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Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato

Il cardinale Parolin: dolore e tristezza per l’Ucraina, manca fiducia tra le parti

Il segretario di Stato, a margine di un evento a Roma, ribadisce l’impegno di pace della Santa Sede: “Abbiamo offerto uno spazio, ma dalle risposte non credo che ci sia speranza che questa possibilità venga sfruttata”. Su Gaza il porporato invoca cessate il fuoco, restituzione degli ostaggi, accesso degli aiuti

Vatican News

Esprime “tristezza” e “dolore”, il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, per la guerra in Ucraina che sembra non trovare soluzioni. “Io – dice il porporato, a margine di un evento a Roma della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra - penso che il problema fondamentale è ricreare un clima di fiducia tra le due parti, quello che manca di fondo. Non ci si fida l'uno dell'altro, per cui non si è pronti a fare anche delle concessioni. E quindi l'importante è che ci sia questo clima che permette di parlarsi in maniera diretta, in maniera costruttiva”.

Si tratta, secondo Parolin, di “costruire un rapporto a piccoli passi, cioè venendosi incontro reciprocamente”: “Credo che in tutti i negoziati c'è un cammino di compromesso da fare ed è il compromesso e il rispetto degli impegni presi che aiuta a costruire la fiducia”.

Speranze di pace

La Chiesa, da parte sua, “può pregare per la pace”, perché “vediamo che gli sforzi umani sono piuttosto insufficienti”, afferma il porporato. Come Santa Sede, “abbiamo offerto a nostra volta la possibilità di uno spazio, rimane questa offerta che il Papa ha fatto all'inizio del suo pontificato. Ma non credo dalle risposte che ci sono state date che ci sia speranza che questa possibilità venga sfruttata”.

Sul dramma che si vive nella Striscia di Gaza, il cardinale ricorda i negoziati in corso a Doha esprimendo l’auspicio che “abbiano qualche risultato”. “Il problema è sempre lo stesso: il cessate il fuoco, la restituzione di tutti gli ostaggi sia vivi che defunti, l'accesso sicuro degli aiuti umanitari e delle cure mediche”, ribadisce.

Alla domanda sul ritrovamento, ieri, in Siria della salma di un religioso in una fossa comune che qualcuno ha indicato come quella di padre Paolo Dall’Oglio, il segretario di Stato cita le parole del nunzio a Damasco, il cardinale Mario Zenari, secondo il quale “non ci sono conferme di questo ritrovamento”. “Credo che è molto difficile”, aggiunge Parolin, “speriamo che si possa ritrovare il luogo della sepoltura e i resti di Padre Dall'Oglio”. Dopo tanti anni, è “difficile pensarlo in vita”.

L'incontro del Papa con la Segreteria di Stato

Interpellato sull’udienza di domani mattina di Papa Leone XIV con la Segreteria di Stato, Parolin ricorda che sarà il primo incontro ufficiale con il Pontefice ma che “la collaborazione è già iniziata fin dal primo momento del pontificato”. “Credo che lui utilizzerà questo strumento che è a sua disposizione proprio per il governo della Chiesa”, sottolinea il porporato, “il Papa l'ha detto fin dall'inizio che lui intende avvalersi in maniera collegiale di tutti gli strumenti che sono a sua disposizione per assicurare un governo efficace della Chiesa”.

 

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04 giugno 2025, 18:00