Guerra nella Striscia, per Netanyahu i palestinesi saranno liberi di lasciare Gaza
Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano
“Diamo loro l'opportunità di lasciare, innanzitutto, le zone di combattimento, e in generale di lasciare il territorio, se lo desiderano" così Netanyahu rilancia l’idea di evacuare più di un milione di persone che attualmente risiedono a Gaza City in vista dell’imminente invasione israeliana che il premier definisce come un’operazione di “liberazione” da Hamas. Netanyahu ha scelto di sostenere dunque la proposta del presidente Usa, Donald Trump, di espellere gli abitanti di Gaza verso l'Egitto e la Giordania, mentre alcuni ministri israeliani di estrema destra hanno invocato la loro "partenza volontaria". L’Associated Press ha parlato inoltre di trattative in corso con il Sud Sudan, Paese però già devastato dalla guerra e dalla carestia.
Le trattative
Attualmente nessun risultato positivo è stato prodotto dallo sforzo dei mediatori a lavoro su un nuovo piano di pace per il rilascio degli ostaggi e un cessate-il-fuoco temporaneo da presentare ad Hamas che ha inviato ieri una delegazione al Cairo. Trattative parallele si potrebbero svolgere a Doha, dove Israele sta valutando di inviare una delegazione per riprendere i negoziati. Nella bozza di accordo si pensa anche al futuro di Gaza. L’ipotesi è quella di un governo tecnocratico la cui guida potrebbe essere affidata all'imprenditore palestinese ed ex alto funzionario dell'Anp Samir Hulileh, figura accettabile sia per Israele sia per gli Stati Uniti, che governerebbe la Striscia con l'avallo della Lega Araba.
La situazione nella Striscia
Sul terreno intanto non si placano gli scontri e si continuano a contare i morti: all’alba di oggi, come riportato dall’agenzia palestinese Wafa, sette persone avevano perso la vita. Nelle ultime 24 sono state 89 le persone uccise, 31 di queste freddate presso i centri per gli aiuti. Su questi si moltiplicano gli appelli internazionali che chiedono ad Israele di consentire gli ingressi degli aiuti. Nella mattinata di oggi 230 carichi sono entrati nella Striscia passando per i valichi di Kerem Shalom e Zikim come dichiarato dal Coordinatore delle attività governative di Israele. Le Nazioni Unite tuttavia hanno dichiarato che ogni giorno devono essere distribuiti almeno 600 camion di aiuti per sfamare i circa due milioni di abitanti della Striscia.
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