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Una bimba di New Delhi in fila a una distribuzione di pasti Una bimba di New Delhi in fila a una distribuzione di pasti

Francesco, il Covid-19 e il rischio del “genocidio viraleâ€

Il Papa scrive una lettera a Roberto Andrés Gallardo, presidente del Comitato Panamericano dei giudici per i diritti sociali, apprezzando la scelta dei governi che in tempi di Covid-19 mettono la salute sociale al primo posto. Se non lo facessero, dice, sarebbe una scelta di morte

Alessandro De Carolis – Città del Vaticano

Il futuro è adesso, nella fame delle “persone senza un lavoro fissoâ€, nella “violenzaâ€, nella “comparsa degli usuraiâ€, “criminali disumani che sono la vera piaga del futuro socialeâ€. Un futuro che, senza le scelte giuste, paventa uno scenario da “genocidio viraleâ€. La grafia fitta di Francesco sulla carta è tanto minuta quanto enormi le considerazioni che annota, una lettura del pianeta falcidiato dal coronavirus che ha messo i governi davanti a decisioni cruciali.

Edificato da chi rischia la vita

Il Papa scrive al giudice che guida l’organismo panamericano di categoria sui diritti sociali. Roberto Andrés Gallardo, una sua conoscenza da tempo, e gli confida le proprie preoccupazioni per “la progressione geometrica della pandemia†assieme all’ammirazione per il comportamento di “tante persone, medici, infermieri, volontari, religiosi, religiosi, sacerdoti, che rischiano la vita per guarire e difendere le persone sane dal contagioâ€.

“I governi che affrontano la crisi in questo modo mostrano la priorità delle loro decisioni: le persone prima di tutto. Sarebbe triste se scegliessero il contrario, che porterebbe alla morte di molte persone, una specie di genocidio virale.â€

L'unica scelta possibile

Lo sguardo di Francesco è però concentrato sulle condizioni in cui versa la popolazione mondiale . “Alcuni governi hanno intrapreso un'azione esemplare con priorità ben definite per difendere la popolazione†e riconosce che pur trattandosi di misure che "disturbano coloro che sono costretti a rispettarleâ€, sono indispensabili “per il bene comuneâ€. “I governi che affrontano la crisi in questo modo mostrano – scrive il Papa – la priorità delle loro decisioni: le persone prima di tutto. E questo è importante perché tutti sappiamo che difendere il popolo vuol dire un disastro economicoâ€. E tuttavia, soggiunge in modo netto, “sarebbe triste se scegliessero il contrario, che porterebbe alla morte di molte persone, una specie di genocidio viraleâ€.

Il dopo è importante

La “preparazione per il dopo è importanteâ€, afferma il Papa, che riferisce al giudice dell’incontro avuto venerdì scorso “con il Dicastero dello Sviluppo Umano Integrale, per riflettere sul presente e sul futuroâ€. E al “futuro economico†Francesco dedica l’ultimo pensiero citando la visione dell'economista Mariana Mazzucato, docente all'University College di Londra, contenuta nel suo saggio pubblicato nel 2018 - "Il valore di tutto - Chi lo produce e chi lo sottrae nell' economico globale" - un libro che racconta come nell’economia globale speculatori e rentiers si fingano creatori di valore e che lancia un appello a ripensare il valore come la chiave per realizzare un mondo diverso e migliore. “Credo – chiosa Francesco – che aiuti a pensare al futuroâ€.

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30 marzo 2020, 10:05