L’incoraggiamento del Papa al Joint Working Group: uniti in un mondo diviso
Vatican News
Si è conclusa oggi, 3 settembre, la sessione plenaria del Gruppo misto di lavoro tra la Chiesa cattolica e il Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc). Un incontro per scambiare esperienze, approfondire le relazioni ed esplorare nuove priorità. Ai media vaticani, monsignor Flavio Pace, segretario del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, si sofferma sui lavori del Joint Working Group e sull’udienza di stamani con Papa Leone XIV.
Monsignor Flavio Pace cosa è emerso dalla seconda sessione dei lavori?
La seconda sessione di questa fase del Joint Working Group, come in ogni ricorrenza, è dedicata in primo luogo a far conoscere ai membri del Gruppo, ai membri del Consiglio Mondiale delle Chiese, la realtà della Curia Romana. Ed è stato molto bello ieri il workshop, vissuto a più voci, in cui, anziché andare a visitare i vari dicasteri, abbiamo chiamato in gruppi di quattro alcuni rappresentanti di dicasteri o istituzioni curiali, che hanno avuto la possibilità di fare una breve presentazione del lavoro, ma anche di entrare in sinergia, in dialogo, in uno stile positivamente sinodale, per cui abbiamo avuto la Segreteria di Stato, il Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, il Dicastero per l'Evangelizzazione, il Dicastero per il Culto Divino, il Dicastero per il Dialogo Interreligioso e la Segreteria del Sinodo.
Questo ha dato loro modo di sentire una realtà viva della Curia, che interagisce, che si ascolta, che è in cammino, secondo le diverse competenze. Per cui la seconda fase, quando è vissuta a Roma, come è tradizione, è sempre un'occasione di incontro e di ascolto di questa realtà. C'è stato anche un intervento del cardinale prefetto Kurt Koch sulle sfide attuali del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. Poi ci sono i lavori di gruppo interno al Joint Working Group, che vede in tre sottocommissioni i membri, sia cattolici che membri del Consiglio Mondiale delle Chiese, lavorare su alcuni temi che poi saranno oggetto presumibilmente di un documento, come è tradizione, alla fine del mandato. Si tenga conto che la fine del mandato di questo Joint Working Group sarà nel 2030 e presenterà i suoi risultati sia alla Chiesa cattolica che al Consiglio Mondiale delle Chiese. Per cui è un lavoro di più anni. Un lavoro che si articolerà nel tempo.
Infine, vorrei anche citare l'incontro, sempre in stile condiviso, delle realtà ecumeniche presenti ed operanti in Roma: il Centro Uno (Focolari), il Centro Pro Unione, la Comunità di Sant'Egidio e l'Istituto Oecumenicum presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino-Angelicum.
Stamani l'incontro con Papa Leone…
È stato un incontro molto molto bello. Primo perché il Santo Padre ha accettato di riservare un posto nella sua agenda e ci ha collocati prima dell’udienza generale. Inizialmente doveva essere soltanto un saluto, l'occasione di presentarsi e di fare una foto di gruppo. In realtà il Santo Padre ha voluto fermarsi con ciascuno dei partecipanti, ascoltare la provenienza, l'appartenenza, e poi ha rivolto prima della recita del Padre nostro, della benedizione e della foto di gruppo, una parola di incoraggiamento. In modo particolare insistendo che questo lavoro congiunto tra la Chiesa cattolica e il Consiglio Mondiale delle Chiese deve andare avanti, soprattutto perché il richiamo all'unità, in un tempo in cui il mondo è così diviso e così ferito, è un richiamo urgente. Perché la testimonianza cristiana e delle Chiese non può che essere un richiamo all’unità e alla comunione. E la preghiera del Padre nostro che ha voluto recitare tutti insieme dice che questa forza, questa sorgente di unità, noi la troviamo anzitutto nella relazione con Cristo, nel chiamare Dio col nome di Padre. Poi ci ha dato la benedizione. Per cui è stato un incontro più bello del previsto nel senso che ci ha dedicato più tempo e queste parole semplici ci hanno dato tanta gioia di andare avanti con speranza e anche con la responsabilità di questo mandato di comunione.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui