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La Specola Vaticana a Castel Gandolfo La Specola Vaticana a Castel Gandolfo

Specola Vaticana, il gesuita astronomo padre D'Souza nuovo direttore

Originario di Goa, in India, astrofisico della medesima Istituzione Scientifica e superiore della comunità di gesuiti, succede a fra Guy Consolmagno che svolgeva l'incarico dal 2015. Inizierà il suo mandato il prossimo 19 settembre

Vatican News

Il Papa ha nominato oggi, 31 luglio, il nuovo direttore della Specola Vaticana, l'osservatorio astronomico e centro di ricerca scientifica tra i più antichi del mondo facente capo al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Si tratta del gesuita indiano padre Richard Anthony D'Souza, S.I., astronomo presso la stessa Istituzione Scientifica. Prenderà possesso dell'Incarico il prossimo 19 settembre. Originario di Goa, in India, 47 anni, cresciuto in una famiglia cristiana, il religioso succede a fratel Guy Consolmagno, alla guida della Specola dal 18 settembre 2015, che proseguirà come astronomo e come presidente della Fondazione della Specola Vaticana con sede a Tucson, in Arizona, Stati Uniti.

Consolmagno: con D'Souza visione e saggezza

Commentando questa transizione, lo stesso Consolmagno afferma: "Sono lieto che Sua Santità abbia scelto padre D'Souza come prossimo direttore della Specola Vaticana. So che padre D'Souza ha la visione e la saggezza necessarie per portare avanti l'Osservatorio in questo periodo di rapidi cambiamenti nella ricerca astronomica, soprattutto grazie alla sua esperienza con i telescopi spaziali e le tecniche computazionali avanzate". A sua volta, padre D'Souza osserva: "Durante i suoi dieci anni di leadership, fr. Consolmagno si è distinto per la sua dedizione al dialogo tra scienza e fede, alla divulgazione scientifica e alla promozione della ricerca astronomica a livello internazionale".

Studi e lavoro del nuovo direttore

Padre Richard D'Souza è nato nel 1978 in India e proviene dalla regione di Goa, India. È entrato nella Compagnia di Gesù nel 1996 ed è stato ordinato sacerdote nel 2011 dopo aver studiato filosofia e teologia al Jnana Deepa di Pune, in India. La sua formazione accademica comprende: una laurea in Fisica presso il St. Xavier's College dell'Università di Mumbai, un master in Fisica presso l'Università di Heidelberg, in Germania, dove ha lavorato presso l'Istituto Max Planck per l'Astronomia di Heidelberg per la sua tesi di laurea, un dottorato in astronomia presso l'Università Ludwig Maximilian di Monaco, con una ricerca svolta presso l'Istituto Max Planck per l'Astrofisica di Garching, Monaco, concentrandosi sulla formazione e l'evoluzione delle galassie. Nel suo curriculum anche un programma post-dottorato presso l'Università del Michigan, Ann Arbor, USA.

Membro dello staff dell'Osservatorio Vaticano dal 2016, ricopre il ruolo di Superiore della comunità gesuita dal 2022. La ricerca di padre D'Souza si concentra sul fenomeno della fusione delle galassie e sui suoi effetti sulle proprietà attuali di galassie come la Via Lattea. Ha pubblicato su numerose riviste scientifiche internazionali ed è membro di diverse collaborazioni internazionali. È membro dell'Unione Astronomica Internazionale e recentemente gli è stato intitolato un asteroide.

Continuità e rinnovamento

La nomina D'Souza - si legge in un comunicato diffuso dal Governatorato dello Stato della Città del Vaticano - rappresenta un importante momento di continuità e rinnovamento per la Specola Vaticana, uno dei più antichi osservatori astronomici del mondo. Nel fondare l'attuale Specola Vaticana nel 1891 Papa Leone XIII definì la missione dell'Osservatorio nel motu proprio Ut Mysticam scrivendo: “Che sia a tutti chiaro che la Chiesa e i suoi Pastori non si oppongono alla vera e solida scienza, sia umana che divina, ma che la abbracciano, la incoraggiano e la promuovono con tutto l’impegno possibile”. Oggi gli astronomi gesuiti della Specola Vaticana continuano a essere fedeli a questa missione, indagando su una vasta gamma di campi, dalle stelle, ai meteoriti, alle galassie, all’Universo su larga scala della Cosmologia e indietro ai suoi albori del Big-Bang, cercando di comprendere la complessità dell'universo e della vita oltre il sistema solare, e offrendo un crocevia di dialogo tra la scienza, la teologia e la ricca tradizione della Chiesa

Lo scorso 20 luglio, in occasione dell'anniversario dell’allunaggio del 1969, Papa Leone XIV si era recato presso la sede della Specola a Castel Gandolfo visitando i telescopi e la strumentazione nelle Cupole.

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31 luglio 2025, 12:00