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In udienza da Papa Francesco i membri dell' associazione "Una Vita Rara" In udienza da Papa Francesco i membri dell' associazione "Una Vita Rara" 

Il Papa: custodire la fiammella della vita anche in una notte buia

Papa Francesco, incontrando i membri dell’associazione “Una Vita Raraâ€, per la ricerca e la ²õ´Ç±ô¾±»å²¹°ù¾±±ð³Ùà sulle malattie rare, ha ricordato che “ogni vita umana è unicaâ€, e si è detto colpito dalla volontà delle famiglie di affrontare la dolorosa realtà “e fare qualcosa per migliorarlaâ€

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

“Ogni vita umana è unica, e se la malattia è rara o rarissima, prima ancora è la vita ad esserloâ€. Lo ricorda Papa Francesco ai sessanta tra genitori e volontari dell’associazione “Una Vita Raraâ€, per la ricerca e la solidarietà sulle malattie rare, ricevuti in nella Sala Clementina del Palazzo apostolico. Il Papa si dice colpito e “ammirato†dalla volontà delle famiglie dei malati “di mettersi insieme per affrontare questa realtà e fare qualcosa per migliorarlaâ€, pur nel comprensibile dolore “per le sofferenze e le faticheâ€.

La spinta a fare qualcosa per chi soffre per malattie rarissime

Rivolgendosi direttamente a Giorgio, il presidente dell’associazione, e alla moglie Rosita, genitori del quindicenne Davide, colpito da una rara encefalopatia congenita, Francesco ricorda che “avete sentito dentro di voi la spinta a fare qualcosa per lui e per le persone affette da una malattia rarissima, e per le loro famiglieâ€.

Lo sguardo positivo è un miracolo dell’amore

Anche se la realtà quotidiana è negativa, prosegue il Pontefice, il nome che avete dato all’associazione “Una Vita Raraâ€, esprime “la realtà di Davide, ma anche la vostra con lui, in modo positivo, non negativoâ€. "Questo sguardo positivo è un tipico 'miracolo' dell’amore" chiarisce Papa Francesco

“E’ l’amore che fa questo: sa vedere il bene anche in una situazione negativa, sa custodire la piccola fiammella in mezzo a una notte buiaâ€

Il miracolo di saper condividere anche nelle difficoltà

E l’amore, prosegue il Papa, fa anche un altro miracolo: aiuta a rimanere aperti agli altri, capaci di condividere, di essere solidali anche quando si soffre una malattia o una condizione pesante, logorante nel quotidiano. Da questo atteggiamento, conclude Francesco, è nata anche la “Corsa delle parole rare†di 700 chilometri, “partita dieci giorni fa dalla vostra casa e arrivata oggi a Roma. Una corsa per la vita e per la speranzaâ€.

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Il Papa con genitori e malati di "Una Vita Rara"
30 aprile 2018, 12:17