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Hebdomada Papae: il Gr in latino del 26 luglio

Le notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano in onda ogni domenica alle ore 12.30. In sommario oggi: messa del Santo Padre nella basilica cattedrale di San Pancrazio ad Albano Laziale; il rientro in Vaticano del Pontefice al termine del soggiorno a Castel Gandolfo; telefonata tra il Papa e il presidente dello Stato di Palestina. Il settimanale di informazione - in collaborazione con l’Ufficio Lettere Latine della Segreteria di Stato - è diffuso anche in podcast su Vatican News

“HEBDÓMADA PAPAEâ€
NOTÍTIAE VATICÁNAE LATÍNE RÉDDITAE

Die vicésimo sexto mensis Iúlii Anno Sancto bismillésimo vicésimo quinto

TÍTULI

In cathedráli templo Sancti Pancrátii Albáni Missa a Pontífice celebrátur.

In Civitátem Vaticánam rédiit Leo quartus décimus, post Arce Gandúlfi commoratiónem.

Per teléphonum cum Mahmoud Abbas, Palaestinénsis Civitátis Prǽside, lóquitur Póntifex.

Studióse salútat Latínum sermónem auscultánte Artúrus López.

Ascolta il nostro radiogiornale in lingua latina

NOTÍTIAE

Die vicésimo mensis Máii, mane, in Albáni cathedráli basílica, Sancto Pancrátio mártyri dicáta, Missam celebrávit Leo quartus décimus, qui dixit «servíre et auscultáre duo quae cum receptióne coniungúntur». Audiámus Rosarium Tronnolone

“Die duodécimo mensis Máii mihi fuit veniéndumâ€. Haec sunt Pontíficis initiália verba. “Áttamen – proséquitur - Spíritus Sanctus áliter dispósuit. Póstea praebet illíus loci Lucae Evangélii explicatiónem, cum Martham et Maríam soróres convénit Iesus, cohórtans ad “pacis cultum†provehéndum†ex commúni adiuménto, ex fide ac vita participánda, “dum sic commúnio effícitur inter hómines, inter pópulos, inter religiónesâ€. De lectiónibus ágitur quae “de hospitalitáte, de servítio ac de audítu nobis loqúunturâ€. Leo quartus décimus mónuit ut locus detur, sub tempus aestívum, ad siléntium ac Patrem auscultándum, qui ínsuper áddidit quod “aestívi dies opportúni esse possunt, quibus experímur quam pulchra sit ac gravis cum Deo coniúnctio, et quantum ipsa conférre possit ut magis pateámus magísque praesto áliis simusâ€.

Die tértio et vicésimo mensis Iúlii, vésperi, Póntifex repétiit Urbem Vaticánam, apud Arcem Gandúlfi post commoratiónem, ubi sédecim dies mansit. “Arma sunt deponénda et mercátum sisténdum, quem quodvis bellum secum fertâ€. Quod respóndit quibúsdam diurnáriis, Barberini villam déserens, vésperi, die áltero et vicésimo mensis Iúlii. Refert Eugénius Murrali.

Póntifex, qui páulo ante horam vicésimam primam rédiit, frequéntes hómines salutávit, se profectúrum opperiéntes, atque nonnullórum diurnariórum percontatiónibus respóndit de hodiérnis inter Natiónes rebus ac de Gazae condiciónibus. De dolórum regiónibus forsan peténdisâ€, exémpli grátia Gaza, Epíscopus Románus osténdit “tot esse loca†quae ipse “adíre vellet, sed non esset necessário fórmula ad responsiónem reperiéndamâ€. Pótius – inquit – “omnes sunt adhortándi ut arma depónant, relinquéndus quoque est omnis mercátus quem secum ferunt nefária bellaâ€. “Plúries – áddidit ipse – ex armórum mercátu, hómines absque aestimatióne fiunt instruménta. Quod étiam atque étiam nos confirmáre debémus, dignitátem nempe cuiúsvis hóminis, christiáni, muslími, omnis dénique religiónisâ€.

NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE

Die vicésimo primo mensis Iúlii mane, Leo quartus décimus Papa cum Mahmoud Abbas, Palaestinénsis Civitátis Prǽside, de recéntibus dimicatiónis vícibus in Gazae locis atque de violéntiis in Cisiordánia per teléphonum est locútus.

Sub finem precatiónis secúndae Salutatiónis Angélicae Arce Gandúlfi studióse est cohortátus Póntifex ad pacem conciliándam, suam aegritúdinem patefáciens propter intéritum hóminum in Gazae paroecia Sacrae Famíliae ex Israelítico ímpetu. «Praetérito Véneris die, per teléphonum est locútus cum Netanyahu, primo Minístro Israelítico, suam sollicitúdinem osténdens de “gravíssima hóminum condicióne†illo in loco necnon de urgénti necessitáte cultus locórum et ómnium hóminum tuendórum in Palaestína et Ísrael».

Haec dicénda habúimus, eventúra próxima hebdómada narrábimus. Valéte!

“HEBDÓMADA PAPAEâ€
NOTÍTIAE VATICÁNAE LATÍNE RÉDDITAE

26 luglio 2025

TITOLI

Messa del Santo Padre nella basilica cattedrale di San Pancrazio ad Albano Laziale.

Leone XIV ha fatto rientro in Vaticano al termine del soggiorno estivo a Castel Gandolfo.

Colloquio telefonico del Papa con il Presidente dello Stato di Palestina Mahmoud Abbas.

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Artúro López e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.

SERVIZI

La mattina del 20 luglio Leone XIV ha celebrato la messa nella basilica cattedrale di Albano Laziale, intitolata a San Pancrazio martire. Il Pontefice ha ricordato che «Il servizio e l’ascolto sono due dimensioni gemelle dell’accoglienza». Ascoltiamo Rosario Tronnolone

“Dovevo arrivare il 12 maggio†sono le parole iniziali del Pontefice, “però - continua - lo Spirito Santo ha fatto diversamenteâ€. Prosegue con il commento dell’incontro di Gesù con le sorelle Marta e Maria, narrato nel Vangelo di Luca, esortando a promuovere “una cultura di pace†nella solidarietà, nella condivisione della fede e della vita, aiutando così a “costruire comunione: tra le persone, tra i popoli, tra le religioniâ€. Si tratta di letture che “ci parlano di ospitalità, di servizio e di ascoltoâ€. Leone XIV ha invitato a lasciare spazio, approfittando del periodo dell’estate, al silenzio e all’ascolto del Padre e ha aggiunto che i “giorni estivi possono essere un momento provvidenziale in cui sperimentare quanto è bella e importante l’intimità con Dio, e quanto essa può aiutarci anche ad essere più aperti, più accoglienti gli uni verso gli altriâ€.

Nella serata di mercoledì 23 luglio il Papa ha fatto rientro in Vaticano al termine del soggiorno estivo a Castel Gandolfo, dopo avervi trascorso 16 giorni. “Bisogna deporre le armi e fermare il commercio che c’è dietro ogni guerraâ€: è la risposta che ha dato ad alcuni giornalisti lasciando Villa Barberini la sera del 22 luglio. Il servizio di Eugenio Murrali

Il Pontefice, che è rientrato poco prima delle 21, ha salutato le tante persone che attendevano la sua partenza e ha risposto alle domande di alcuni cronisti sull’attualità internazionale e sulla situazione a Gaza. Sulla possibilità di recarsi nei luoghi di sofferenza, come ad esempio nella Striscia, il Vescovo di Roma ha spiegato che “ci sono tanti luoghi†in cui personalmente vorrebbe “anche andare, però non è necessariamente la formula per trovare una rispostaâ€. Piuttosto, ha aggiunto, “bisogna incoraggiare tutti a lasciare le armi, lasciare anche tutto il commercio che c’è dietro ogni guerraâ€. “Tante volte - ha aggiunto -, con il traffico delle armi le persone diventano solo strumenti senza valore. Su questo noi dobbiamo insistere tante volte: sulla dignità di ogni essere umano, cristiano, musulmano, di ogni religioneâ€.

NOTIZIE

Il 21 luglio in mattinata, il Santo Padre Leone XIV ha ricevuto una telefonata da Mahmoud Abbas, presidente dello Stato di Palestina, sui recenti sviluppi del conflitto nella Striscia di Gaza e delle violenze in Cisgiordania.

Al termine della preghiera del secondo Angelus a Castel Gandolfo, il Papa ha lanciato un forte appello per la pace, esprimendo il suo dolore per le vittime dell’attacco israeliano contro la parrocchia della Sacra Famiglia a Gaza. Il venerdì precedente, in una telefonata con il premier israelinao, Netanyahu il Pontefice ha ribadito la preoccupazione per la “drammatica situazione umanitaria†nella Striscia e l’urgenza di proteggere i luoghi di culto e tutte le persone in Palestina ed Israele.

Ed è tutto per questa edizione, a risentirci la prossima settimana.

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26 luglio 2025, 12:40