Trump: i sottomarini Usa sono sempre più vicini alla Russia
Guglielmo Gallone - Città del Vaticano
Mancano pochi giorni alla scadenza della data fissata dagli Stati Uniti per varare nuove sanzioni contro la Russia in assenza di un accordo con l’Ucraina per una tregua, e la situazione si fa ancora più tesa. «I sottomarini nucleari statunitensi sono più vicini alle coste della Russia», ha detto il presidente Donald Trump, aggiungendo: «Dobbiamo stare attenti. C’è stata una minaccia e non l’abbiamo ritenuta appropriata». Il riferimento di Trump è alle parole pronunciate dall’ex presidente russo, Dmitrij Medvedev, attuale vice presidente del Consiglio nazionale di sicurezza, il quale ha evocato nei giorni scorsi lo spettro di una guerra atomica tra Mosca e Washington nell’ambito di un duro botta e risposta con Trump. Perciò, ha assicurato Trump, «noi proteggeremo il nostro popolo».
Ultime dal fronte
Mentre la tensione tra Mosca e Washington sale pericolosamente, dal fronte di guerra russo-ucraino continuano a giungere notizie di attacchi reciproci. Tre persone sono rimaste uccise in Russia nel corso di attacchi di droni ucraini nella notte fra venerdì e sabato nelle regioni di Rostov e Penza, e in quella di Samara, lontana 1.000 chilometri dal fronte. Testimoni oculari hanno segnalato un attacco con droni e un vasto incendio in una delle raffinerie di petrolio, mentre sui social media sono comparsi video di incendi probabilmente nella raffineria di Novokuybyshevsk e nella fabbrica di Elektropribor di Penza. Una serie di esplosioni sono state udite anche in diverse città della Crimea, mentre le Forze armate russe hanno annunciato di aver intercettato nella notte 112 droni ucraini.
L'Ucraina ancora sotto attacco
Sono stati invece 6.297 i droni lanciati nel solo mese di luglio dai russi contro l’Ucraina: secondo un’analisi dell’Afp, è il numero più alto dall’inizio della guerra. Tra questi, una parte significativa è però rappresentata da droni esca, destinati cioè a saturare i sistemi di difesa aerea ucraini, già messi alla prova dall’intensità degli attacchi. Una situazione che non è cambiata nelle ultime ore: nella regione di Kherson una persona è rimasta uccisa e altre nove sono rimaste ferite a causa di un attacco russo. Nel frattempo, Usa e Nato stanno lavorando a un nuovo approccio per fornire armi a Kyiv che prevede l’utilizzo di fondi provenienti dai Paesi dell’Alleanza atlantica.
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