L'annuncio di Papa Leone: Acutis e Frassati santi insieme il 7 settembre
Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano
E alla fine saranno canonizzati insieme Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati. Il millennial e lo studente, l’informatico appassionato dell'Eucarestia e il terziario domenicano amante della montagna, due giovani, due laici, due beati, punto di riferimento per migliaia di fedeli di tutto il mondo, saranno elevati agli onori degli altari domenica 7 settembre 2025. La data l’ha annunciata questa mattina Papa Leone XIV durante il suo primo Concistoro ordinario pubblico per il voto su alcune Cause di Canonizzazione di beati, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico vaticano. Una data attesa, considerando l’enorme devozione che i due futuri santi raccolgono nei cinque continenti, ma anche viste le varie modifiche di calendario a motivo della morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile scorso.
L'annuncio di Papa Francesco
Era stato infatti Jorge Mario Bergoglio ad annunciare la canonizzazione di Acutis e Frassati nell’udienza generale del 20 novembre dello scorso anno, suscitando quel giorno un fragoroso applauso in Piazza San Pietro. Per Acutis, beatificato ad Assisi il 10 ottobre 2020, la data stabilita era quella del 27 aprile, seconda domenica di Pasqua detta anche della Divina Misericordia, nell’ambito del Giubileo degli adolescenti. Mentre Frassati sarebbe stato proclamato santo nel Giubileo dedicato ai Giovani del 28 luglio-3 agosto. Il giorno della scomparsa del Pontefice argentino era stata presto annunciata la sospensione della cerimonia di canonizzazione del giovane Carlo; nessuna particolare informazione era giunta finora su Frassati.
Oggi, invece, l’annuncio della data, insieme alla novità della scelta simbolica da parte di Papa Leone XIV di iscrivere all’albo dei Santi lo stesso giorno queste due figure giovani, di epoche diverse e dal vissuto assolutamente differente ma uniti dal forte amore a Cristo e dalla capacità di trasmetterlo a quanti hanno avuto modo di incrociare il loro cammino.
Gioia da Assisi e dall'Azione Cattolica
Grande gioia per Acutis viene espressa dal vescovo delle diocesi di Assisi – Nocera Umbra – Gualdo Tadino e di Foligno, monsignor Domenico Sorrentino. È proprio nella città del Poverello che riposano le spoglie mortali del giovane santo millenial. "Sarà la prima canonizzazione del nuovo Papa che, speriamo, possa venire presto a pregare sulla tomba di Carlo, custodita nel nostro Santuario della Spogliazione", afferma Sorrentino, indicando come "un ulteriore segno della provvidenza" il fatto che "l'iscrizione di Carlo nell'albo dei Santi avvenga insieme a quella di Frassati". Un modo "per rimettere la santità della vita ordinaria al centro dell'attenzione della Chiesa e specialmente delle nuove generazioni".
Di "immensa gioia" e "profonda gratitudine" parla pure la Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica italiana, alla quale Frassati era vicino e legato tramite la Fuci. L'Associazione, si legge in una nota, riconosce in questo giovane "un testimone luminoso della fede". A un secolo dalla sua morte, avvenuta a Torino il 4 luglio 1925, la sua testimonianza "continua a scaldare i cuori e a ispirare i giovani a mettere al centro della propria vita l’amore di Dio e un servizio generoso e appassionato verso il prossimo, soprattutto i poveri". "La sua regola di vita - lasciarsi coinvolgere - resta un monito contro l’indifferenza e l’isolamento", sottolinea AC, "in modo particolare per i più giovani, chiamati a confrontarsi ogni giorno con le tante insicurezze che minacciano la loro capacità di sognare il futuro - in un contesto spesso segnato dall’apatia e dalla disaffezione al bene comune - il beato Pier Giorgio Frassati rappresenta un esempio limpido di come, costruendo la propria vita sulla libertà, si possano raggiungere mete alte anche in poco tempo".
Sette beati canonizzati il 19 ottobre
Nel Concistoro di oggi il Papa ha stabilito pure la data di domenica 19 ottobre, Giornata missionaria mondiale, come quella per la canonizzazione di altri sette beati. Si tratta dei martiri Ignazio Choukrallah Maloyan, arcivescovo armeno cattolico di Mardin, morto durante il genocidio del 1915, e Peter To Rot, laico e catechista papuano, ucciso nel 1945 per aver proseguito il suo apostolato nonostante il divieto imposto dai giapponesi. Sarà quest'ultimo il primo santo della Papua Nuova Guinea. Poi Vincenza Maria Poloni, fondatrice dell’Istituto delle Sorelle della Misericordia di Verona; Maria del Monte Carmelo Rendiles Martínez, fondatrice della Congregazione delle Serve di Gesù; Maria Troncatti, religiosa professa della Congregazione delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Sempre il 19 ottobre saranno canonizzati i due laici José Gregorio Hernández Cisneros, il medico venezuelano membro dell’Ordine Francescano Secolare, conosciuto come “il medico dei poveri†ai quali prestava cure e pagava pure le medicine, e Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei, figura molto amata in Italia ma anche nel mondo.
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