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Papa Leone XIV mentre saluta alcune persone prima di lasciare Castel Gandolfo per rientrare in Vaticano Papa Leone XIV mentre saluta alcune persone prima di lasciare Castel Gandolfo per rientrare in Vaticano 

Il Papa sull'Ucraina: c'è speranza ma bisogna lavorare e pregare molto

Occorre "cercare veramente la strada per andare avanti, trovare la pace” ha detto stasera il Papa ai giornalisti prima di rientrare in Vaticano da Castel Gandolfo, dove si era recato per un secondo periodo di riposo il 13 agosto. Il Pontefice ha lasciato Villa Barberini poco prima delle 21, ha salutato alcune persone radunatesi per aspettare la sua partenza e ha poi parlato con i cronisti. E sui suoi primi cento giorni di pontificato ha detto: sono stati “una benedizione di Dio", "ricevo tanto"

Tiziana Campisi e Daniele Piccini – Città del Vaticano

“C’è speranza, ma bisogna ancora lavorare molto, pregare molto, e cercare veramente la strada per andare avanti, trovare la pace”. Riguardo ai negoziati per la fine del conflitto in Ucraina, Leone XIV ha risposto così, prima di rientrare in Vaticano, ai giornalisti che lo hanno atteso all'uscita di Villa Barberini, a Castel Gandolfo. Il Papa ha lasciato la sua residenza estiva intorno alle 21. Un’ora prima si era affacciato per salutare le tante persone che si erano radunate in strada per aspettare la sua partenza. Era già buio quando, poi, a piedi, ha varcato il cancello di Villa Barberini e si è soffermato a parlare con alcuni fedeli festanti. Poco dopo il Pontefice non si è sottratto alle domande dei cronisti e circa eventuali colloqui con alcuni leader ha detto che “qualcuno” lo sente “continuamente”. “Preghiamo e cerchiamo come andare avanti” ha aggiunto.

Il Papa mentre esce da Villa Barberini
Il Papa mentre esce da Villa Barberini

Sulla sua permanenza a Castel Gandolfo, dove spera di tornare presto, Leone ha poi affermato: “Essere qui è una grazia, sono molto contento dell’accoglienza della gente”. E ha ricordato la sua visita oggi “al santuario della Madonna dove è stato anche Papa San Giovanni Paolo II”. Infine a chi gli ha chiesto dei suoi primi cento giorni di pontificato ha evidenziato che sono stati “una benedizione di Dio”. “Io ricevo tanto, credo molto nelle grazie del Signore e ringrazio tanto per questa accoglienza che ho ricevuto, ringrazio tutti voi” ha concluso prima di raggiungere l’auto che lo ha riportato in Vaticano.

Il Papa mentre si allontana in auto
Il Papa mentre si allontana in auto

Il secondo soggiorno a Castel Gandolfo

Leone XIV si era trasferito a Castel Gandolfo per un secondo periodo di riposo, dopo avervi trascorso poco più di due settimane a luglio, il 13 agosto scorso. Quattro gli appuntamenti con i fedeli durante questi sette giorni. Il 15 agosto, solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, il Pontefice ha celebrato la Messa nella parrocchia pontificia di San Tommaso da Villanova, poco distante da Villa Barberini, sua residenza estiva, e nella sua omelia ha sottolineato che il “sì” di Maria “vive ancora e ancora contrasta la morte” in quanti oggi testimoniano la “fede”, la “giustizia”, la “mitezza” e la “pace”. All’Angelus, poi, con uno sguardo all’attualità internazionale, ha esortato a non rassegnarsi al “prevalere della logica del conflitto e delle armi”.

La giornata con gli indigenti e i senzatetto di Albano

Giornata ricca di incontri quella di domenica scorsa, 17 agosto. La mattina il Pontefice ha presieduto nel Santuario di Santa Maria della Rotonda di Albano la Messa per i poveri del territorio, i senza fissa dimora, gli ospiti di strutture di accoglienza e di case famiglia della diocesi, gli operatori della Caritas e gli utenti dei centri di ascolto, raccomandando di portare nel mondo “non il fuoco delle armi, e nemmeno quello delle parole che inceneriscono gli altri”, ma quello “dell’amore, che si abbassa e serve, che oppone all’indifferenza la cura e alla prepotenza la mitezza; il fuoco della bontà, che non costa come gli armamenti, ma gratuitamente rinnova il mondo”. Accolto da tanta gente nelle strade della cittadina laziale, prima della celebrazione, Leone ha anche visitato la mostra allestita dalla Caritas diocesana “Segni di speranza”. Rientrato a Castel Gandolfo per l’Angelus, al termine della preghiera mariana, ha chiesto di pregare “perché vadano a buon fine gli sforzi per far cessare le guerre e promuovere la pace; affinché, nelle trattative, si ponga sempre al primo posto il bene comune dei popoli”. Momento assai atteso è stato il pranzo nel Borgo Laudato si’ con un centinaio di indigenti, senzatetto, bisognosi e assistiti dalla Caritas di Albano, all’inizio del quale Leone ha ricordato quanto importante sia condividere “quel gesto tanto significativo per noi tutti che è spezzare il pane, spezzare il pane insieme, il gesto con il quale si riconosce Gesù Cristo in mezzo ai suoi”.

La visita al santuario della Mentorella

Stamani, infine, la visita privata al santuario della Madonna Madre delle Grazie della Mentorella, a Guadagnolo, piccola frazione di Capranica Prenestina, nella diocesi di Tivoli, dove il Pontefice si è fermato in preghiera, ha acceso un cero ai piedi della statua della Vergine, esprimendo una supplica particolare per la pace nel mondo, e si è trattenuto con i religiosi resurrezionisti, ai quali è affidata la cura pastorale del luogo di culto, e si fermato con loro a pranzo. Poi il ritorno a Villa Barberini.

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19 agosto 2025, 19:35