Il patriarca armeno Minassian: il Giubileo, tempo per eliminare ogni forma di odio
Robert Attarian - Città del Vaticano
“Pellegrini di fede e di speranza e con il cuore colmo di gioia e commozione che ci riuniamo oggi in questa città eterna, testimone da secoli di preghiera e devozione. Ed è in questa maestosa Basilica di Santa Maria Maggiore, sotto l’ombra protettrice della Madre di Dio, che celebriamo insieme il dono della fede e l’eredità spirituale trasmessa dal compianto e venerato Papa Francesco nel contesto dell’Anno Santo dedicato alla speranzaâ€. Sono le parole con cui Sua Beatitudine Raphael Bedros XXI Minassian, Patriarca di Cilicia degli armeni, ha introdotto l’omelia alla Divina liturgia in rito armeno presieduta ieri, 12 maggio, nella Cappella Paolina della Basilica di Santa Maria Maggiore, in occasione del Giubileo delle Chiese Cattoliche Orientali
A Roma migliaia di pellegrini delle Chiese Orientali
Il tredicesimo dei grandi eventi giubilari, in programma fino a domani, ha visto convergere su Roma migliaia di fedeli e rappresentanti delle Chiese orientali cattoliche, patriarchi, vescovi, sacerdoti e pellegrini, provenienti da vari Paesi del mondo, fra i quali anche Libano, Siria e Armenia. Alla Divina liturgia in Santa Maria Maggiore, a due passi dalla tomba di Papa Francesco, sotto lo sguardo dell’icona della Salus Populi Romani, era presente anche il prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, il cardinale Claudio Gugerotti, assieme al segretario del Dicastero, monsignor Michel Jalakh, e ad altri rappresentanti delle Chiese Orientali della capitale, nonché rappresentanti diplomatici tra cui l’ambasciatore armeno presso la Santa Sede, Boris Sahakian, e l’ambasciatore Armeno in Italia, Vladimir Karapetian. Nell’assemblea figuravano anche un gruppo di pellegrini armeni provenienti da vari Paesi del Medio Oriente assieme ai loro vescovi e ai loro parroci.
Minassian: la speranza porti pace al mondo
Nella sua omelia il patriarca della Chiesa Armeno cattolica ha definito quello attuale un “tempo di grazia di rinnovamento†e una “occasione per lasciar andare ogni forma di odioâ€. Ha ricordato le parole di Papa Francesco e il suo invito a “recuperare il senso autentico della fraternità universaleâ€. “Noi, figli della Chiesa Armeno Cattolica Orientale, testimoni di secoli di fede e di martirio, siamo chiamati oggi, in questo tempo di continue guerre in Medio Oriente e nel mondo, a testimoniare con la vita e con il sangue la fedeltàÌ€ a Cristo, rafforzando la nostra fede radicata nella caritaÌ€ e nell’amore cristianoâ€, ha affermato il patriarca Minassian, invitando i presenti a rinnovare l’impegno a testimoniare con coraggio e con fedeltàÌ€ il Vangelo, seguendo l’esempio di Cristo, “affinchéÌ la speranza possa risplendere in ogni cuore e in ogni famiglia, portando pace e amore nel mondoâ€.
Il patriarca Minassian ha poi rivolto parole di gratitudine al Signore anche per il dono di Papa Leone XIV, al quale “con cuore filiale†ha augurato un ministero fecondo e ricco di benedizioni. “Viviamo questo tempo come un evento pasquale e sotto la guida del nostro Pontefice camminiamo insieme affidandoci alla misericordia di Dio che è nostra consolazioneâ€, ha detto ancora il Patriarca, che ha concluso l’omelia evidenziando le tre parole ritenute fondamentali per proseguire il cammino giubilare con Cristo: “Umiltà, che ci rende aperti alla volontà di Dio, semplicità che ci aiuta a vivere con purezza e autenticità, e carità che ci spinge ad amare senza riserve, testimoniando il Vangelo con coerenza e generositàâ€.
Gugerotti: la Chiesa armena, “una perla unicaâ€
Al termine della celebrazione il cardinale Gugerotti ha salutato i presenti prima in lingua armena e poi proseguendo in italiano accogliendoli, ha detto, “con l’abbraccio di Papa Leone†e ricordando anche Papa Francesco che ha voluto elevare a Dottore della Chiesa San Gregorio di Narek.
Il prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali ha ricordato pure la data del 24 aprile, memoria dolorosa per il popolo armeno, esortandolo a restare unito. “Siete così vicini alla croce del Signore, con cui avete condiviso una serie di sofferenzeâ€, ha detto il porporato, definendo la Chiesa armena “una perla unica†all’interno della cattolicità e auspicando che il pellegrinaggio dell’Anno Santo permetta a questa perla di emanare bellezza e luce. Infine il cardinale Gugerotti ha invitato i presenti a pregare per Leone XIV, dando a tutti i presenti appuntamento per domattina, in Aula Paolo VI, dove alle 10 è prevista l’udienza con il Papa, assieme a tutti i membri delle altre Chiese Orientali.
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