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Il cardinale Angelo Becciu Il cardinale Angelo Becciu 

Becciu: contemplazione e azione, dimensioni del servizio ecclesiale

Nella memoria liturgica di Santa Marta, stamani a Roma, il Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi ha presieduto la Messa per la professione dei voti perpetui di trenta suore della Congregazione “Marta y Mariaâ€

Isabella Piro - Città del Vaticano 

Il cuore di Maria e le mani di Marta, ovvero contemplazione e azione: sono queste le due dimensioni del servizio ecclesiale, ricordate dal cardinale Giovanni Angelo Becciu nella Messa presieduta oggi nella Chiesa romana di “Sant’Eugenioâ€. Davanti a lui, trenta giovani donne che hanno professato per sempre i voti di consacrazione nella Congregazione “Marta y Mariaâ€. “Un evento meravigliosoâ€, lo ha definito il porporato, un evento che dice al mondo quanto sia “bello offrire la propria vita al Signore†e “servire i fratelli nella caritàâ€. “Scelta controcorrenteâ€, “coraggioâ€, “disponibilità†sono state le parole pronunciate dal cardinale Prefetto per descrivere la decisione presa dalle giovani che, con la loro testimonianza, ci indicano “i sentieri del Regno di Dioâ€, quelli che rischiamo di perdere di vista “nel frastuono di questo mondoâ€.

L’insegnamento di Maria e quello di Marta

Maria e Marta sono, dunque, i modelli da seguire: la prima – ha detto il cardinale Becciu – ci insegna a “scegliere la parte miglioreâ€, ovvero a riservare il primo posto, nella nostra esistenza, a Dio e all’ascolto della sua Parola che cambia la vita, dandole un orientamento nuovo. Marta, invece, ci aiuta a capire che il servizio non va vissuto con affanno, bensì con generosità e, soprattutto, con l’ascolto della Parola, per evitare che diventi solo “agitazione e inquietudineâ€. Porsi al servizio dell’altro – ha sottolineato il porporato – non deve essere “un semplice lavoroâ€, ma “un mettere in pratica†ciò che si è prima ascoltato e poi tradotto in “amore concretoâ€.

Preghiera e dedizione

Il servizio ecclesiale dovrà, dunque, coniugare due atteggiamenti: lo “stare ai piedi di Gesùâ€, in preghiera, e “la gioiosa dedizione ai fratelli, specialmente quelli più disagiatiâ€, perché “servire evangelicamente gli altri è fondamentale – ha ribadito il porporato – ma è un risultato, non il punto di partenzaâ€. Ringraziando, infine, le religiose per il loro operato e la loro presenza nel mondo, il cardinale Becciu le ha esortate ad affrontare “con coraggio e creatività le sfide del tempoâ€, rispondendo all’edonismo, alla sete di guadagno, all’individualismo e al relativismo di oggi con la testimonianza della castità, della vita sobria e fraterna, e del servizio agli altri.

La storia della Congregazione

Fondata il 6 gennaio 1979 a Ciudad de Jalapa, in Guatemala, la Congregazione “Marta y Maria†deve la sua nascita al vescovo locale, monsignor Miguel Ángel García y Aráuz, e a madre Ángela Eugenia Silva Sánchez. Presente in vari Paesi dell’America Latina, dell’Africa e dell’Europa, oggi l’Istituto conta circa 700 religiose e il suo carisma si riassume “nell’amare Gesù presente nella Chiesa, nell’Eucaristia e in coloro che soffrono fisicamente, moralmente e spiritualmente, prendendosi cura di loro con le mani di Marta e il cuore di Mariaâ€.

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29 luglio 2020, 11:01