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Uganda, una donna con sua figlia fanno rifornimento d'acqua Uganda, una donna con sua figlia fanno rifornimento d'acqua 

Balestrero: i soldi delle armi finanzino la lotta contro la fame

L’osservatore permanente della Santa Sede all’Onu di Ginevra è intervenuto ieri alla 55.ma Sessione regolare del Consiglio dei Diritti Umani, riaffermando la connessione tra cambiamenti del clima e la penuria di cibo nei Paesi più poveri: “L’autentico sviluppo umano ha un carattere morale, presuppone il rispetto della personaâ€

Alessandro De Carolis - Città del Vaticano

“Il cambiamento climatico è una delle cause principali dell'attuale aumento senza precedenti della fame nel mondoâ€. Ma si potrebbe combattere con efficacia se dove si spendono fortune spropositate in armi e arsenali si destinasse quel denaro per un pianeta pulito e senza miseria. Il breve intervento, tenuto ieri, del rappresentante vaticano al Consiglio Onu dei Diritti Umani a Ginevra, monsignor Ettore Balestrero, apre con un’asserzione netta, corredata di cifre che disegnano uno scenario grave e molto preoccupante in prospettiva: “Nel 2023 - sostiene l’osservatore permanente - più di 333 milioni di persone hanno affrontato livelli acuti di insicurezza alimentare e si prevede che questo numero aumenterà a quasi 600 milioni entro il 2030â€.

I Paesi ricchi sono i più inquinanti

Monsignor Balestrero spazza via anche un luogo comune tipico dell’opulenza occidentale e bolla come “fuorviante, falso e inaccettabile†il fatto di “incolpare i poveri o gli alti tassi di natalità per i cambiamenti climatici e l'insicurezza alimentareâ€. Non solo, afferma, “i bambini sono una risorsa, non un problema†perché “arricchiscono la vita, non la diminuisconoâ€. Ma c’è un dato di fatto e cioè che “le emissioni pro capite dei Paesi più ricchi sono significativamente più alte di quelle dei Paesi più poveri†e questi ultimi, che pure “costituiscono quasi la metà della popolazione mondialeâ€, in realtà “sono responsabili di appena il 10% delle emissioni tossicheâ€.

Diritto a cibo sano e ambiente pulito

La Santa Sede, prosegue il rappresentante vaticano, “è convinta che il mantenimento dei diritti interconnessi al cibo e a un ambiente pulito e sano debba essere una pietra miliare delle politiche economiche e climatiche†e rilancia la proposta del Papa di un “fondo globale†che utilizzi “le vaste risorse attualmente destinate alle armi e ai conflitti†per “porre fine alla fameâ€. Ovviamente questa azione va di pari passo, sottolinea, con quella “decisa†da attuare per affrontare il cambiamento climatico. E cita Francesco che all’inizio della afferma che “l’autentico sviluppo umano possiede un carattere morale e presuppone il pieno rispetto della persona umana, ma deve prestare attenzione anche al mondo naturale e ‘tener conto - come nell’87 scriveva Giovanni Paolo II nella - della natura di ciascun essere e della sua mutua connessione in un sistema ordinatoâ€.

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14 marzo 2024, 13:11