifici e preghiere se non ci conducono a vivere l’amore verso i fratelli e a praticare la giustizia.
Non basta professare la fede con le parole
Leone XIV spiega che quanti non avranno un amore vero verso il prossimo, nel momento in cui “si presenteranno davanti al Signore vantandosi di aver mangiato e bevuto con Lui e di aver ascoltato i suoi insegnamenti, si sentiranno rispondere: ‘Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!’â€.
Mentre a volte ci capita di giudicare chi è lontano dalla fede, Gesù mette in crisi “la sicurezza dei credentiâ€. Egli, infatti, ci dice che non basta professare la fede con le parole, mangiare e bere con Lui celebrando l’Eucaristia o conoscere bene gli insegnamenti cristiani. La nostra fede è autentica quando abbraccia tutta la nostra vita, quando diventa un criterio per le nostre scelte, quando ci rende donne e uomini che si impegnano nel bene e rischiano nell’amore proprio come ha fatto Gesù.
La “porta stretta†della croce
Quella che Cristo ha scelto non è “la via facile del successo o del potereâ€, chiarisce il Papa, anzi, “pur di salvarci, ci ha amati fino ad attraversare la ‘porta stretta’ della croceâ€. Perciò Gesù “è la misura della nostra fedeâ€, “la porta che dobbiamo attraversare per essere salvatiâ€, e questo “vivendo il suo stesso amore e diventando, con la nostra vita, operatori di giustizia e di paceâ€.
La vita nuova nell’apertura agli altri
Il cammino cristiano, insomma, comporta “scelte faticose e impopolari, lottare contro il proprio egoismo e spendersi per gli altri†e “perseverare nel bene†quando “sembrano prevalere le logiche del maleâ€. Ma solo così, conclude il Pontefice, “scopriremo che la vita si spalanca davanti a noi in modo nuovo†ed “entreremo nel cuore largo di Dio†e anche “nella gioia della festa eterna che Egli ha preparato per noiâ€. Da qui l’invito ad invocare Maria “perché ci aiuti ad attraversare con coraggio la ‘porta stretta’ del Vangeloâ€, e ad “aprirci con gioia alla larghezza dell’amore di Dioâ€.
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