Nell'anniversario dell'allunaggio, il Papa visita la Specola Vaticana
Vatican News
Papa Leone XIV ha visitato nella tarda mattinata di oggi, anniversario dell’allunaggio del 1969, dopo la recita dell’Angelus, i telescopi e la strumentazione nelle Cupole della Specola Vaticana a Castel Gandolfo. A darne notizia è la Sala Stampa della Santa Sede, mediante il canale Telegram.
La visita del Pontefice ricorre significativamente cinquantasei anni dopo quel 20 luglio in cui i due astronauti statunitensi Neil Armstrong e Buzz Aldrin, membri della missione Apollo 11, atterrarono nel Mare della Tranquillità e camminarono per la prima volta sul suolo lunare. Si tratta della prima visita del Pontefice alla Specola Vaticana, l'osservatorio astronomico fondato nel 1891 da Leone XIII, anche se la prima prefigurazione dell'Osservatorio può essere fatta risalire alla costituzione da parte di Papa Gregorio XIII di una commissione per studiare i dati scientifici e le implicazioni legate alla riforma del calendario avvenuta nel 1582.
Quei "semi" di armonia
Di stelle e scienza Leone XIV aveva parlato poco più di un mese fa, il 16 giugno, ricevendo in udienza nella Sala del Concistoro i partecipanti alla Scuola Estiva della Specola Vaticana e invitandoli a “non esitate a condividere la gioia e lo stupore nati dalla vostra contemplazione dei ‘semi’ che, con le parole di Sant’Agostino, Dio ha sparso nell’armonia dell’universo”. Prendendo spunto dal De Genesis ad litteram del vescovo di Ippona, il Pontefice si era rivolto ai ventiquattro giovani astronomi provenienti da ventidue Paesi del mondo riunitisi a Castel Gandolfo in occasione della Vatican Observatory Summer School.
La scuola estiva organizzata dalla Specola si tiene a cadenza biennale nel mese di giugno e consente ai giovani frequentanti di prendere parte a lezioni tenute da massimi esperti mondiali di astronomia e lavorare su progetti legati alle varie ricerche. Il tema della diciannovesima edizione era “Esplorare l’universo con il telescopio spaziale di James Webb”, in riferimento allo strumento operativo dal 2022 che recentemente è stato in grado di scattare una fotografia, chiamata Cosmos-Web Field, di quasi 800 mila galassie.
La storia della Specola Vaticana
Tra gli istituti astronomici più antichi del mondo, la Specola Vaticana è espressione dell’interesse e del sostegno per la ricerca astronomica garantiti con continuità dai Papi. Forte di una ricca tradizione e anche per contrastare le accuse di lunga data di ostilità della Chiesa nei confronti della scienza, nel 1891 Papa Leone XIII rifondò formalmente la Specola collocandola su una collina dietro la cupola della Basilica Vaticana. Per poco più di quattro decenni la ricerca astronomica, che comprendeva un importante programma internazionale di mappatura dell'intero cielo, fu condotta all'ombra di San Pietro, ma alla fine divenne evidente che la crescita urbana di Roma stava pericolosamente illuminando il cielo. Di qui la decisione, da parte di Pio XI, di una nuova sede per l'Osservatorio nella residenza estiva papale di Castel Gandolfo, sui Colli Albani, a circa 25 chilometri a sud-est di Roma.
Nel 1981, per la prima volta nella sua storia, l'Osservatorio ha fondato un secondo centro di ricerca, il Vatican Observatory Research Group (VORG), a Tucson, in Arizona, negli Stati Uniti, uno dei più grandi e moderni centri di astronomia osservativa del mondo. Nel 1993 l'Osservatorio, in collaborazione con l'Osservatorio Steward, ha completato la costruzione del Vatican Advanced Technology Telescope (VATT) sul Monte Graham, in Arizona. Il VATT è stato il pioniere della nuova tecnologia di creazione di specchi grandi, leggeri e stabili in un forno rotante, consente di portare avanti programmi di ricerca a lungo termine e collaborazioni internazionali.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui