Un borgo in festa per salutare il Papa
Isabella H. de Carvalho — Castel Gandolfo
Grida di gioia, cori e applausi riempiono Corso della Repubblica di Castel Gandolfo al passaggio dell'auto scoperta. Leone XIV si immerge in questa stradina, larga abbastanza per far passare la vettura in mezzo a due ali di fedeli sistemati dietro le transenne, che collega la residenza papale di Villa Barberini a Piazza della Libertà. Lì il Pontefice ha celebrato la Messa domenicale nella parrocchia di San Tommaso da Villanova e alle 12 presiede la recita dell'Angelus. È il primo appuntamento pubblico di Papa Leone dal suo arrivo, il 6 luglio scorso, a Castel Gandolfo e viene immortalato dagli smartphone, puntati da ogni angolo, inclusi balconi e finestre dei palazzi colorati.
Il Papa tende le mani cercando idealmente di abbracciare e salutare tutti i presenti. Le transenne per contenere le migliaia di persone scese in strada a vedere l'illustre ospite sono a poco più di un metro dalle entrate delle case e dei negozi e gli abitanti e i commercianti della città sono i primi ad applaudire affacciati dai loro locali, mentre turisti e pellegrini con cappelli del Giubileo corrono su e giù per la via per cercare di seguire ogni passo del Pontefice, a bordo del nuovo veicolo elettrico scoperto donatogli lo scorso 3 luglio.
Umanità variegata
Dagli altoparlanti sparsi per la via risuonano le voci del coro che intonano il canto d’ingresso della Messa e ogni tanto l’auto rallenta, mentre il Papa si sporge per benedire qualche bambino e salutare i più vicini. Si sentono frasi in inglese, portoghese, italiano e altre lingue ancora. Bambini degli oratori, scout, preti, suore, gruppi di motociclisti, persone con cani in braccio o dentro le borse, e statunitensi che sventolano bandiere del Paese di origine del Pontefice, affollano Corso della Repubblica e Piazza della Libertà. L’emozione è tangibile sia per chi è di passaggio nel comune laziale, sia per chi ci abita da generazioni. “Il Papa è come un vicino di casa per noiâ€, dice Assunta Ferrini, la cui famiglia è proprietaria del ristorante Sor Capanna che dal 1948 si trova proprio a pochi passi dalla parrocchia pontifica. â€œÈ una grande emozione perché lui è passato proprio in mezzo alle persone, è vicinissimoâ€, sottolinea la donna ai media vaticani, condividendo le sue impressioni con gli altri residenti.
"Spero che Leone XIV ci venga a trovare"
“Bellissimo!†è invece l'esclamazione di Pierluigi Fortini, proprietario anche lui di un ristorante La Scarpetta. â€œÈ bello vedere tanta gente che già dalle prime ore del mattino stava quiâ€, spiega. Ha aperto il ristorante il primo marzo scorso e non immaginava che pochi mesi dopo si sarebbe ritrovato il Pontefice passarci davanti. Ieri sera ha chiuso tardi per levare tutti i tavoli e le sedie che abitualmente ricoprono Corso della Repubblica ma “nonostante la fatica è una grande emozione vedere il Papa qui che rimarrà per sempre a tuttiâ€, commenta Pierluigi. “Spero che Leone XIV apprezzi Castel Gandolfo e venga a trovarci più spessoâ€, aggiunge, invitando il Pontefice a sedersi al tavolo del suo locale.
Dall'estero a Castel Gandolfo
Per Megan e Paul Llanos, coppia statunitense di New York che si sono sposati a maggio, ora in Italia per il loro viaggio di nozze, vedere il Papa da vicino a Castel Gandolfo è come una benedizione per la loro unione. â€œÈ magico, non ci posso credereâ€, afferma Megan. È nata a Chicago e per questo sente ancora più speciale il legame con il Pontefice statunitense. Padre Richard Strazza da Silva, sacerdote brasiliano venuto a Roma per un pellegrinaggio giubilare con altri due preti, non aveva mai visto prima Castel Gandolfo e tantomeno gli era capitato di trovarsi così vicino a Leone XIV. “Questa giornata è speciale e inedita per noiâ€, racconta. “L’opportunità di vedere questo posto bello nella natura e vedere la cattolicità della Chiesa che si riunisce qua, in questo piccolo spazio, è un’allegria immensaâ€.
Grazie a Leone XIV per la sua missione
Carmela Umana, 74 anni, abita invece in questo comune da 40 anni e fa parte del Movimento dei Focolari che a Castel Gandolfo gestisce il Centro Mariapoli. “Venendo il Papa non potevo rimanere chiusa nel centro, volevo stare qui per accoglierlo, per salutarlo e dirgli grazie per questo ‘si’ che ha detto per guidare la Chiesaâ€. “Sapendo che ha bisogno delle nostre preghiere e del nostro sostegno - aggiunge Carmela - sono contenta di essere qui. Lui è come il primo abitante, se il sindaco è importante, il Papa ancora di più perché espressione di tutta l’umanitàâ€.
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