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Messa di Ringraziamento per la canonizzazione di Carlo Acutis Messa di Ringraziamento per la canonizzazione di Carlo Acutis  (@Vatican Media)

Semeraro: da San Carlo Acutis uno sguardo umile sui più deboli

Il prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi ha presieduto questa mattina, 8 settembre, nella Basilica di San Pietro la Messa di ringraziamento per la canonizzazione del giovane che, come ha evidenziato il Papa nell'omelia di canonizzazione, nei piccoli gesti esercitava la santità della porta accanto

Rosario Capomasi – Città del Vaticano

Nel giorno in cui si festeggia la Natività della Vergine Maria, che ha fatto dell’umiltà il suo segno caratteristico, è doveroso guardare a San Carlo Acutis, che proprio sull’umiltà ha fondato il suo intero percorso spirituale e umano. Lo ha detto il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei santi, nella messa di ringraziamento per la canonizzazione del giovane, presieduta oggi, lunedì 8 settembre, nella Basilica vaticana.

Carlo e la devozione a Maria

Le testimonianze nel processo canonico per la sua beatificazione e canonizzazione, ha osservato il porporato all’omelia, “ci dicono unanimi che questa virtù è stata la sua ‘cosa più bella’ e che l’ha praticata dandone esempio ai suoi compagni. Ed è stata proprio questa umiltà a fargli allargare lo sguardo sulle povertà e sulle necessità dei più deboli e bisognosi”. E tutto ciò, ha aggiunto Semeraro, in virtù della “devozione mariana, che aveva nella recita del Santo Rosario la sua qualificata manifestazione: era il suo quotidiano appuntamento con Colei, che chiamava ‘l’unica donna della sua vita’”. Lo stesso desiderio di visitare i santuari mariani, come quello di Pompei che anche per ragioni famigliari era il suo prediletto, “possiamo intenderlo come il desiderio di incontrare la persona amata. Da lei, che ‘custodiva tutto nel suo cuore’ (Lc 2, 19), Carlo si sentiva incoraggiato a cercare il silenzio interiore, necessario per ascoltare la voce di Dio. Per questo egli rinnovò più volte l’atto di consacrazione al Cuore immacolato di Maria”, ha rimarcato il prefetto.

La messa di ringraziamento per la canonizzazione di Carlo Acutis
La messa di ringraziamento per la canonizzazione di Carlo Acutis   (@Vatican Media)

Maria, luce dell’aurora

Proseguendo nella sua riflessione il porporato si è soffermato ad approfondire il significato dell’odierna festa liturgica, ricordando come san Paolo VI avesse sottolineato il “momento unico e incomparabile” rappresentato dalla nascita della Madre di Dio; un evento non solo “gioioso, come lo è, in ogni famiglia, la nascita di una nuova creatura — ha precisato — ma anche qualcosa d’irripetibile nella storia umana, perché direttamente legato al mistero dell’Incarnazione”. Celebrare, dunque, la nascita di Maria, è accogliere il disegno di Dio che agisce nella storia, “con delicatezza e pazienza, partendo da piccoli eventi per compiere un’opera universale”. Non è certamente “un evento improvviso e improvvisato - ha ripetuto il celebrante - ma la tappa finale di una lunga preparazione per l’incarnazione dell’eterno Figlio di Dio. È come una prima luce dell’aurora”. L’aurora intesa come “speranza”, una virtù di cui, “come ci ha ricordato Papa Francesco nella bolla d’indizione di questo anno giubilare, Maria è la più alta testimone”. Di qui il collegamento fatto da Semeraro con il pensiero di san Bernardo, il quale profondamente devoto alla Vergine, “amava ripetere che l’aurora simboleggia l’umiltà: come, infatti, nel succedersi delle ore essa scaccia le tenebre e annuncia la luce, così l’umiltà pone le basi per la vita spirituale. Senza l’umiltà non può cominciare nessun vero cammino di fede, né si può crescere spiritualmente”. In sostanza, senza l’umiltà non c’è santità.

Carlo nel cielo della Chiesa

San Carlo Acutis ora brilla nel cielo come una stella che guida il cammino del navigante, ha suggestivamente ricordato il celebrante. “I santi sono per noi anche questo: insieme con Maria, la ‘stella del mare’, ci aiutano a procedere nella navigazione della vita sempre orientati verso Cristo. Guardando alle costellazioni che risplendono nel cielo della Chiesa, oggi noi vediamo” anche questo nuovo santo della Chiesa che esorta ogni fedele a seguire la sua testimonianza, “per gustare la vita fino in fondo e andare incontro al Signore nella festa del Cielo”.

Fedeli di Acutis in Basilica Vaticana per la messa di ringraziamento presieduta dal cardinale Semeraro
Fedeli di Acutis in Basilica Vaticana per la messa di ringraziamento presieduta dal cardinale Semeraro   (@Vatican Media)

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La messa di ringraziamento per la canonizzazione di Carlo Acutis
08 settembre 2025, 15:58