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l Papa nella Segreteria generale del Sinodo per l'incontro con i membri del Consiglio ordinario. A fianco, a destra, il cardinale Mario Grech, segretario generale, e i due sotto segretari monsignor Marín e suor Becquart l Papa nella Segreteria generale del Sinodo per l'incontro con i membri del Consiglio ordinario. A fianco, a destra, il cardinale Mario Grech, segretario generale, e i due sotto segretari monsignor Marín e suor Becquart

Leone XIV: la ²õ¾±²Ô´Ç»å²¹±ô¾±³Ùà “stile†che aiuta ad essere Chiesa, come diceva Papa Francesco

Il Papa nella Segreteria generale del Sinodo per incontrare i membri del Consiglio ordinario. L’invito a proseguire il lavoro nato sotto l’impulso del predecessore. Il cardinale Grech, in apertura, ha ricordato che l'attuazione del processo sinodale è avviata in molte realtà ecclesiali, ma non mancano “difficoltà e resistenzeâ€: “Le posizioni contrarie non sono da trascurareâ€. La proposta di un “Tavolo della Sinodalità†per approfondire aspetti teologici, canonici, pastorali e comunicativi

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

“La sinodalità è uno stile, un atteggiamento che ci aiuta ad essere Chiesaâ€. L’impulso di Papa Francesco quale eredità del futuro: Leone XIV prosegue la via tracciata dal predecessore di una Chiesa sinodale e invita a raccogliere “i frutti maturati†durante le diverse assemblee nello scorso pontificato e portare avanti il lavoro. Lo fa, Papa Leone, nel suo saluto ai membri del Consiglio Ordinario della Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi, incontrati nel pomeriggio nella sede stessa del Sinodo in Via della Conciliazione 34. Un incontro breve - anche se il Pontefice dice che sarebbe rimasto “per tutto il pomeriggio†- a motivo della partecipazione all’incontro internazionale all’Auditorium Conciliazione “Sacerdoti feliciâ€.

L'impulso di Francesco

Il Papa coglie comunque l’opportunità “per condividere un’idea che ritengo centrale†e per ascoltare i presenti nel tempo disponibile. Prima, però, Prevost vuole ricordare il “nuovo impulso†che Papa Francesco ha dato al Sinodo dei Vescovi, rifacendosi, come più volte egli stesso ha affermato, a San Paolo VI. “L’eredità che ci ha lasciato mi pare sia soprattutto questa: che la sinodalità è uno stile, un atteggiamento che ci aiuta ad essere Chiesa, promuovendo autentiche esperienze di partecipazione e comunioneâ€, afferma Papa Leone.

Raccogliere i frutti maturi

Francesco, aggiunge, “ha portato avanti questa concezione nelle diverse Assemblee sinodali, specialmente in quelle sulla famigliaâ€, e poi “l’ha fatta sfociare nell’ultimo percorso, dedicato proprio alla sinodalitàâ€. Naturalmente il Sinodo dei Vescovi conserva “la propria fisionomia istituzionaleâ€, sottolinea Leone XIV, ma “nello stesso tempo si arricchisce dei frutti maturati in questa stagioneâ€. “Voi – dice quindi al Consiglio - siete l’organismo deputato a raccogliere tali frutti e a fare una riflessione prospettica. Vi incoraggio in questo lavoro, prego che sia proficuo e fin da ora ve ne sono gratoâ€.

Il Papa alla riunione con i Membri del Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo
Il Papa alla riunione con i Membri del Consiglio Ordinario della Segreteria Generale del Sinodo   (@Vatican Media)

L'intervento di apertura del cardinale Grech

In mattinata è stato il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo, ad introdurre i lavori del Consiglio Ordinario, rivolgendo anzitutto un pensiero ai tanti vescovi che hanno espresso profonda gratitudine per “il dono prezioso costituito dal cammino sinodale†e, in modo speciale, per il Documento conclusivo che “ha saputo ispirare e orientare efficacemente la vita delle loro rispettive Chiese particolariâ€.

Difficoltà e posizioni contrarie

“Tali testimonianze, unite a numerose altre pervenute da diocesi e Conferenze Episcopali ed Eparchie, attestano che la fase di attuazione del processo sinodale è già avviata in molte realtà ecclesialiâ€, ha detto il porporato, non mancando di menzionare le “difficoltà e resistenze†da parte di alcuni “nel riconoscere nella proposta della sinodalità una via feconda per il rinnovamento della vita ecclesialeâ€. C’è chi esprime “tali riserve in maniera marcata, esercitando una certa influenza su altriâ€, ha affermato Grech. Si tratta anche queste di “sfideâ€, di fronte alle quali “siamo tutti chiamati a un umile atteggiamento di ascolto e discernimento, consapevoli che ci troviamo agli inizi di un cammino ecclesiologico che interpella e coinvolge profondamente l’identità e la missione della Chiesaâ€.

“Le posizioni contrarie non devono essere trascurate; al contrario, direi che devono interrogarci a fondoâ€, ha sottolineato il porporato, esortando a “pensare in prospettiva†alcune sfide che impegnano la Segreteria Generale del Sinodo.

Il processo sinodale

La prima è quella di “fare una verifica attenta del processo sinodaleâ€. Quindi il cardinale ha ricordato le tre fasi dell'itinerario avviato nel 2021 da Papa Francesco, a cominciare dalla consultazione del Popolo di Dio nelle Chiese locali, fino alle due sessioni dell’Assemblea in Vaticano, durante le quali – ha rammentato – “non è stato facile articolare la composizione dell’Assemblea, quanto la configurazione di un metodo di lavoro assembleareâ€. Infatti, “tanto nei confronti della composizione, che prevedeva la presenza di non vescovi con diritto di voto, quanto nei confronti del metodo della conversazione nello Spirito sono state avanzate criticheâ€.

La proposta di un "Tavolo della Sinodalità"

Il cardinale ha chiesto “studio, confronto, discernimentoâ€, “partecipazione di tantiâ€, “attivazione di processi a vari livelliâ€, per svolgere tale verifica. Nella speranza che dalle Chiese arrivino “proposte, stimoli, suggestioniâ€. Nel frattempo, però, ha suggerito, si potrebbe “immaginare un Tavolo della sinodalitàâ€: una sorta di “forum permanente†per approfondire aspetti teologici, canonici, pastorali, spirituali e comunicativi della sinodalità della Chiesa. Un lavoro, questo, da svolgere con l’affiancamento della Commissione Teologica Internazionale e dalla Commissione canonistica istituita a servizio del Sinodo d’intesa con il Dicastero per i Testi Legislativi. “Intorno a questo tavolo sarà opportuno far sedere vescovi e teologi di provata competenza e amore alla forma sinodale della Chiesa (e della teologia), per approfondire il tema della sinodalitàâ€, ha spiegato Grech.

La riunione alla presenza del Papa
La riunione alla presenza del Papa   (@Vatican Media)

La sfida della formazione

Ed ha indicato come terza sfida quella della “formazioneâ€, già messa in evidenza nel Documento finale. Grech si è detto convinto che “è compito della Segreteria Generale del Sinodo accompagnare il processo sinodale con iniziative che, senza sovrapporsi al protagonismo delle Chiese locali e dei loro Raggruppamenti, aiuti a sviluppare la dimensione sinodale e missionaria della Chiesaâ€. A tal fine, ha aggiunto, si possono sviluppare iniziative per “uno studio accurato insieme alla rete di esperti, coinvolgendo anche teologi/teologhe giovani e con la collaborazione delle istituzioni accademiche, ecclesiali, civiliâ€.

Un rete di convegni in vari continenti

Ricordando i tanti eventi organizzati in Italia e a Roma, specie nelle Università pontificie, dopo l'assise dell'ottobre 2024, il cardinale ha domandato: “Non sarebbe possibile immaginare una rete di convegni in vari continenti con il patrocinio della Segreteria Generale del Sinodo? Quali ricchezze potremmo promuovere in questo modo, rafforzando una mentalità sinodale?â€. Allo stesso tempo, ha aggiunto, si potrebbero “immaginare altre iniziative e forme di collaborazioneâ€, ad esempio tavoli sinodali a carattere continentale o nazionale, ma anche “campi di formazione nei diversi ambiti della vita ecclesialeâ€. Un esempio già c'è ed è l’evento “Parroci per il Sinodo†che ha riunito nel maggio 2024 in Vaticano oltre 300 sacerdoti da ogni continente. Un appuntamento di dialogo e riflessione fortemente apprezzato dai partecipanti e anche da Papa Francesco.

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26 giugno 2025, 16:11