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L'incontro di Papa Francesco con i gesuiti durante il Viaggio Apostolico in Irlanda L'incontro di Papa Francesco con i gesuiti durante il Viaggio Apostolico in Irlanda 

Il Papa ai gesuiti in Irlanda: abuso sessuale è conseguenza dell'abuso di potere

In un incontro con i gesuiti il 25 agosto scorso a Dublino, il Papa ha affermato che il clericalismo favorisce ogni forma di abuso e che prima dell'abuso sessuale c'è l'abuso di potere e di coscienza

Marco Guerra – Citta del Vaticano

La piaga degli abusi è stato uno dei temi al centro del colloquio di Papa Francesco con un gruppo di gesuiti, avvenuto il 25 agosto scorso durante il suo recente . Il direttore di Civiltà Cattolica, padre Antonio Spadaro, presente all’incontro, lo ha raccontato in esclusiva nell' della rivista.

Il colloquio del Papa con le vittime

Francesco è arrivato nella sala della Nunziatura - dove si trovavano riuniti 63 gesuiti - e subito dopo il caloroso saluto del provinciale, padre Leonard A. Moloney, ha parlato del colloquio privato, avuto poco prima e durato circa un’ora e mezzo, con otto vittime di abusi sessuali. “Davvero non riuscivo a credere a storie che ho visto ben documentate" - ha detto Francesco - "e sono rimasto commosso profondamente”. Il Papa ha detto di essere rimasto colpito anche dalla situazione delle madri non sposate alle quali hanno portato via i bambini: "Ascoltare questo mi ha toccato il cuore in maniera particolare".

Prima dell'abuso sessuale c'è l'abuso di potere

Il Pontefice si è quindi rivolto ai presenti chiedendo loro di aiutare la Chiesa in Irlanda "a farla finita" con questa la storia degli abusi. “Non intendo semplicemente voltare pagina – ha spiegato - ma cercare rimedio, riparazione, tutto ciò che è necessario per guarire le ferite e ridare vita a tanta gente”. E ha aggiunto: "Io ho capito una cosa con grande chiarezza: questo dramma degli abusi, specialmente quando è di proporzioni ampie e dà grande scandalo – pensiamo al caso del Cile e qui in Irlanda o negli Stati Uniti –, ha alle spalle situazioni di Chiesa segnate da elitismo e clericalismo, una incapacità di vicinanza al popolo di Dio. L’elitismo, il clericalismo favoriscono ogni forma di abuso. E l’abuso sessuale non è il primo. Il primo è l’abuso di potere e di coscienza. Vi chiedo aiuto per questo. Coraggio! Siate coraggiosi! (...) Questa è una speciale missione per voi: fare pulizia, cambiare le coscienze, non aver paura di chiamare le cose con il loro nome".

Denunciare gli abusi

Il Papa ha ribadito con forza: "Dobbiamo denunciare i casi dei quali veniamo a conoscenza. E l’abuso sessuale è conseguenza dell’abuso di potere e di coscienza, come dicevo prima. L’abuso di potere esiste: chi tra di noi non conosce un vescovo autoritario? Sempre nella Chiesa sono esistiti superiori religiosi o vescovi autoritari. E l’autoritarismo è clericalismo. A volte si confonde l’invio in missione in maniera autorevole e decisa con l’autoritarismo. E invece sono due cose diverse. Bisogna vincere l’autoritarismo e riscoprire l’obbedienza dell’invio in missione".

Peccatori e corrotti

La raccomandazione ai gesuiti, in questo contesto così difficile, è stata a lavorare “perché si capisca bene la freschezza del Vangelo e la sua gioia. Gesù è venuto a portare gioia e non casistica morale. A portare apertura, misericordia. Gesù amava i peccatori (…) li amava! Aveva però una terribile avversione per i corrotti! Il Vangelo di , è un esempio di quello che Gesù dice ai corrotti".

 

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13 settembre 2018, 13:15