Sisma, Francesco: nella ricostruzione rispettare la persona e la natura
Francesca Sabatinelli â Città del Vaticano
Nella ricostruzione delle terre devastate dai terremoti è necessario porre attenzione su sostenibilità, natura e cambiamenti climatici, affinché anche âdalle macerie possa nascere qualcosa di nuovoâ. Francesco parla ai rappresentanti delle popolazioni del centro Italia colpite dalle scosse di sisma che, tra il 24 agosto del 2016 e il gennaio del 2017, seminarono âmorte e distruzioneâ
Quella del terremoto è unâesperienza devastante, sia fisicamente che moralmente, perché fa crollare in pochissimo tempo ciò per cui si è lavorato per generazioni, e fa sentire fragili e impotenti. Lâesperienza di ognuno di voi
I passi avanti nella ricostruzione
Francesco rinnova la vicinanza ai parenti delle vittime, allo stesso tempo, riconosce il merito delle popolazioni di aver compiuto âsignificativi passi avanti nella ricostruzioneâ, dimostrando che âlo spirito di collaborazione può vincere ostacoli e incertezzeâ
Avete saputo cogliere lâopportunità per un nuovo inizio, specialmente con il programma di rigenerazione socio-economica Next Appennino, proponendo tre attenzioni molto importanti: alla sostenibilità, alla natura e agli attuali mutamenti climatici
L'importanza della sostenibilità
Lâadozione di âcriteri adeguati di sostenibilitàâ viene definito da Francesco âatto importante di giustizia e caritàâ, che soddisfa i bisogni senza mettere a rischio chi vive lâoggi e chi verrà in futuro
È confortante vedere come avete saputo impostare la ricostruzione sulla eliminazione degli sprechi, sulla valorizzazione e lâequa distribuzione delle risorse, sulla tutela dei più fragili e sullâabbattimento delle barriere architettoniche.
Il dramma dello spopolamento
Le âesigenze legate alla crescita economica e allo sviluppo tecnicoâ vanno pertanto integrate âcon quelle di una buona qualità di vita, personale e comunitariaâ. Si deve rimettere la persona al centro della città, avverte Francesco, con lo sguardo sempre attento a legalità e sicurezza
È questa la via da seguire: sempre la persona. È la via che potrà aiutare anche ad affrontare le crisi dello spopolamento e della decrescita demografica, offrendo la possibilità di vivere in ambienti ricchi di tutto ciò che i padri hanno lasciato, accresciuto e impreziosito da una gestione sapiente per la comunità; il tutto, sempre con la massima attenzione a vigilare sulla legalità degli appalti e delle procedure, e sulla sicurezza nel lavoro. Questo è chiave. Lo spopolamento: è un problema. In Italia non si fanno figli, e questo è grave. Abbiamo una media di età di 46 anni. Sembra che le famiglie preferiscano avere dei cagnolini o dei gatti e non dei figli: è la cultura veterinaria, state attenti a quello. Questa è lâeredità?
Rispettare l'opera di Dio e l'ambiente
Le regioni colpite dal terremoto, con il fascino dei loro paesaggi e degli antichi borghi, sono, continua il Papa, âun modello di armonia tra lâopera di Dio e quella dellâuomoâ. Il suo incoraggiamento è quello di condurre una ricostruzione che rispetti lâopera divina e lâambiente, che non deturpi âil paesaggio con costruzioni eccessivamente invasive e antiesteticheâ, che non inquini lâambiente e che non alteri gli âhabitat delle altre specie animali e vegetaliâ, guardando sempre alle sfide che i cambiamenti climatici pongono allâoggi
Vi incoraggio nel vostro proposito di fare della ricostruzione unâopportunità anche in questo senso: per rimediare agli errori del passato e impostare in modo diverso i piani di crescita per il futuro. È unâurgenza, credo, per tutta lâItalia. Accanto allâimpegno per la natalità, quello per la sicurezza idrogeologica rappresenta un bisogno vitale, reso ancora più necessario dallâaccelerazione dei cambiamenti climatici. Entrambi i fronti sono lungimiranti, essenziali per lâoggi e per il domani
Arginare l'impatto del cambiamento climatico
Di fronte alla consapevolezza che lâimpatto del cambiamento climatico âdanneggerà sempre più la vitaâ di persone e famiglie, occorre quindi adottare, da una parte, âgli accorgimenti necessari per fermare la deriva in corsoâ e dallâaltra, âprovvedere a farvi fronte, a livello sia globale sia localeâ
Si tratta, ad esempio, di porre maggiore cura nella pulizia dei boschi e degli alvei di fiumi e torrenti; di ridurre e scoraggiare la cementificazione del territorio; di introdurre nuovi tipi di colture e di specie da allevamento in ambito agricolo, con investimenti appropriati per gli anni a venire. Anche qui è questione di uno sguardo aperto, attento agli altri e a chi verrà dopo di noi; non bisogna lasciarsi scoraggiare dalle critiche o dai malcontenti.
La via della ricostruzione post-sismica è lunga e non facile, conclude Francesco che esprime vicinanza e a chi ha perduto persone di famiglia e mezzi di sussistenza, ed elogiando per il buono spirito con il quale si affronta la ricostruzione, con lâanimo determinato e le idee chiare.
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