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Molti Stati in diverse parti del mondo percepiscono o semplicemente descrivono i migranti e i rifugiati come un problema o addirittura un peso economico per il Paese ospitante. Inoltre, vengono spesso applicati dei requisiti per l鈥檌ntegrazione, in modo da selezionare coloro che si prevede si potranno integrare senza problemi e negare, invece, l鈥檌ngresso o il permesso di soggiorno a coloro che sono ritenuti di difficile 鈥渁dattamento鈥� alla società ospitante. 

Tuttavia, mentre nel breve termine i migranti e i rifugiati  dipendono dall鈥檃ssistenza del governo e rappresentano un costo, nel lungo termine essi generano domanda di beni, creano posti di lavoro e pagano le tasse. Gli studi dimostrano che questo si traduce in un guadagno netto per l鈥檈conomia.

Affinché i Paesi ricevano questi benefici economici, devono ovviamente garantire che i migranti siano accettati, accolti e integrati. Una vera integrazione nel sistema economico di un Paese è impensabile senza integrazione culturale, che significa parità di diritti, emancipazione femminile, accesso a servizi di base come l鈥檌struzione, il riconoscimento dei titoli di studio, ecc鈥�

Realizzando il loro potenziale e mettendo a disposizione i loro talenti, i migranti e i rifugiati contribuiscono pienamente alla crescita, alla forza e alla stabilità delle comunità e offrono la migliore risposta al comune preconcetto di essere un peso per le comunità ospitanti. Il presente Bollettino offre alcuni esempi di iniziative positive e di buone pratiche volte a promuovere lo sviluppo delle competenze dei migranti e dei rifugiati e, di conseguenza, dell鈥檈conomia del Paese ospitante.

Analizzare e promuovere l鈥檌ntegrazione dei lavoratori migranti

Già nel 1967, nell鈥檈nciclica , Paolo VI parlava di 鈥渟viluppo integrale鈥� ossia 鈥渧olto alla promozione di ogni uomo e di tutto l鈥檜omo鈥�, quale valore intrinseco della vocazione cristiana. Con l鈥檈nciclica , Benedetto XVI ha reso omaggio a Papa Paolo VI, rivisitando il suo insegnamento sullo sviluppo umano integrale alla luce degli accadimenti verificatisi nell鈥檃rco del suo Magistero. Parlando di sviluppo integrale e migrazione (n. 62), il Papa emerito ha affermato il diritto del migrante ad essere trattato come una persona umana e non 鈥渃ome una merce o una mera forza lavoro鈥�. Ha inoltre rilevato che: 鈥淚 lavoratori stranieri, nonostante le difficoltà connesse con la loro integrazione, recano un contributo significativo allo sviluppo economico del Paese ospite con il loro lavoro, oltre che a quello del Paese d鈥檕rigine grazie alle rimesse finanziarie鈥�.

Nella sua ultima enciclica  Papa Francesco afferma che 鈥淚n una società realmente progredita, il lavoro è una dimensione irrinunciabile della vita sociale鈥�. Per tale ragione, obiettivo primario della politica dovrebbe essere garantire 鈥渁d ogni persona un modo di contribuire con le proprie capacità e il proprio impegno鈥�. Al punto 235, il  Santo Padre ritorna sulla necessità di ripartire dagli ultimi. Una società non può permettersi di 鈥渁bbandonare nella periferia una parte di sé鈥�. Infatti, spiega, 鈥渓鈥檌nequità e la mancanza di sviluppo umano integrale non permettono che si generi pace鈥�.

In occasione di un seminario nell鈥檃mbito del progetto 鈥淭he Future of work: labour after Laudato si鈥欌��, il Cardinale Michael Czerny, nel suo precedente ruolo di Sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati, ha presentato alcuni  (EN). Soffermandosi sull鈥檃spetto economico della questione, egli ha rimarcato la visione di Papa Francesco nella Laudato sì di un鈥檈conomia che 鈥渄eve facilitare la ricerca del bene comune鈥�. Al contempo, il Card. Czerny mette in luce la contraddizione del Nord del mondo, che vuole sradicare ufficialmente la migrazione irregolare, ma allo stesso tempo 鈥渄ipende dalla migrazione irregolare per gestire l鈥檈conomia informale che supporta quella formale鈥�. Egli ha anche sottolineato il 鈥渞ischio di relegare i migranti in alcuni settori ristretti del lavoro (normalmente settori non qualificati), senza alcuna possibilità di mobilità sociale鈥�. Questo dipende anche dalla loro incapacità di avere una  voce. Il cardinale Czerny identifica la possibile soluzione nell鈥檕ttenere una rappresentanza sindacale. 

Caritas Europa ha co-firmato una  (EN) con ACT Alliance EU, chiedendo che la migrazione sia considerata come forza prioritaria per lo sviluppo. In questa lettera aperta congiunta, Caritas Europa e ACT Alliance EU esortano i leader dell鈥橴E a immaginare un nuovo partenariato guidato dalla comprensione della migrazione come parte naturale della vita, come diritto e come potente strumento per lo sviluppo. Ciò dovrebbe spingere a privilegiare, anziché trascurare, importanti settori di cooperazione proposti dalle organizzazioni della società civile africana ed europea, quali la riduzione dei costi delle rimesse, promuovere il coinvolgimento attivo della diaspora e l鈥檃ttuazione del Patto Globale per una Migrazione sicura, ordinata e regolare.

Il 25 giugno 2019, ICMC Europa e la rete SHARE Network hanno co-organizzato un  (EN) come fattore di sviluppo locale nelle piccole comunità europee. Il seminario faceva parte della nuova piattaforma del Comitato europeo delle regioni, Città e Regioni per un鈥橧niziativa d鈥橧ntegrazione. Si tratta di una rete attraverso la quale sindaci e leader regionali possono mostrare esempi positivi di integrazione dei migranti e dei rifugiati, condividere le informazioni di rilievo e promuovere la diversità. Sulla base della ricerca e dell鈥檈sperienza in materia di migrazione, i partecipanti hanno discusso i vantaggi e le sfide affrontati dai migranti e dai rifugiati che si stabiliscono nelle comunità più piccole d鈥橢uropa.

Le Buone Pratiche degli Attori Cattolici

Gli attori cattolici portano avanti un prezioso lavoro di promozione dei migranti e dei rifugiati all鈥檌nterno della società ospitante. Non solo forniscono loro le competenze necessarie per essere adatti al lavoro, ma collaborano anche con la società civile e le imprese per facilitare l鈥檃ccesso al mercato del lavoro di migranti e rifugiati.   

Pathfinder 鈥� The Refugee Career Incubator (EN, Incubatore di carriere per rifugiati)  è un programma del Jesuit Refugee Service (JRS) che assiste i rifugiati, nonché la comunità ospitante, nella pianificazione e inizio della loro carriera dopo la scuola di base, attraverso la formazione e la connessione con il lavoro. I destinatari sono appunto i rifugiati e i membri della comunità ospitante, che potrebbero o non aver completato la scuola secondaria, né essersi qualificati per l鈥檌struzione terziaria, ma tuttavia hanno bisogno di sviluppare le loro competenze per intraprendere una carriera appagante. Per raggiungere i suoi obiettivi, JRS-Pathfinder unisce i settori tradizionalmente distinti di istruzione e fonti di reddito, creando un ponte che connetta l鈥檌struzione accademica e professionale con i posti di lavoro, le imprese e il coinvolgimento della comunità. A tal fine, il JRS conduce un鈥檃nalisi del sistema di mercato su base locale per individuare i settori che presentano le maggiori potenzialità di inclusione e opportunità di crescita per i rifugiati.

 (PT). La Fondazione Allamano dei Missionari della Consolata, situata ad Águas Santas (Maia) in Portogallo, è attiva nella promozione sociale degli studenti sfollati, affinché possano rendersi autonomi. Durante la pandemia i missionari hanno aiutato i residenti rifugiati nell鈥檃pprendimento della lingua portoghese. Nel frattempo, la Fondazione ha parlato con alcune entità lavorative e imprese locali per avviare programmi di integrazione lavorativa tramite stage. Alcuni residenti hanno così iniziato a lavorare in una multinazionale, nelle aree di catering, logistica, ordini e installazioni. Altri due rifugiati sono stati assunti da una società di costruzioni. Raggiunta l鈥檃utonomia finanziaria la missione può ritenersi compiuta.

Le equipe educative degli 鈥淎ppartamenti per l鈥橢mancipazione 鈥� Magone鈥� della Piattaforma Sociale salesiana 鈥淔ondazione Iniziativa Solidaria Ángel Tomás鈥� (FISAT), e del Centro Diurno 鈥淒on Bosco鈥� dell鈥檕pera salesiana 鈥淪ant鈥橝ntonio Abate鈥� di Valencia hanno realizzato una collaborazione che agevola l鈥檌nserimento socio-lavorativo dei giovani che si trovano esclusi dalle misure di protezione dei centri di accoglienza una volta raggiunta la maggiore età. Un esempio di questa collaborazione è il . Per coloro che considerano il settore alberghiero e della ristorazione un鈥檕pzione per il futuro, il Centro Diurno Salesiano propone un percorso di inserimento socio-lavorativo come 鈥渁ssistente cuoco e cameriere鈥�, attraverso il quale acquisire competenze professionali e formazione per l鈥檃utonomia personale.

L鈥橝ssociazione Comunità Papa Giovanni XXIII e il sindacato della Cisl Emilia-Romagna hanno sottoscritto un accordo intitolato . Con tale accordo, il sindacato mette a disposizione la propria rete di Sportelli Lavoro per favorire il reinserimento lavorativo delle donne vittime di tratta e di violenza. Gli undici sportelli presenti sul territorio regionale offrono un servizio di accompagnamento al lavoro attraverso percorsi di consulenza, ricerca occupazionale, promozione di tirocini e formazione mirata all鈥檌nserimento lavorativo. Il progetto accoglie così il bisogno di inclusione lavorativa delle donne vittime di sfruttamento. 

Testimonianze e Documenti

Un (EN) esamina alcuni dati e studi scientifici sul costo dell鈥檃ccoglienza dei rifugiati, al fine di determinare se questi rappresentino un male o un bene per l鈥檈conomia. Non solo l鈥檈videnza mostra che i rifugiati non rubano il lavoro, ma 鈥渟ono più propensi a creare posti di lavoro rispetto ad altri gruppi di migranti o cittadini nativi鈥�. Infatti, 鈥渋 Paesi che hanno accolto i rifugiati hanno visto aumenti del reddito medio e del prodotto interno lordo grazie alla capacità dei rifugiati di avviare nuove imprese鈥�. Inoltre, l鈥檃ccoglienza dei rifugiati può risolvere il problema dell鈥檌nvecchiamento della popolazione in un鈥檃mpia percentuale di Paesi ad alto reddito. Essi possono rispondere alla crescente domanda di servizi sociali e colmare i posti di lavoro lasciati liberi dai lavoratori nativi anziani. In conclusione, anche se l鈥檃ccoglienza dei rifugiati è spesso costosa in un primo momento, la ricerca mostra che alla fine si traduce in un guadagno netto per l鈥檈conomia.

Il settore Economia e Lavoro della Fondazione ISMU ha condotto un percorso di studio e confronto con vari stakeholders, finalizzato alla raccolta di analisi e proposte per la ridefinizione degli schemi di governo delle migrazioni economiche e delle procedure per l鈥檌ncontro di domanda e offerta di lavoro straniera in Italia. Tale percorso è scaturito nella redazione del . Il volume rappresenta appunto una sintesi ragionata di quanto emerso dall鈥檃nalisi della letteratura e dal confronto con esperti e stakeholder. Tale Libro Verde vuole costituire una prima piattaforma di discussione per l鈥檈laborazione di un Libro Bianco dedicato alle proposte di modifica del quadro legislativo in vigore e all鈥檌ndividuazione delle priorità in tema di governo e governance del mercato del lavoro.

Nel libro Driven by the Depth of Love (EN, Guidati dalla profondità dell鈥檃more), dell鈥橧CMC, il fotogiornalista Christian Tasso presenta numerose storie di lavoratori migranti provenienti da quattro diverse parti del mondo. Tra questi, egli analizza  (EN), con particolare riguardo verso il lavoro di assistenza ai migranti del Centro di Ricerca e Azione per la Pace (CERAP). All鈥檌nterno dell鈥檕rganizzazione, la 鈥淪ocial Action in Urban Areas鈥� (Azione Sociale nelle aree urbane) offre una formazione professionale per i giovani, in particolare migranti, che vivono in povertà ad Abidjan. 鈥淥ltre a imparare un mestiere, i laureati del programma affinano competenze per la vita [鈥�] e migliorano l鈥檃lfabetizzazione francese. Coinvolgendo le imprese locali nell鈥檃pprendistato, il CERAP rafforza lo sviluppo inclusivo della comunità鈥�. Diverse testimonianze e storie di lavoratori migranti, la maggior parte del Burkina Faso, narrano di come l鈥檕rganizzazione cattolica li abbia aiutati a trovare un lavoro stabile e un ruolo nella società ivoriana.

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