India, conclusa l’opera di mediazione della Santa Sede tra i siro-malabaresi
Vatican News
Papa Francesco gliela aveva affidata due anni fa, la missione di riportare la pace all’interno di una comunità divisa e in lotta per questioni liturgiche. E oggi, secondo quanto riferito dal Dicastero per le Chiese Orientali, Leone XIV ha espresso “viva gratitudine per l’opera svolta” all’arcivescovo-vescovo di Košice dei Bizantini Kyr Cyril Vasil’, a conclusione dell’incarico condotto in veste di delegato pontificio in re liturgica per l’Arcieparchia di Ernakulam-Angamaly dei Siro-Malabaresi.
La disputa
Il presule gesuita si era recato una prima volta nell’agosto 2023, su incarico di Papa Bergoglio, nella arcieparchia di Ernakulam-Angamaly nel tentativo di trovare una soluzione a un’annosa discussione circa la forma unica da adottare per la celebrazione della Santa Qurbana, la Messa della tradizione locale. Il compromesso trovato a suo tempo - che aveva portato il Sinodo siro-malabarese a stabilire l’implementazione della Santa Qurbana alla fine del 2021 - era stato accettato da 34 arcieparchie tranne da quella di Ernakulam-Angamaly, determinando la situazione di divisione sulla quale Papa Francesco era intervenuto con una prima lettera nel marzo 2022.
La seconda missione di monsignor Vasil’
Dopo la sua prima missione, nel dicembre 2023 monsignor Vasil’ era tornato una seconda volta nell’arcidiocesi siro-malabarese per proseguire nell’opera di mediazione, nonostante un clima molto teso che in precedenza aveva già visto il delegato pontificio preso di mira da parte di alcuni fedeli, arrivati a lanciargli oggetti contro, come pure a bruciare foto dell’allora cardinale prefetto delle Chiese Orientali Leonardo Sandri. Poco prima della seconda partenza per l’India, il 7 dicembre 2023 lo stesso Papa Francesco aveva deciso di intervenire nuovamente per placare gli animi, questa volta con un videomessaggio, invitando ad affrontare la questione preservando la comunione.
Custodire l’unità
A gennaio 2024, poi, Francesco aveva confermato l’elezione nuovo arcivescovo di Ernakulam-Angamaly, Raphael Thattil - che aveva preso il posto del cardinale Alencherry - e successivamente, a maggio, aveva ricevuto in udienza i rappresentanti dell’antica Chiesa indiana, invitata nuovamente a “custodire l’unità”.
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