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Il Papa: con la gentilezza di Dio, pensiamo agli ultimi e ai lontani dalla gioia del Natale

All’Angelus Francesco, commentando la pagina del Vangelo in cui l’angelo Gabriele spiega a Maria che l'Altissimo la coprirà con sua ombra e che così concepirà Gesù, chiarisce che Dio agisce come amore gentile che abbraccia, feconda e custodisce, senza fare violenza, senza ferire la libertà, e ci chiama a fare lo stesso accogliendo, proteggendo, e rispettando gli altri. In piazza San Pietro ad ascoltarlo circa 15mila fedeli

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

“Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombraâ€: così l’angelo Gabriele ha spiegato a Maria il modo in cui avrebbe concepito Gesù, una descrizione, spiega Papa Francesco all’, che ci fa comprendere “il modo di fare di Dioâ€, il suo agire “come amore gentile che abbraccia, che feconda, che custodisce, senza fare violenza, senza ferire la libertàâ€. Più volte, nella Bibbia, ricorre l’immagine di quest’“ombra che proteggeâ€, ricorda Francesco affacciato dalla finestra del Palazzo Apostolico su piazza San Pietro, dove sono radunati circa 15mila fedeli.

L’ombra parla, insomma, della gentilezza di Dio. È come se Lui dicesse, a Maria ma anche a tutti noi oggi: “Sono qui per te e mi offro come tuo rifugio e tuo riparo: vieni sotto la mia ombra, stai con meâ€. Fratelli e sorelle, così si comporta l’amore fecondo di Dio.

Prendersi cura degli altri in modo delicato e discreto

Questo amore possiamo sperimentarlo “anche tra di noiâ€, aggiunge Francesco, “ad esempio quando tra amici, fidanzati, sposi, genitori e figli, si è delicati, si è rispettosiâ€, quando ci si prende “cura degli altri con gentilezzaâ€

Dio ama così e anche a noi ci chiama a fare lo stesso: accogliendo, proteggendo e rispettando gli altri. Pensare a tutti, pensare a chi è emarginato, a chi in questi giorni è lontano dalla gioia del Natale. Pensiamo a tutti con la gentilezza di Dio. Ricordare questa parola: la gentilezza di Dio.

Aperti verso Dio

Alla vigilia del Natale, l’invito del Papa è a chiedersi se si è capaci di fare posto nel proprio cuore a Dio, accostandosi al suo perdono e all’Eucaristia e a domandarsi a “quali persone sole e bisognose†poter donare la propria amicizia. Con mitezza Dio “viene a salvarciâ€, conclude Francesco, invocando Maria perché “ci aiuti ad essere aperti e accoglienti†verso il Signore.

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24 dicembre 2023, 12:20

L’Angelus è una preghiera recitata in ricordo del Mistero perenne dell’Incarnazione tre volte al giorno: alle 6 della mattina, a mezzogiorno e alla sera verso le 18, momento nel quale viene suonata la campana dell’Angelus. Il nome Angelus deriva dal primo versetto della preghiera – Angelus Domini nuntiavit Mariae – che consiste nella lettura breve di tre semplici testi che vertono sull’Incarnazione di Gesù Cristo e la recita di tre Ave Maria. Questa preghiera è recitata dal Papa a Piazza San Pietro a mezzogiorno la domenica e nelle Solennità. Prima della recita dell’Angelus, il Pontefice tiene anche un breve discorso prendendo spunto dalle Letture del giorno. Seguono i saluti ai pellegrini.
Dalla Pasqua fino a Pentecoste, al posto dell’Angelus viene recitato il Regina Coeli, che è una preghiera in ricordo della Risurrezione di Gesù Cristo, al termine della quale viene recitato il Gloria per tre volte.

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