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Alessandro Di Bussolo 鈥� Città del Vaticano

鈥淣on cadiamo nella superbia di disprezzare la preghiera vocale鈥�, perché 鈥渓e parole che pronunciamo ci prendono per mano鈥�, 鈥渄estano anche il più assonnato dei cuori鈥� e sono le sole che, in maniera sicura 鈥渋ndirizzano a Dio le domande che Lui vuol ascoltare鈥�. Così Papa Francesco di questa mattina, tenuta ancora nella biblioteca del Palazzo Apostolico, senza presenza di pubblico, per le misure di contenimento della pandemia di Covid-19.

Le parole per esprimere il dolore, chiuso in noi

Proseguendo la serie di meditazioni sulla preghiera, il Papa spiega che se la preghiera del cuore 鈥渋n certi momenti latita鈥�, quella delle labbra, 鈥渃he si bisbiglia o si recita in coro鈥�, è invece sempre disponibile, 鈥渆 necessaria come il lavoro manuale鈥�. Se 鈥渓a preghiera è dialogo con Dio鈥�, nell鈥檈ssere umano 鈥渓a preghiera diventa parola, invocazione, canto, poesia... 鈥�. Le parole, prosegue Francesco, nascono dai sentimenti, 鈥渕a esiste anche il cammino inverso: quello per cui le parole modellano i sentimenti鈥�.

La Bibbia educa l鈥檜omo a far sì che tutto venga alla luce della parola, che nulla di umano venga escluso, censurato. Soprattutto il dolore è pericoloso se rimane coperto, chiuso dentro di noi. Un dolore chiuso dentro di noi, che non può esprimersi o sfogarsi, può avvelenare l鈥檃nima. E鈥� mortale.

La preghiera disinnesca anche i cattivi sentimenti

È per questo, chiarisce il Pontefice, 鈥渃he la Sacra Scrittura ci insegna a pregare anche con parole talvolta audaci鈥�. Gli scrittori sacri sanno che nel cuore dell鈥檜omo 鈥渁lbergano anche sentimenti poco edificanti, addirittura l鈥檕dio鈥�, e quando questi sentimenti cattivi bussano alla porta del nostro cuore 鈥渂isogna essere capaci di disinnescarli con la preghiera e con le parole di Dio鈥�. Nei Salmi troviamo anche espressioni molto dure contro i nemici, 鈥渃he i maestri spirituali ci insegnano a riferire al diavolo e ai nostri peccati鈥�, eppure sono parole 鈥渃he appartengono alla realtà umana鈥�.

Sono lì a testimoniarci che, se davanti alla violenza non esistessero le parole, per rendere inoffensivi i cattivi sentimenti, per incanalarli così che non nuocciano, il mondo ne sarebbe tutto quanto sommerso.

La preghiera del cuore a volte latita

La prima preghiera umana, spiega Papa Francesco, 鈥�è sempre una recita vocale鈥�. Tutti sappiamo che 鈥減regare non significa ripetere parole鈥�, ma 鈥渓a preghiera vocale è la più sicura ed è sempre possibile esercitarla鈥�. I sentimenti invece, per quanto nobili, 鈥渟ono sempre incerti: vanno e vengono, ci abbandonano e ritornano鈥�. Anche le grazie della preghiera, ricorda il Papa, 鈥渟ono imprevedibili鈥�: in qualche momento 鈥渁bbondano, ma nei giorni più bui sembrano evaporare del tutto鈥�.

La preghiera del cuore è misteriosa e in certi momenti latita. La preghiera delle labbra, quella che si bisbiglia o che si recita in coro, è invece sempre disponibile, e necessaria come il lavoro manuale.

Anche Gesù ci insegna una preghiera vocale: il Padre Nostro

Francesco cita il Catechismo della Chiesa Cattolica, che al numero 2701 afferma: 鈥淟a preghiera vocale è una componente indispensabile della vita cristiana. Ai discepoli, attratti dalla preghiera silenziosa del loro Maestro, questi insegna una preghiera vocale: il Padre nostro鈥�. 鈥淓 lì c鈥�è tutto 鈥� commenta 鈥� in quella preghiera鈥�. E prosegue sottolineando che 鈥渢utti dovremmo avere l鈥檜miltà di certi anziani che, in chiesa, forse perché ormai il loro udito non è più fine, recitano a mezza voce le preghiere che hanno imparato da bambini, riempiendo la navata di bisbigli鈥�.

Gli anziani che pregano, grandi intercessori delle parrocchie

E鈥� una preghiera che 鈥渘on disturba il silenzio, ma testimonia la fedeltà al dovere dell鈥檕razione, praticata per tutta una vita鈥�. Questi 鈥渙ranti dalla preghiera umile鈥�, chiarisce il Pontefice, 鈥渟ono spesso i grandi intercessori delle parrocchie鈥�, come 鈥渜uerce che di anno in anno allargano le fronde, per offrire ombra al maggior numero di persone鈥�.

Solo Dio sa quando e quanto il loro cuore fosse unito a quelle preghiere recitate: sicuramente anche queste persone hanno dovuto affrontare notti e momenti di vuoto. Però alla preghiera vocale si può restare sempre fedeli. E鈥� come un ancora: aggrapparsi alla corda per restare lì, fedeli, accada quel che accada.

La preghiera ripetuta del pellegrino russo

Papa Francesco indica come esempio 鈥渓a costanza di quel pellegrino russo, di cui parla una celebre opera di spiritualità鈥�, che ripete per infinite volte la stessa invocazione: 鈥淕esù, Cristo, Figlio di Dio, Signore, abbi pietà di noi, peccatori!鈥�. 鈥淪e arriveranno grazie nella sua vita, se l鈥檕razione si farà un giorno caldissima tanto da percepire la presenza del Regno qui in mezzo a noi, se il suo sguardo si trasformerà fino ad essere come quello di un bambino鈥�, è perché ha insistito nella recita di questa semplice invocazione. Alla fine, 鈥渄iventa parte del suo respiro鈥�. Una bella storia, quella del pellegrino russo, per il Papa, un libro alla portata di tutti. 鈥淰i consiglio di leggerlo: vi aiuterà a capire cos鈥�è la preghiera vocale鈥�.

Dunque, non dobbiamo disprezzare la preghiera vocale. Qualcuno dice: 鈥淓h, è cosa per i bambini, per la gente ignorante; io sto cercando la preghiera mentale, la meditazione, il vuoto interiore perché venga Dio 鈥︹��: per favore! Non cadere nella superbia di disprezzare la preghiera vocale. E鈥� la preghiera dei semplici, quella che ci ha insegnato Gesù: Padre nostro, che sei nei cieli 鈥�

Parole che indirizzano a Dio le domande che vuole ascoltare

Le parole che pronunciamo, conclude Francesco, 鈥渃i prendono per mano; in qualche momento restituiscono il gusto, destano anche il più assonnato dei cuori; risvegliano sentimenti di cui avevamo smarrito la memoria鈥�. E ci guidano 鈥渧erso l鈥檈sperienza di Dio鈥�. E soprattutto 鈥渟ono le sole, in maniera sicura, che indirizzano a Dio le domande che Lui vuole ascoltare鈥�. Perché 鈥淕esù non ci ha lasciato nella nebbia鈥� insegnandoci la preghiera del Padre Nostro.