Carlo Acutis, il postulatore: un esempio anche in Paesi non di tradizione cattolica
Eugenio Bonanata – Città del Vaticano
“Il popolo di Dio ha compreso che Carlo è veramente un testimone autentico”. Il postulatore della causa di canonizzazione del giovane Beato, Nicola Gori, affronta così il tema della fama di santità che ormai da diversi anni accompagna la narrazione attorno alla vicenda di Acutis. Una esperienza che si è estesa rapidamente in tutto il mondo e che ora la canonizzazione di domani, 7 settembre, presieduta da Leone XIV eleva al punto più alto. “Dopo un percorso di verifica e di esame. la Chiesa riconosce in lui un esempio di santità universale”, spiega Gori che ripercorre le tappe salienti di questo cammino così sorprendente.
Il Vangelo corre sul web
“Senza dubbio l’aspetto del genio informatico è rimasto impresso nelle menti di chi è venuto a contatto con lui”, osserva il postulatore ricordando le doti informatiche di Carlo che impiegava le nuove tecnologie per diffondere il Vangelo. Ma è soprattutto la semplicità e la limpidezza il punto di forza del suo messaggio. Un tratto che probabilmente ha spinto un po’ tutti a rispecchiarsi in Carlo. Ed è così che i confini della devozione sono diventati quelli del mondo intero: dalle Americhe all’Asia – Cina compresa – fino all’Africa e all’Australia. “La fama di santità di Carlo – afferma Gori – è talmente universale che attraversa non solo le Chiese locali, ma anche Paesi dove i cattolici non sono la maggioranza toccando ogni strato sociale. Sacerdoti, famiglie, anziani: tutti vedono in lui un esempio e un amico a cui affidarsi per superare delle difficoltà o per trovare spunti di riflessione per proprio il cammino”.
Il mondo chiede di Carlo
Non è un caso che per la canonizzazione si registri anche una massiccia mobilitazione mediatica. “In questi giorni – conferma il postulatore – c’è una richiesta incredibile di interviste e di informazioni da parte di quotidiani e riviste di tutto il mondo”. Un segno chiaro dell’universalità di questa figura che apre anche alla riflessione su un altro aspetto auspicato da molti e cioè che Acutis diventi il patrono di Internet. “Questo – sottolinea Gori – è un percorso che si potrà fare solo dopo la canonizzazione se diverse conferenze episcopali di tutto il mondo faranno richiesta al Papa o al Dicastero per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti. E a vedere l’estensione della fama di santità – conclude - c’è molta speranza che si arrivi anche a questo”.
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