Medio Oriente. Anche il Belgio riconoscerà lo Stato di Palestina
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Dopo Francia, Canada e Regno Unito, anche il Belgio riconoscerà ufficialmente lo Stato di Palestina: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri di Bruxelles, Maxime Prevot. Il riconoscimento avverrà nel corso della riunione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu a New York il 9 settembre prossimo, al quale proprio l’Autorità nazionale palestinese non potrà partecipare a causa del blocco dei visti deciso dal presidente americano Trump.
La situazione in Israele
L'aumento del numero degli Stati che riconoscono la Palestina provoca l’ira di Israele, con il ministro della Sicurezza nazionale, Ben Gvir, che avverte: “Con il riconoscimento della Palestina l’Occidente conoscerà il terrorismo”. Il premier Netanyahu intende convocare una riunione ristretta per discutere le implicazioni di sicurezza legate al riconoscimento di uno Stato palestinese e anche l’applicazione della sovranità israeliana all’intera Cisgiordania, dove sale la tensione dopo l’arresto del sindaco di Hebron, città dove da due giorni è imposto il coprifuoco. Nel Paese, intanto, è stata indetta la Giornata dei disordini, con proteste per chiedere il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e la fine immediata della guerra. A Gerusalemme sono stati incendiati alcuni cassonetti non lontano dall’abitazione del premier.
La preoccupazione degli Usa
Intanto l’amministrazione Trump esprime preoccupazione per un eventuale crollo economico dell’Anp in Cisgiordania, che porterebbe a un’escalation di insicurezza: “Le persone disperate fanno cose disperate”, ha detto l’ambasciatore americano in Israele, Mike Huckabee. Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, si recherà in Israele tra 12 giorni. C’è attesa, per la visita del presidente israeliano Herzog domani in Vaticano, dove sarà ricevuto da Papa Leone. Infine, sul terreno, nella Striscia di Gaza si contano già 13 morti dall’alba di oggi.
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