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La distruzione della guerra nella Striscia di Gaza La distruzione della guerra nella Striscia di Gaza  (AFP or licensors)

Nuova strage di civili a Gaza. Pressing degli Stati Uniti su Israele per una tregua

Gli incessanti raid israeliani hanno provocato ieri altre decine di vittime nella Striscia, alcune delle quali a Gaza City in un internet cafè. Intanto, gli Stati Uniti cercano la strada per nuovi negoziati con Israele: in programma lunedì prossimo un incontro alla Casa Bianca fra il premier israeliano Netanyahu e il presidente Usa Trump

Paola Simonetti – Città del Vaticano

È stata un’altra giornata di sangue ieri, lunedì 30 giugno, per la Striscia di Gaza, dove i martellanti raid israeliani hanno provocato almeno 50 morti, stando alle stime della Protezione civile locale: 39 persone sono morte a Gaza City, mentre cercavano di rinfrescarsi ad un internet cafè sulla costa nord della città. L’accaduto sarebbe oggetto di indagine da parte dell’esercito israeliano che asserisce di aver preso ampie precauzioni per colpire agenti di Hamas limitando i danni per i civili.

La seconda fase del conflitto 

Nel contesto dello stallo dei negoziati per una tregua, il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, giovedì riunirà di nuovo il gabinetto di sicurezza per decidere la prossima fase della guerra contro Hamas a Gaza. Lo ha riferito l'ufficio di uno dei ministeri alla testata The Times of Israel. Stando a quanto reso noto dal quotidiano Maariv, si vuole concedere qualche giorno in più affinché i tentativi di progredire verso un accordo per il rilascio degli ostaggi con Hamas diano i loro frutti. Nelle mani di Hamas resterebbero ancora 49 sequestrati, inclusi 27 che l'esercito israeliano dichiara morti.

Il pressing degli Usa per la tregua

Dal canto loro, gli Stati Uniti tornano a invocare un nuovo avvio di negoziati per un cessate-il-fuoco a Gaza. Un obiettivo sul quale il presidente Usa, Donald Trump, discuterà lunedì prossimo con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che volerà a Washington per un incontro, nel quale il presidente Usa spero di strappare un accordo di tregua da realizzare entro pochi giorni, come già dichiarato nei giorni scorsi, sfruttando il periodo favorevole aperto dalla distensione fra Israele e Iran. “Porre fine a questo brutale conflitto – ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt - è stata la priorità del presidente fin dal suo insediamento”. Nel frattempo, però, gli Stati Uniti hanno annunciato l'approvazione della vendita a Israele di kit di guida per bombe e relativo supporto per 510 milioni di dollari, dopo che Israele ha speso ingenti quantità di munizioni nel recente conflitto con l'Iran. Il dipartimento di Stato ha approvato la vendita di armi a Israele per un valore di 510 milioni di dollari. "È vitale per gli interessi nazionali statunitensi - ha sottolineato il Dipartimento di Stati Usa - aiutare Israele a sviluppare e mantenere una capacità di autodifesa forte e pronta". 

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01 luglio 2025, 08:38