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Padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia a Gaza, nel video condiviso con i media vaticani Padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia a Gaza, nel video condiviso con i media vaticani

Gaza, padre Romanelli: una benedizione la telefonata con il Papa, preghiamo per la pace

Il parroco della Sacra Famiglia racconta, tramite un video condiviso con i media vaticani, la chiamata di ieri con il Pontefice, dopo l'ordine di evacuazione di Israele ai residenti di Gaza City: "Gli abbiamo detto che stiamo bene, che la situazione continua ad essere difficileâ€. “La maggior parte della popolazione non vuole andarseneâ€, spiega il sacerdote argentino, “in parrocchia ci sono circa 450 rifugiati, tra anziani, malati, bambini. Noi continuiamo a stare accanto a loro"

Salvatore Cernuzio e Francesca Sabatinelli - Città del Vaticano

“Ciao, cari fratelli, spero che stiate bene. Noi stiamo bene, nonostante la terribile situazione in tutta la Striscia di Gaza. Ieri abbiamo avuto una grande gioia. Non è la prima volta, ma ha chiamato il Papa...â€. Inizia con queste parole il video di padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia di Gaza, condiviso con i media vaticani all’indomani delle dichiarazioni di Papa Leone XIV, all’uscita dalla sua residenza a Castel Gandolfo, in cui riferiva di aver provato a contattare il sacerdote argentino. “Ho cercato di chiamare adesso il parroco, non ho notizieâ€, diceva il Pontefice. “Stavano bene certamente, però dopo questo nuovo ordine non sono sicuroâ€. Il riferimento era all’ordine immediato di evacuazione da parte di Israele ai residenti di Gaza City in vista di un’escalation delle operazioni militari.

La telefonata con il Papa

In serata, tramite i suoi canali social, padre Romanelli stesso ha reso noto che il Papa “ha potuto comunicare con noiâ€. “Ci ha chiesto come stavamo e com’era la situazione. Ci ha inviato la sua benedizione e ha pregato per noi e per la paceâ€, comunicava il parroco. Nel filmato di oggi Romanelli conferma che “nel momento in cui (il Papa, ndr) ha chiamato non ho potuto rispondere. Eravamo impegnati in una lunga celebrazione liturgica che abbiamo fatto in chiesa, molto bella… Poi sono stato in contatto con luiâ€.

“Non è la prima volta e lui segue sempre da vicino tutta la situazione ed è molto impegnato nella fine di questa guerra, nel lavorare e pregare per la pace. Quindi manda la sua benedizione a tutti, a tutta la Striscia di Gaza, a tutta la comunità parrocchialeâ€, spiega il sacerdote. â€œÈ una gioia enorme essere in contatto con il Santo Padre, con Papa Leone. Voleva sapere come stiamo. Beh, gli abbiamo detto che stiamo bene, che la situazione continua ad essere difficileâ€.

Accanto alla gente

Quanto alla situazione nella parrocchia della Sacra Famiglia, colpita da un attacco israeliano lo scorso luglio, il parroco riferisce: “Noi continuiamo a stare qui nella parrocchia con le persone di cui ci prendiamo cura. Ci sono circa 450 rifugiati, come sapete. Un numero considerevole di anziani, di malati, di bambini. E poi ci sono le famiglie che vivono qui. In altre parti della città di Gaza ci sono persone che si stanno spostando verso sudâ€.

“La maggior parte della popolazione non vuole andarseneâ€, conferma padre Gabriel. “Molti dicono la stessa cosa che abbiamo sentito fin dall'inizio della guerra. Ovunque c'è pericolo, ci sono bombardamenti, pericolo reale, c'è morte, bombardamenti, feriti, distruzioneâ€. Tuttavia, in tanti vogliono continuare a vivere in città. “Noi continuiamo con le attività quotidiane, che è quello che si può fare. Abbiamo potuto aiutare molte famiglieâ€.

Un matrimonio e una nuova nascita

Romanelli racconta poi dettagli sulla celebrazione di ieri: “Una Messa lunga e solenne, durante la quale una coppia di fedeli della comunità cattolica ha contratto un santo matrimonio. Quindi una grande gioiaâ€. Oggi “un'altra grande gioiaâ€, con la nascita “in mezzo a tanto doloreâ€, di un bambino di nome Marcos tra i rifugiati. “Dio ci benedice sempre. E in questi momenti così difficili continua a benedirci e a mostrarci la sua vicinanza e la sua benedizioneâ€, afferma padre Gabriel.

In preghiera per la pace

“Continuiamo a pregare per la paceâ€, è il suo invito. “Come vedrete dai notiziari, tutto il Medio Oriente è sottosopra. E siamo convinti che la fine di questa guerra porterà un po' più di serenità, anche se non è sinonimo di pace, a tutta la regione e a gran parte del mondo. Continuiamo a pregare Dio affinché ci conceda il miracolo della pace per intercessione della Santissima Vergineâ€.

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10 settembre 2025, 16:30