Gaza, il Papa telefona al parroco Romanelli: preoccupazione e vicinanza
Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano
Leone XIV non distoglie il suo sguardo da Gaza, dove ieri, un'ora prima di mezzanotte, l'esercito israeliano ha iniziato l'attacco di terra, con i media della Striscia che hanno segnalato 37 attacchi in 20 minuti e la fuga di massa della popolazione dalla zona nord-occidentale. Proprio per informarsi della situazione, il Papa ha telefonato questa mattina, da Castel Gandolfo - dove ha trascorso la notte e parte della giornata - al sacerdote argentino padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia. A confermare il colloquio è la Sala Stampa della Santa Sede.
La parrocchia della Sacra Famiglia - colpita nel giugno scorso da un raid israeliano che aveva ferito lo stesso Romanelli - continua ad aiutare le circa 450 persone che vi si sono rifugiate e coloro che vi si rivolgono, distribuendo pasti e acqua e tenendo aperta la farmacia interna. Prosegue inoltre la sua attività l’oratorio, con i bambini e i giovani e l’assistenza agli anziani e ai malati, nonostante l’intensificarsi della situazione di conflitto.
"Il Papa - informa la Sala Stampa - ha manifestato la sua preoccupazione per quanto avviene, e ha assicurato a padre Gabriel, e tutti coloro che si rivolgono alla parrocchia, la sua vicinanza e la sua preghiera".
L'ultima telefonata, una settimana fa
Era stato Papa Francesco ad avviare allo scoppio della guerra in Medio Oriente questa 'tradizione' di videochiamare ogni sera, puntuale alle 19, Romanelli e il vice parroco, l'egiziano Iusuf Asad, per sincerarsi delle condizioni di tutto il popolo della Sacra Famiglia. Leone prosegue questa manifestazione di vicinanza che va di pari passo con i suoi appelli di pace, ribaditi in ogni occasione pubblica.
È di una settimana fa - quando Israele aveva lanciato l'ordine immediato di evacuazione agli abitanti di Gaza City - l'ultima telefonata del Pontefice a padre Gabriel. Il quale in un primo momento non aveva risposto perché impegnato, insieme a tutta la gente in parrocchia, in una lunga celebrazione liturgica. Leone XIV, fuori da Castel Gandolfo, dove aveva trascorso meno di una mezza giornata, diceva di aver provato a contattare il parroco ma di non aver avuto notizie. In serata Romanelli, tramite i suoi canali social, aveva confermato di essere riuscito a parlare con Papa Leone. "Una grande gioia" e una "benedizione", definiva quel colloquio in un video condiviso con i media vaticani.
Il video della preghiera durante i bombardamenti
E sempre tramite il suo account su X e quello su Instagram, padre Gabriel ha postato ieri un filmato in cui si sentono i bombardamenti mentre era in corso una liturgia in parrocchia. Meno di 30 secondi in cui il frastuono di un attacco interrompe il silenzio dei fedeli che hanno continuato tuttavia a pregare, abituati ormai a vivere questo orrore quotidiano.
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