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Leone XIV: supplicate Dio di donare la pace ai popoli che vivono la tragedia della guerra

Nel saluti al termine dell’udienza generale, svoltasi all’interno dell'Aula Paolo VI a causa del forte caldo, il Papa ha rivolto un appello ai pellegrini polacchi ricordando la figura di San Massimiliano Kolbe, indicato come esempio di "sacrificio per l'altro". Il Pontefice si è poi recato nel cortile del Petriano per salutare i pellegrini che hanno seguito l'udienza sui maxi schermi: “Grazie per la pazienza, Un applauso per voi”. Nel pomeriggio trasferimento a Castel Gandolfo

Vatican News

“Supplicate Dio di donare la pace a tutti i popoli che vivono la tragedia della guerra”

Nel saluto ai pellegrini polacchi, dopo la catechesi dell'udienza generale di oggi, 13 agosto, in Aula Paolo VI, Papa Leone XIV richiama l'attenzione del mondo sulle popolazioni dei Paesi provati da conflitti e violenze. Spunto per l'appello del Pontefice è la figura di San Massimiliano Maria Kolbe, il francescano polacco morto nel lager di Auschwitz dove si offrì di prendere il posto di un padre di famiglia, destinato al bunker della fame. Una figura, da sempre ricordata e omaggiata da tutti i Papi, di cui domani la Chiesa celebra la memoria liturgica. Ai fedeli della Polonia, il Papa indica San Massimiliano Kolbe come modello e chiede la sua intercessione per riportare la pace in questo mondo lacerato dalle guerre. 

Vi incoraggio a prendere esempio dal suo eroico atteggiamento di sacrificio per l’altro

Il saluto ai fedeli fuori dall'Aula Paolo VI

Sempre durante i saluti di fine udienza Leone XIV si è rivolto ai fedeli di lingua araba, esprimendo un pensiero "in particolare a quelli provenienti dall'Iraq e dalla Terra Santa". "Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male", le parole del Pontefice. Il quale dall'Aula si è recato nel cortile del Petriano - uno degli ingressi per lo Stato della Città del Vaticano - per dare un saluto ai numerosi pellegrini lì riuniti a seguire l’appuntamento del mercoledì dai maxi schermi.

“Tante grazie per la vostra pazienza! Un appaluso per tutti voi!”, ha detto Papa Leone XIV al microfono. Poi ha proseguito con alcune parole a braccio in italiano e spagnolo: “Grazie a tutti!”, ha detto facendo riferimento al grande caldo di questa giornata, motivo per il quale l’udienza generale si è svolta all’interno e non in Piazza San Pietro. “Siete abituati”, ha affermato Leone XIV, aggiungendo: “Dio benedica tutti voi! Vi tenga sempre nelle sue mani. E vi conceda sempre la grazia di saper riconoscere che Dio è misericordioso”.

Il saluto nella Basilica di San Pietro

“Dio vi benedica tutti!”, ha ripetuto ancora il Papa, prima di recarsi nella Basilica di San Pietro per salutare un altro gruppo di fedeli lì riuniti. Anche in Basilica alcune parole a braccio: “Tutti avete ascoltato la Catechesi, avete sentito le parole che Gesù non ci abbandona mai, e Gesù sempre ci invita alla conversione, Gesù ci invita a cercare il cammino che ci porta verso di Lui, verso Dio Padre. Allora vogliamo vivere questo momento, anche un saluto, la gioia di poter incontrarci a rinnovare la nostra fede, qui, proprio ai piedi di San Pietro, a rinnovare questo spirito di speranza tanto importante durante quest’anno del Giubileo”.

L'abbraccio ai malati

In spagnolo, Papa Leone ha augurato a tutti che Dio “sia sempre fonte di luce, di grazia”: “Gesù, che non ci abbandona mai, sarà sempre con tutti noi se i nostri cuori sono aperti, se siamo disposti a vivere uniti nella fede”. E ha dato la sua benedizione in lingua inglese: “Che Dio vi benedica tutti”, insieme agli auguri di “buon viaggio” a coloro che vengono da Paesi esteri. “Che la grazia del Signore vi accompagni, realizzando nei vostri cuori quel desiderio che tutti condividiamo di vivere un'autentica conversione, di camminare uniti nella Chiesa, di rinnovare la nostra fede e di essere autentici testimoni di Gesù Cristo e del suo Vangelo in tutto il mondo”.

Poco prima, nell’Aula Paolo VI, il Pontefice era sceso dal palco e si era fermato a lungo tra le prime file dei presenti. Soprattutto con i malati, ai quali ha stretto le mani e dato la sua benedizione, consegnando personalmente alcuni Rosari nelle loro mani. Allo stesso modo ha fatto con le coppie di sposi novelli, benedicendo gli anelli nuziali. 

Il trasferimento a Castel Gandolfo

Questo pomeriggio, il Papa si trasferirà per la seconda volta nella residenza estiva di Castel Gandolfo, per un periodo di riposo. Il trasferimento avverrà in auto. Papa Leone rimarrà nel borgo laziale fino a martedì 19 agosto.

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13 agosto 2025, 12:30