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Il Papa accarezza una bambina durante il suo passaggio da Villa Barberini a Piazza della Libertà, a Castel Gandolfo Il Papa accarezza una bambina durante il suo passaggio da Villa Barberini a Piazza della Libertà, a Castel Gandolfo

Un borgo in festa per salutare il Papa

Una folla ampia e variegata ha accolto Leone XIV nel suo primo appuntamento pubblico nel comune laziale di Castel Gandolfo, la Messa nella parrocchia pontificia di San Tommaso da Villanova. Migliaia di persone lungo la strada principale che collega Villa Barberini al Palazzo Apostolico o riunite in Piazza della Libertà: “Il Papa è come un vicino di casa per noi”, “è bello vedere la Chiesa riunita in questo piccolo spazio”

Isabella H. de Carvalho — Castel Gandolfo

Grida di gioia, cori e applausi riempiono Corso della Repubblica di Castel Gandolfo al passaggio dell'auto scoperta. Leone XIV si immerge in questa stradina, larga abbastanza per far passare la vettura in mezzo a due ali di fedeli sistemati dietro le transenne, che collega la residenza papale di Villa Barberini a Piazza della Libertà. Lì il Pontefice ha celebrato la Messa domenicale nella parrocchia di San Tommaso da Villanova e alle 12 presiede la recita dell'Angelus. È il primo appuntamento pubblico di Papa Leone dal suo arrivo, il 6 luglio scorso, a Castel Gandolfo e viene immortalato dagli smartphone, puntati da ogni angolo, inclusi balconi e finestre dei palazzi colorati.

Il passaggio di Papa Leone su Corso della Repubblica, a Castel Gandolfo
Il passaggio di Papa Leone su Corso della Repubblica, a Castel Gandolfo   (@Vatican Media)

Il Papa tende le mani cercando idealmente di abbracciare e salutare tutti i presenti. Le transenne per contenere le migliaia di persone scese in strada a vedere l'illustre ospite sono a poco più di un metro dalle entrate delle case e dei negozi e gli abitanti e i commercianti della città sono i primi ad applaudire affacciati dai loro locali, mentre turisti e pellegrini con cappelli del Giubileo corrono su e giù per la via per cercare di seguire ogni passo del Pontefice, a bordo del nuovo veicolo elettrico scoperto donatogli lo scorso 3 luglio.


Umanità variegata

Dagli altoparlanti sparsi per la via risuonano le voci del coro che intonano il canto d’ingresso della Messa e ogni tanto l’auto rallenta, mentre il Papa si sporge per benedire qualche bambino e salutare i più vicini. Si sentono frasi in inglese, portoghese, italiano e altre lingue ancora. Bambini degli oratori, scout, preti, suore, gruppi di motociclisti, persone con cani in braccio o dentro le borse, e statunitensi che sventolano bandiere del Paese di origine del Pontefice, affollano Corso della Repubblica e Piazza della Libertà. L’emozione è tangibile sia per chi è di passaggio nel comune laziale, sia per chi ci abita da generazioni. “Il Papa è come un vicino di casa per noi”, dice Assunta Ferrini, la cui famiglia è proprietaria del ristorante Sor Capanna che dal 1948 si trova proprio a pochi passi dalla parrocchia pontifica. “È una grande emozione perché lui è passato proprio in mezzo alle persone, è vicinissimo”, sottolinea la donna ai media vaticani, condividendo le sue impressioni con gli altri residenti.

Assunta Ferrini, proprietaria del ristorante Sor Capanna

"Spero che Leone XIV ci venga a trovare"

“Bellissimo!” è invece l'esclamazione di Pierluigi Fortini, proprietario anche lui di un ristorante La Scarpetta. “È bello vedere tanta gente che già dalle prime ore del mattino stava qui”, spiega. Ha aperto il ristorante il primo marzo scorso e non immaginava che pochi mesi dopo si sarebbe ritrovato il Pontefice passarci davanti. Ieri sera ha chiuso tardi per levare tutti i tavoli e le sedie che abitualmente ricoprono Corso della Repubblica ma “nonostante la fatica è una grande emozione vedere il Papa qui che rimarrà per sempre a tutti”, commenta Pierluigi. “Spero che Leone XIV apprezzi Castel Gandolfo e venga a trovarci più spesso”, aggiunge, invitando il Pontefice a sedersi al tavolo del suo locale.

Pierluigi Fortini, proprietario del ristorante La Scarpetta

Dall'estero a Castel Gandolfo 

Per Megan e Paul Llanos, coppia statunitense di New York che si sono sposati a maggio, ora in Italia per il loro viaggio di nozze, vedere il Papa da vicino a Castel Gandolfo è come una benedizione per la loro unione. “È magico, non ci posso credere”, afferma Megan. È nata a Chicago e per questo sente ancora più speciale il legame con il Pontefice statunitense. Padre Richard Strazza da Silva, sacerdote brasiliano venuto a Roma per un pellegrinaggio giubilare con altri due preti, non aveva mai visto prima Castel Gandolfo e tantomeno gli era capitato di trovarsi così vicino a Leone XIV. “Questa giornata è speciale e inedita per noi”, racconta. “L’opportunità di vedere questo posto bello nella natura e vedere la cattolicità della Chiesa che si riunisce qua, in questo piccolo spazio, è un’allegria immensa”. 

Papa Leone XIV saluta la folla in piazza, davanti alla parrocchia di San Tommaso da Villanova
Papa Leone XIV saluta la folla in piazza, davanti alla parrocchia di San Tommaso da Villanova   (@Vatican Media)

Grazie a Leone XIV per la sua missione 

Carmela Umana, 74 anni, abita invece in questo comune da 40 anni e fa parte del Movimento dei Focolari che a Castel Gandolfo gestisce il Centro Mariapoli. “Venendo il Papa non potevo rimanere chiusa nel centro, volevo stare qui per accoglierlo, per salutarlo e dirgli grazie per questo ‘si’ che ha detto per guidare la Chiesa”. “Sapendo che ha bisogno delle nostre preghiere e del nostro sostegno - aggiunge Carmela - sono contenta di essere qui. Lui è come il primo abitante, se il sindaco è importante, il Papa ancora di più perché espressione di tutta l’umanità”.

Carmela Umana, che fa parte del Movimento dei Focolari

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13 luglio 2025, 11:50