MAP

2025.09.11 Nuovi Vescovi e Vescovi dei Paesi Missione

Il Papa: il vescovo, un servo che annuncia con coraggio il Vangelo

Incontrando i presuli ordinati nell’ultimo anno, a Roma per partecipare ai due corsi di formazione in Vaticano, Leone XIV ricorda le tante sfide culturali e sociali che interpellano i nuovi vescovi: guerra e violenza, sofferenze dei poveri, l’aspirazione a un mondo più fraterno e solidale, il valore della vita. Il Pontefice sottolinea che è necessario tradurre il proprio servizio in uno stile di apostolato diverso e creativo, a seconda delle situazioni

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

È un clima di dialogo quello che caratterizza l’udienza del Papa di oggi, 11 settembre nell’Aula del Sinodo, ai vescovi ordinati nell’ultimo anno e a quelli che operano nei Paesi di missione. Leone XIV parla in inglese e in italiano, scherza sulla sua voce prima di cantare il “Veni Creator” e si sofferma anche sullo stupore, ancora vivo a quattro mesi dalla sua elezione. “Pensavo – sottolinea – di arrivare per questo corso vestito di nero anche io però”.

Sono 192 i vescovi provenienti dai cinque continenti ai quali Leone XIV rivolge il suo discorso, dal 3 settembre sono stati impegnati nei corsi di formazione promossi dal Dicastero per l’Evangelizzazione e dal Dicastero per i Vescovi. Le parole del Pontefice ruotano intorno all’identità del vescovo. Il Papa si fa interprete del suo e dei pensieri di chi è stato scelto. “Forse alcuni di voi ancora state dicendo: come mai sono stato scelto io? Io almeno me lo domando”.  

Servi di Dio e del popolo

Desidero ricordare, anzitutto, una cosa tanto semplice quanto non scontata: il dono che avete ricevuto non è per voi stessi, ma per servire la causa del Vangelo. Il Vescovo è servo, il Vescovo è chiamato a servire la fede del popolo

È la prima indicazione del Papa che ricorda come sia necessario per essere annunciatori del Vangelo “la libertà interiore, la povertà di spirito e la disponibilità al servizio che nasce dall’amore, per incarnare la stessa scelta di Gesù”. Uno stile che non si rivela nella potenza ma “nell’amore di un Padre che ci chiama alla comunione con Lui”. Ricordando poi Papa Francesco, Leone XIV sottolinea che “l’unica autorità che abbiamo è il servizio”; un servizio fatto di umiltà.

Uno stile fatto di cura e attento alla realtà

Un servizio dunque umile, di prossimità perché, sempre citando Papa Bergoglio, la vicinanza al popolo si realizza “per mezzo delle nostre mani aperte che accarezzano e consolano; delle nostre parole, pronunciate per ungere il mondo di Vangelo e non di noi stessi; del nostro cuore, quando si carica delle angosce e delle gioie dei fratelli”. Il Pontefice invita ad interrogarsi oggi su cosa vuol dire “essere servi della fede del popolo”.

Per quanto importante e necessaria, non basta la sola consapevolezza che il nostro ministero sia radicato nello spirito di servizio, a immagine di Cristo. Esso infatti deve anche tradursi nello stile dell’apostolato, nelle varie forme della cura e del governo pastorale, nell’anelito dell’annuncio, in modi tanto diversi e creativi a seconda delle situazioni concrete che vi troverete ad affrontare

I vescovi ascoltano il Papa nell'Aula del Sinodo
I vescovi ascoltano il Papa nell'Aula del Sinodo   (@Vatican Media)

Le sfide che interpellano

Lo sguardo del Papa si posa poi sull’oggi che invita a guardare; un oggi segnato dalla crisi della fede, dalle difficoltà nel trasmetterla; realtà che “ci invitano – afferma - a ritrovare la passione e il coraggio per un nuovo annuncio del Vangelo”. Non bisogna poi dimenticare chi è lontano dalla fede ma ha sete di spiritualità, chi bussa alle porte della Chiesa e però “a volte non trova linguaggi e forme adeguate nelle proposte pastorali consuete”.

E non dobbiamo dimenticare, inoltre, le altre sfide, di carattere più culturale e sociale, che ci riguardano tutti e che, in special modo, interessano alcuni territori: il dramma della guerra e della violenza, le sofferenze dei poveri, l’aspirazione di tanti a un mondo più fraterno e solidale, le sfide etiche che ci interpellano sul valore della vita e della libertà, e la lista sarebbe certamente più lunga

Pastori tra la gente

Per Papa Leone è chiara la missione della Chiesa: una Chiesa attenta, vicina, pronta a raccogliere i dolori e le gioie di tanti.

La Chiesa vi manda come pastori premurosi, attenti, che sanno condividere il cammino, le domande, le ansie e le speranze della gente; pastori che desiderano essere guide, padri e fratelli per i sacerdoti e per le sorelle e i fratelli nella fede

Il Pontefice in conclusione assicura la sua preghiera perché non manchi ma “il vento dello Spirito e perché la gioia della vostra Ordinazione, come profumo soave, possa espandersi anche su coloro che andrete a servire”.

Papa Leone XIV parla ai vescovi
Papa Leone XIV parla ai vescovi   (@Vatican Media)

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

11 settembre 2025, 10:39