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2024.11.19 Casina Pio IV,  Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Vaticano

Il cardinale Parolin: "Abbiamo bisogno di uno sguardo nuovo per un mondo nuovo"

In apertura del seminario internazionale "Creato, natura, ambiente, per un mondo di pace", in corso alla Casina Po IV in Vaticano, il segretario di Stato ha esortato la società a saper leggere i segni dei tempi che possano contribuire alla pacificazione e al dialogo sociale: "Bisogna saper interagire nel rispetto reciproco e nella responsabile consapevolezza"

Federico Piana - Città del Vaticano

“L’attuale preoccupante contesto storico è, purtroppo, caratterizzato da conflitti, egoismi, indifferenza, incapacità di ascoltare l’altro, di vedere le grandi opportunità che si schiudono a noi con il semplice atto di collaborare insieme, di interagire nel rispetto reciproco e nella responsabile consapevolezza che, come ben indicato nella Laudato si’, tutto è interconnessoâ€. È con questo passo del suo discorso, pronunciato in apertura del seminario internazionale Creato, natura, ambiente, per un mondo di pace apertosi oggi nella Casina Pio IV in Vaticano, che il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ha voluto accendere i riflettori sulla necessità di un nuovo approccio per la difesa della Casa comune e la ripresa di un dialogo che trascenda ogni sapere, ogni cultura, ogni religione.

Relazioni fondamentali

Facendo riferimento a “Creato, natura e ambienteâ€, tre termini che compongono il titolo del convegno - organizzato dalla Pontificia Accademia di Teologia e al quale, fino a domani, venerdì 12 settembre, prendono parte teologi, imprenditori ed esperti provenienti da ogni parte del mondo-, il porporato ha spiegato che il confronto fra di essi "ci rimanda all’idea di Creatore, il cui Amore del tutto speciale per ogni essere umano conferisce ad ognuno di noi una dignità infinita . Questo tema è ben presente nella Laudato si’, l’enciclica che Papa Francesco ha dedicato alla cura della nostra casa comune e della quale quest’anno, Anno Santo, ricorre il decimo anniversarioâ€. Proprio nel testo di Papa Francesco, ha aggiunto  il cardinale, “si ricorda come i racconti della creazione nel libro della Genesi suggeriscano che l’esistenza umana si basa su tre relazioni fondamentali strettamente connesse: la relazione con Dio, quella con il prossimo e quella con la terra. Secondo la Bibbia, queste tre relazioni vitali sono rotte, non solo fuori, ma anche dentro di noi. Questa rottura è il peccato. L’armonia tra il Creatore, l’umanità e tutto il creato è stata distrutta per avere noi preteso di prendere il posto di Dio, rifiutando di riconoscerci come creature limitateâ€. 

Un modo diverso

Allora, l’obiettivo principale rimane quello, ardimentoso ma affascinante e stimolante, di spendersi per costruire un pianeta diverso. “Ciò di cui abbiamo bisogno – ha spiegato Parolin -  è uno sguardo nuovo verso un mondo nuovo capace di leggere attentamente le sfide e quei segni dei tempi che possano contribuire alla pace stimolando il dialogo sociale. Tra le sfide e i segni dei tempi che contraddistinguono il nostro tempo, Leone XIV ha messo in luce, oltre all’intelligenza artificiale, anche la salvaguardia del Creato aspetto che ci richiama direttamente al tema del convegno odierno. Riprendendo le parole del Pontificie, è bene ricordare che si tratta di sfide che richiedono l’impegno e la collaborazione di tutti, poiché nessuno può pensare di affrontarle da soloâ€.

Collaborazione e dialogo

Dialogo e collaborazione, è entrato nel dettaglio il segretario di Stato, con gli attori Statali e non statali; dialogo e collaborazione facendo leva sul mandato Biblico di coltivare la Terra e custodirla; dialogo e collaborazione andando oltre le tensioni ed i conflitti geopolitici; dialogo e collaborazione passando dalla cultura dello scarto, oggi dominante, ad una cultura della cura, espressine della nostra conversione ecologica ed integrale, personale e comunitaria.

Lavoro e dignità

Dopo la relazione del cardinale, si sono succeduti diversi interventi sui temi del lavoro come fulcro della dignità e dell’identità della persona e sulle questioni legate dell’intelligenza artificiale come strumento di evoluzione armonica della società. Domani i lavori riprenderanno con una relazione del cardinale Louis Antonio Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione mentre nel pomeriggio ci sarà la celebrazione eucaristica nella basilica Vaticana presieduta da monsignor Antonio Staglianò, presidente della Pontificia accademia di teologia.

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11 settembre 2025, 18:42