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2025.06.11 Presentazione Giubileo dello Sport

Giubileo dello Sport, campioni ma soprattutto artigiani di speranza

Presentato nella Sala Stampa della Santa Sede l’appuntamento giubilare in programma il 14 e il 15 giugno. “Lo sport – ha sottolineato il cardinale Tolentino de Mendon?a, prefetto del Dicastero per la Cultura - insegna a rialzarsi dopo una sconfitta, proprio come la fede ci sostiene nei momenti di difficoltà”

Silvia Guidi - Città del Vaticano

 “Per un atleta è importantissimo perdere; è in quell’occasione che dimostra davvero chi è, come si sa risollevare, come riesce a capire dove ha sbagliato e qual è il prossimo obiettivo” spiega Novella Calligaris, la prima fra gli atleti italiani a vincere una medaglia olimpica nel nuoto e a stabilire un primato mondiale negli 800 metri stile libero, attualmente giornalista a Rainews24.Calligaris ha presentato le iniziative in programma in occasione del Giubileo dello Sport presso la Sala Stampa della Santa Sede, l’11 giugno, insieme al cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, Amelio Castro Grueso, atleta di scherma paralimpica, e Giampaolo Mattei, presidente di Athletica Vaticana. Una due giorni intensa che sarà conclusa dalla messa celebrata da Papa Leone XIV a San Pietro, domenica 15 giugno.

“Ogni atleta ha una storia da raccontare, diversa dagli altri – continua Calligaris - il risultato non ha bisogno di commenti, ma quello che è interessante è come ci è arrivato, le motivazioni, la sofferenza, le cadute, le risalite. Nell’antica Grecia lo sport era una delle tante discipline ai Giochi Olimpici; c’erano anche la poesia, la danza, il canto. Dobbiamo tornare a questa visione globale della cultura” ha ribadito Calligaris.

Una comunità che si muove

“Anche quando sembra una disciplina solitaria, lo sport è sempre  una comunità che si muove” ha sottolineato al cardinale José Tolentino de Mendonça; un’occasione per parlare dell’uomo e delle sue ragioni di vita, delle sue gioie, del suo desiderio di trascendenza e di infinito. Un’occasione per sperimentare quella speranza disarmata e disarmante di cui parla Papa Leone xiv. Più che un programma di gare, il Dicastero ha voluto collegare lo sport alla sua essenza, cioè alla cultura e all’educazione, ha ribadito il cardinale. Il primo giugno scorso, Papa Leone ha detto ai ciclisti del Giro d’Italia “siete modelli per i giovani di tutto il mondo”; «questa frase rivela due cose fondamentali — ha chiosato Tolentino — in primo luogo, il riconoscimento che la Chiesa dà allo sport; in secondo luogo, la responsabilità che lo sport esercita sulla società. Auspico che questo Giubileo dello Sport possa risvegliare negli atleti questa consapevolezza: che anche loro sono missionari della speranza». Lo Sport come una scuola di vita, una frase che può essere ripetuta senza ombra di retorica.

Storie oltre il podio

Si comincia sabato 14 giugno, con il convegno «Lo slancio della speranza: storie oltre il podio». L’appuntamento, per i partecipanti iscritti, è alle ore 8 presso il Pontificio Istituto Patristico Augustinianum. Subito dopo l’accredito, i partecipanti si uniranno agli altri pellegrini per partecipare all’Udienza Giubilare che il Santo Padre Leone XIV terrà in Piazza San Pietro. Il convegno – che proseguirà fino alle 13 – è pensato come una riflessione aperta sul legame che intercorre tra la speranza e lo sport e organizzato in tre momenti, preceduti dai saluti introduttivi del cardinale José Tolentino de Mendonça e di Thomas Bach, presidente del Comitato Olimpico Internazionale.

Il primo momento sarà dedicato alle testimonianze di Letsile Tebogo (atletica), Valentina Vezzali (scherma), Amelio Castro Grueso (scherma paralimpica) e Sérgio Conceição (ex calciatore e allenatore). Durante la seconda parte sarà approfondita la presenza della Chiesa in ambito sportivo ed educativo, con gli interventi di Francesca Scibetta (Polisportive giovanili Salesiane), Giampaolo Mattei (Athletica Vaticana), Litus Ballbe Sala (Pastorale dello Sport), Paola Virginia Gigliotti (Associazione Sentieri Frassati). L’evento si concluderà con le premiazioni del Concorso fotografico internazionale Sport in Motion, promosso con l'obiettivo di avvicinare i giovani alla cultura. La moderazione è affidata a Novella Calligaris e Alessandro Gisotti (Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede), mentre i vincitori del concorso saranno annunciati dal fotografo sportivo Giovanni Zenoni. Nel pomeriggio di sabato sportivi, familiari e amici potranno vivere il rito più significativo del Giubileo: l’Attraversamento della porta Santa. Il ritrovo è alle ore 17 nella nuova Piazza Pia. Dopo un momento di preghiera, i pellegrini si muoveranno in processione verso la Basilica di San Pietro per il passaggio comunitario della Porta Santa. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Athletica Vaticana. La giornata si concluderà alle ore 21.30 con una storia di passione, fede e sport: in Piazza San Cosimato a Trastevere sarà proiettato il film premio Oscar «Chariots of Fire» (Momenti di gloria) di Hugh Hudson. Domenica 15 giugno alle ore 10.30 Papa Leone XIV presiederà in Piazza San Pietro la celebrazione dell’Eucarestia, aperta a tutti ed in particolare agli sportivi e alle loro famiglie.

Il sorriso di Amelio

"Sono nato e cresciuto nel paese più bello del mondo,  in una zona bellissima ma complicata della Colombia – racconta Amelio Castro Grueso protagonista, tra l’altro, di una puntata del podcast Specchi, a cura di Amedeo Lomonaco, Benedetta Capelli e Fabio Colagrande - Le mie speranze erano zero dopo che mia mamma è stata uccisa quando avevo sedici anni. Mai e poi mai avrei immaginato che sarei stato protagonista in una Paralimpiade e soprattutto di una vita che mi rende felice quando ero solo in ospedale dopo l’incidente che a vent’anni mi ha fatto perdere l’uso delle gambe. In ospedale sono stato abbandonato dalla mia famiglia, eppure quel periodo in ospedale è stato il migliore della mia vita perché lì, inchiodato al letto, ho scoperto l’amore di Dio, ho fatto esperienza della sua Grazia. Ho partecipato alle Paralimpiadi di Parigi 2024 nella scherma: sono uno degli otto atleti del Team paralimpico dei rifugiati. Mai e poi mai avrei immaginato che la strada per la speranza della mia rinascita sarebbe passata per lo sport".

"Un anno fa, a Parigi, ho tirato di scherma con i più forti al mondo. Sono stato ammesso ai Giochi proprio all’ultimo momento. Non ho vinto la medaglia, ma ci ho creduto e ho imparato anche a godermi la sconfitta come momento fondamentale di crescita dopo che hai dato tutto te stesso. Tanti vogliono solo vincere; in realtà, come dice spesso il mio mental coach, non è difficile arrivare, è difficile rimanere. Sempre mi rialzo, e riparto. Quello che voglio davvero è fare la volontà di Dio, essere suo strumento per testimoniare il suo amore alle persone che incontro, chi non ce la fa  a ripartire perché prigioniero dell’angoscia, della depressione, di un trauma da cui non riesce a liberarsi. So di non essere mai stato solo nella mia vita e so che non sarò mai solo, perché Dio è accanto a me. Con la grazia e l’amore di Dio non mi lascerò mai rubare la speranza".

Un’unica, grande squadra

«Il primo giugno scorso — ha aggiunto Giampaolo Mattei, il presidente di Athletica Vaticana —abbiamo vissuto una prima, straordinaria, “tappa”. Papa Leone XIV ha rilanciato una visione sportiva attenta a tutto l’essere umano: corpo, mente, cuore e spirito. Il 27 maggio, con la  Società sportiva calcio del Napoli, aveva parlato anche di squadra che lavora insieme insistendo, in particolare, sull’ aspetto educativo. Il Giubileo dello Sport che non è un evento agonistico, un campionato, un torneo. È un’esperienza cristiana che gli sportivi – professionisti e amatori di ogni età, con dirigenti, allenatori, organizzatori, appassionati e i loro familiari – vivranno insieme. Come un’unica grande squadra, tutti con la stessa dignità senza guardare al medagliere”. In inglese e in italiano sarà proclamato il passo della Prima Lettera di San Paolo ai Corinzi (9, 24-27) e sarà recitata la preghiera del Padre Nostro. Il pellegrinaggio sarà accompagnato da canti nella tradizione della Comunità di Taizé, in considerazione della partecipazione di sportivi di diversi Paesi. In questo contesto, una rappresentanza della Conferenza episcopale francese consegnerà ad Athletica Vaticana - l’Associazione polisportiva ufficiale della Santa Sede - la “Croce degli sportivi”, riferimento spirituale per le Olimpiadi e Paralimpiadi parigine del 2024 nella Cappella degli atleti nella chiesa della Maddalena. A questo passaggio sarà presente Thomas Bach, presidente del Comitato olimpico internazionale.

Un momento della conferenza stampa del Giubileo dello Sport
Un momento della conferenza stampa del Giubileo dello Sport

La stessa Croce è stata collocata nella Cappella per gli sportivi ai Giochi di Londra nel 2012 e Rio de Janeiro nel 2016. Benedetta da Papa Francesco in occasione della Giornata mondiale della Gioventù di Rio de Janeiro nel 2013, è stata portata anche alla Gmg di Lisbona nel 2023. Athletica Vaticana consegnerà la “Croce degli sportivi” alle Diocesi nel cui territorio, di volta in volta, si svolgeranno Olimpiadi e Paralimpiadi invernali ed estive. secondo la tradizione della Croce delle Giornate Mondiali della Gioventù.

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11 giugno 2025, 15:46