Hebdomada Papae: il Gr in latino del 5 luglio
HEBDOMADA PAPAE
Notitiae Vaticanae Latine redditae
Die quinto mensis Iulii anno bismillesimo vicesimo quinto
Tituli
Póntifex instat, ut de ámbitus iustítia agátur.
Vesánum esse in Ucraína bellum aútumat Leo Quartus Décimus.
Póntifex ait: «parca via» est belli geréndi sínere pópulos fame períre.
Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus núntios língua Latína prolátos dicit Maríus Galgano.
Notitia I
«In orbe terrárum, ubi fragilióres gravíssimos caeli status mutatiónum efféctus primi patiúntur, creatórum cura fídei quaéstio fit atque humanitátis». Hoc praecípuum est arguméntum núntii pro Die Mundiáli cum Prece pro Creatórum Cura, die primo mensis Septémbris anno bismillésimo vicésimo quinto recoléndo, quo necessitátem mémorat Póntifex, ut verba res sequántur. Refert Olga Sakun. ― Per scriptum, die áltero mensis Iúlii éditum, quaedam mundi loca consíderat Póntifex, ubi «silvae deléntur, solum pollúitur, biodivérsitas amíttitur» propter iniustítiam, inaequalitátem, aviditátem atque «ius Natiónum populorúmque violátum». «Terra nostra – scribit Ipse - in ruínam procúmbit». Augéscunt enim ex vi atque frequéntia extrémi natúrae evéntus, quos caeli status immutátio secúmfert, quam hóminum ópera indúcunt. Pontíficis sollicitúdo grávior fit, cum ipse recordátur «brevi ac diutúrno témpore efféctus exstáre humánae et oecológicae vastatiónis, quam bella ínferunt» atque ínsuper consciéntiam deésse natúrae vastatiónem «paupérrimos, ádvenas, deiéctos» praesértim affícere.
Notitia II
«Orámus, ut pax in pátria vestra quam primum conciliétur». His votis Pontíficis sermo ad epíscopos Sýnodi Ecclésiae Graecae-cathólicae Ucraínae ad finem est perdúctus, qui in audiéntiam sunt recépti. Refert Rosárius Tronnolone. ― «Vesánum bellum!». Leo Quartus Décimus Papa íterum deplorávit, ut sábbato praetérito iam fecit, bellum quod plus quam triénnium in Ucraína prodúcitur. «Quam primum rédeat in pátriam vestram pax»: haec est precátio, quam cum Synodi Ecclésiae Graecae-cathólicae Ucraínae sodálibus communicávit Póntifex, qui in Aulam Consistoriálem sunt recépti, explétis his diebus Romae labóribus suscéptis post iubilárem peregrinatiónem praetérito die duodetricésimo mensis Iúnii, cuius convéntus in Basílica Sancti Petri cum Pontífice fuit fastígium.
Notitiae breviores
Núntium Hispánica língua ad Institútum pro Cibo et Agricultúra misit Póntifex, quod hoc anno octuagésimum anniversárium a fundatióne récolit annum atque a die duodetricésimo mensis Iunii ad diem quartum mensis Iúlii quadragésimam quartam Conferéntiae sessiónem egit, quae eídem óperae praeest. Leo Quartus Décimus improbávit quod tot hómines famis causa péreant ac, «dum cives propter paupertátem debilitántur, polítici primóres ob morum depravatiónem prósperent».
«Suffragári vobis properámus», asseverávit Leo Quartus Décimus Póntifex, in Audiéntiam Praésidem adiutorésque Consílii Conferentiárum Episcopórum Europaeórum recípiens apud privátam Bibliothécam Aédium Apostolicárum, sábbato praetérito die duodetricésimo mensis Iúnii. Haec Conferéntia – ut per núntium evulgátum innótuit – ex propínquo cum olim Cardinále Robérto Francísco Prevost, quondam Dicásterii pro Epíscopis Praefécto, est operátum, qui plúries Episcopórum Európae participávit convéntus, sed hic primus fuit públicus occúrsus Conferéntiae, postquam ad Summum Pontificátum ipse est evéctus.
Haec dicénda habúimus, eventúra próxima hebdómada narrábimus. Valéte!
“HEBDOMADA PAPAEâ€
Notitiae Vaticanae Latine redditae
5 luglio 2025
Titoli
Il Papa: urgente agire per la giustizia ambientale
Leone XIV: in Ucraina guerra insensata
Il Papa: far morire di fame la gente è "modo economico" per fare la guerra
Un cordiale benvenuto a tutti voi da Mario Galgano e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.
(SERVIZI)
“In un mondo dove i più fragili sono i primi a subire gli effetti devastanti del cambiamento climatico, la cura del creato diventa una questione di fede e di umanitàâ€. È uno dei passaggi del messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato 2025 che ricorre il 1° settembre, nel quale il Pontefice ricorda la necessità di far seguire le parole ai fatti. Ce ne parla Olga Sakun.
Nel testo, pubblicato il 2 luglio, il Pontefice getta una luce sulla situazione di diverse parti del mondo dove imperversano “deforestazione, inquinamento, perdita di biodiversità†a causa dell’ingiustizia, della diseguaglianza, dell’avidità e della “violazione del diritto internazionale e dei diritti dei popoliâ€. “La nostra terra – scrive – sta cadendo in rovinaâ€. Aumentano, infatti, in forza e frequenza, fenomeni naturali estremi causati dal cambiamento climatico indotto da attività antropiche. La preoccupazione del Papa si fa più grave quando ricorda che esistono “effetti a medio e lungo termine della devastazione umana ed ecologica portata dai conflitti armatiâ€, che manca poi la consapevolezza che la distruzione della natura colpisce soprattutto “i più poveri, gli emarginati, gli esclusiâ€.
“Prego che la pace possa tornare al più presto nella vostra patriaâ€. Si è concluso con questo auspicio il discorso del Papa ai vescovi del Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina, ricevuti in udienza. Il servizio di Rosario Tronnolone.
“Guerra insensataâ€. Papa Leone XIV ribadisce la sua condanna, già espressa lo scorso sabato, contro il conflitto che si protrae da oltre tre anni in Ucraina. “La pace possa tornare al più presto nella vostra patriaâ€, è la preghiera che il Pontefice condivide con i membri del Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina, ricevuti in Sala del Concistoro, a conclusione dei lavori di questi giorni a Roma avviati dopo il pellegrinaggio giubilare del 28 giugno scorso, suggellato proprio dall’incontro con il Papa nella Basilica di San Pietro.
(NOTIZIE)
Il Pontefice invia un messaggio in spagnolo alla FAO che quest’anno celebra l’ottantesimo anniversario della fondazione e che dal 28 giugno al 4 luglio è impegnata nella 44.ma sessione della Conferenza, il suo supremo organo di governo. Leone XIV stigmatizza il fatto che tante persone soccombono al flagello della fame e "mentre i civili si indeboliscono a causa della povertà, i leader politici prosperano grazie alla corruzione".
“Avete il mio appoggioâ€, ha affermato Papa Leone XIV, ricevendo in udienza la Presidenza del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) nella Biblioteca privata del Palazzo Apostolico, sabato 28 giugno 2025. Il Ccee – si legge in un comunicato diffuso– ha lavorato a stretto contatto con il cardinale Robert Francis Prevost, all’epoca prefetto del Dicastero per i vescovi, che ha partecipato a numerosi incontri del Ccee, ma questo è stato il primo incontro ufficiale con il Ccee dopo la sua elezione a Papa.
È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.
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