Giubileo dei Giovani, potenziata l’accessibilità agli eventi per tutti i disabili
Daniele Piccini – Città del Vaticano
Il Giubileo dei Giovani, in programma dal 28 luglio fino al 3 agosto, sarà un evento fruibile per tutti, senza distinzioni di abilità o disabilità e senza barriere di accessibilità. Il servizio di accoglienza disabili, attivo per tutto l’anno giubilare, è stato potenziato per consentire a tutti di accedere alla spianata di Tor Vergata, dove sono previsti, sabato 2 agosto, la Veglia di Preghiera con Papa Leone XIV, e domenica 3 agosto, la Messa presieduta dallo stesso Pontefice.
Il lavoro della Protezione Civile di Roma
“In piazza Cinecittà abbiamo predisposto un servizio navette in grado di accompagnare i disabili fino alle spalle del palco allestito a Tor Vergata per assistere alle celebrazioni con il Papaâ€, spiega ai media vaticani Giuseppe Napolitano, direttore del Dipartimento Protezione Civile di Roma Capitale. “Ma c’è anche la possibilità – prosegue Napolitano - tramite hub dedicati ai disabili nelle diverse aree in cui è suddivisa la spianata di Tor Vergata, di farsi accompagnare in aree specifiche, qualora, e questo è comprensibile, si voglia invece partecipare agli eventi stando insieme al proprio gruppo, alla propria parrocchia di appartenenzaâ€.
Questo servizio, in occasione del Giubileo dei Giovani, sarà adeguato al numero straordinario di pellegrini in arrivo a Roma, che secondo le stime del Dicastero per l'Evangelizzazione, dovrebbe raggiungere il milione di unità sabato e aumentare ulteriormente domenica. “Durante il Giubileo abbiamo potuto impiegare a questo scopo anche i bus per l’accompagnamento scolastico e naturalmente abbiamo attivato l’intervento sistemico e permanente dell’Unitalsi, che ha già un’enorme esperienza in questo campo. Questo sistema di servizi per i disabili – conclude il direttore del Dipartimento Protezione Civile di Roma Capitale - ha avuto naturalmente picchi di utilizzo durante il Giubileo delle persone con disabilità e tutto si è svolto nella assoluta normalità, senza nessuna criticitàâ€.
Garantire la possibilità di scelta
“Abbiamo collaborato con la Protezione Civile di Roma Capitale per tutto l’anno giubilare, ma certamente il Giubileo dei Giovani è l’evento più grande in programmaâ€, spiega suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio per la pastorale delle Persone con disabilità della Conferenza Episcopale Italiana. “La spianata di Tor Vergata sarà divisa per aree. La novità – aggiunge suor Donatello - consiste nel fatto che ogni area avrà uno spazio dove i disabili potranno restare e ricevere supporto. Questo è un cambio di paradigma importante, nell’attenzione che dedichiamo alle persone con disabilità. Ossia potranno scegliere di restare in queste aree, se necessitano di assistenza, oppure di seguire i propri gruppi. Questo garantirà loro un’esperienza più rispondente ai loro desideriâ€.
L’attivazione di questo servizio, possibile grazie alla sinergia tra Protezione Civile di Roma Capitale, Cei, Dicastero per l’Evangelizzazione e tante altre realtà, inizia con l’iscrizione al Giubileo. “Ci si iscrive sul sito del Giubileo 2025 dove si possono segnalare anche problematiche di salute che richiedono un’attenzione particolare, per esempio malattie come il diabete. Ovviamente c’è anche chi durante il Giubileo si ferisce un piede o si rompe una caviglia, e che avrà bisogno di assistenza. Sabato 2 agosto e domenica 3 ci saranno dei punti di raccolta a Cinecittà e ad Anagnina, ma sicuramente se ne aggiungeranno altri nei prossimi giorni. Le persone con disabilità potranno arrivare in auto o in metropolitana e troveranno uno spazio di accoglienza. Ovviamente è stato predisposto personale anche per disabilità intellettive e sensoriali. Da qui potranno salire sulle navette che le porteranno a Tor Vergataâ€.
Tanti bus navetta con destinazione Tor Vergata
A questo scopo sono state predisposte ben 60 bus dotati di pedana. “Una volta giunti a Tor Vergata – chiarisce suor Donatello – si potrà decidere se rimanere lì o se seguire il proprio gruppo e farsi accompagnare in altre aree. L’offerta di questo servizio, da un lato, e la domanda delle diocesi e delle parrocchie che chiedono assistenza per i loro pellegrini con disabilità dall’altro, dicono che su questi temi la sensibilità sta cambiando positivamente in favore dell’inclusivitàâ€.
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