Parolin all’Onu: Leone XIV ci invita ad abbracciare “una diplomazia dell'incontroâ€
Isabella H. de Carvalho – Città del Vaticano
La Santa Sede, sotto la guida di Leone XIV, si impegna a lavorare al fianco dei rappresentanti delle nazioni “per promuovere la dignità umana, proteggere i vulnerabili e costruire ponti dove altrimenti potrebbe prevalere la diffidenzaâ€. Lo sottolinea oggi, 19 maggio, il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, in un discorso alle Nazioni Unite di New York, durante un ricevimento in occasione dell’elezione del Papa organizzato dall’osservatore permanente, monsignor Gabriele Caccia. La scelta di un nuovo Pontefice è un’opportunità “di rinnovamento, non solo per i cattolici ma per tutti coloro che cercano un mondo di maggiore giustizia, solidarietà e paceâ€, afferma il cardinale Parolin. Il suo auspicio è che la Santa Sede e i rappresentanti delle nazioni possano andare “avanti insieme, ispirati dalla speranza e dalla visione di Papa Leoneâ€, che già “nei suoi primi giorni da Successore di Pietro, ha espresso il suo profondo impegno a costruire ponti, sottolineando la necessità di incontrarsi, dialogare e negoziareâ€. “Che possiamo, insieme, rispondere all'appello del Santo Padre e diventare chi semina la pace che durerà nella storia, non chi mieterà vittimeâ€, è l'invito del porporato, che cita un discorso recente di Leone XIV.
Costruire una diplomazia dell’incontro
In un mondo “segnato da divisioni, conflitti e problemi globali urgenti - dal cambiamento climatico alle migrazioni, all'intelligenza artificialeâ€, il nuovo Papa, continua il segretario di Stato, “ci chiama ad abbracciare una diplomazia dell'incontroâ€. Questo significa una diplomazia “che ascolta con umiltà, agisce con compassione e cerca il bene comune sopra ogni cosaâ€. Perciò, continua il cardinale Parolin, “la Santa Sede riafferma il suo incrollabile sostegno alla missione delle Nazioni Unite†perché sia “un forum dove gli Stati si impegnano nel dialogo, facendo emergere le voci dei loro popoli, e dove si forgiano le soluzioni alle più grandi sfide dell'umanitàâ€.
Il Vaticano, conclude il segretario di Stato, riconosce inoltre il ruolo importante dei diplomatici e rappresentanti delle nazioni nel “tessere il tessuto della cooperazione internazionale†e “promuovere la pace e la giustizia, spesso di fronte a grandi complessitàâ€. La Santa Sede, anche in linea con il Papa, vuole continuare a contribuire a questa missione, offrendo “la sua voce morale in difesa dei poveri e dei bisognosi, e nel perseguimento della pace e dello sviluppo umano integraleâ€.
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