Leone XIV prega per la pace al Santuario della Madonna delle Grazie della Mentorella
Vatican News
Leone XIV si è recato stamani, 19 agosto, in visita privata al Santuario della Madonna Madre delle Grazie della Mentorella, a Guadagnolo, piccola frazione di Capranica Prenestina, nella diocesi di Tivoli. La notizia è stata diffusa con un comunicato dalla Prefettura della Casa Pontificia. Nella nota si precisa che, dopo aver pregato e visitato il Santuario, il Pontefice si è trattenuto con i religiosi Resurrezionisti Polacchi, che animano questo luogo da quasi 170 anni, quindi ha fatto ritorno a Castel Gandolfo. Questa sera è previsto il rientro in Vaticano del Papa, dopo la permanenza di sei giorni nella residenza estiva.
Il rettore: una visita semplice e paterna
"È stata una visita molto gradita e inaspettata", commenta a caldo ai media vaticani il rettore padre Adam Dzwigon. "L’intento era di lasciarsi abbracciare dalla Madre delle Grazie. Una volta entrato in chiesa - racconta - il Papa ai piedi della Madonna ha acceso un cero esprimendo una supplica particolare per la pace nel mondo". Come accaduto per i suoi predessori, i religiosi hanno guidato il Papa negli ambienti del luogo sacro, "per conoscere un po’ la storia del posto, visitando la grotta di san Benedetto, la rupe di sant’Eustachio. Una breve sosta nella stanza cosiddetta 'del Papa', dove è custodita la testimone della visita dei precedenti papi: una poltrona che i papi avevano usato durante il pasto". Don Adam riferisce che Leone ha anche condiviso il pranzo con i religiosi: "Stavolta ha usato una sedia diversa da quella degli altri papi. È stato un incontro molto emozionante ma nello stesso tempo carico di semplicità, di spirito di paternità e di fraternità tra il Santo Padre e noi qui costodi di questo posto", ha concluso il rettore.
Il Santuario
Il Santuario, rinchiuso tra aspre rupi, sorge lungo il versante orientale dei Monti Prenestini, sopra una rupe che cade quasi a picco sulla verdeggiante valle del Giovenzano. Sulla vetta del monte Guadagnolo, il punto abitato più alto del Lazio (1.218 metri) si erge maestosa la mole del Monumento al Redentore, eretto alla fine del secolo XIX da Leone XIII, dominante il panorama della valle del Tevere. Antiche leggende fanno risalire la fondazione del santuario ai tempi dell’imperatore Costantino. Fu luogo di preghiera di San Benedetto, di cui resta la grotta da lui stesso abitata, e San Gregorio Magno.
I Resurrezionisti
Al Santuario si sono recati diversi Pontefici, tra cui San Giovanni Paolo II e Papa Innocenzo XIII. Wojtyla, da cardinale e poi da Papa, lo visitò più volte, considerandolo un luogo di speciale devozione. Proprio a ricordo della sua presenza frequente in questo luogo, c'è un sentiero a lui dedicato. La congregazione dei Resurrezionisti, fondata per svolgere opera di apostolato tra i numerosi esuli e rifugiati polacchi giunti in Francia dopo il fallimento dell'insurrezione del 1830-1831 contro il dominio russo, si dedica oggi alla pastorale parrocchiale ed educativo. Presenti a livello internazionale, hanno creato proprio nel Santuario della Mentorella il centro spirituale della comunità.
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