A Marsiglia e Genova i portuali bloccano carichi di armi
Ilaria De Bonis - Città del Vaticano
Il boicottaggio delle guerre e dei conflitti parte (anche) dal basso e dal rifiuto di chi dovrebbe caricare armi sulle navi, per farle arrivare a destinazione, di rendersi âcomplice dei massacriâ. È quanto sta avvenendo nei porti di Marsiglia e Genova, dove unâazione coordinata tra lavoratori portuali ha impedito âlâimbarco di munizioni e mitragliatrici sulla nave Contship Era della compagnia ZIM, diretta in Israeleâ. A parlarne è Josè Nivoi, del Collettivo autonomo lavoratori portuali (Calp) di Genova.
Il motivo dell'operazione
Ieri sera nel capoluogo ligure il Calp ha organizzato unâassemblea pubblica dove si è dibattuto delle modalità di controllo e presidio della nave. âAbbiamo atteso la nave che arrivava da Marsiglia, dove i nostri colleghi francesi si erano già rifiutati di caricare le armi a bordo â spiega Nivoi - i portuali francesi ci avevano chiesto di sorvegliarla per essere certi che fosse effettivamente vuota e che le mitragliatrici nel frattempo non fossero giunte via terraâ. E così è stato: il presidio, molto partecipato, ha impedito un eventuale carico 'a tradimento'. Lâannunciato 'rifornimento tecnico' della Contship nel porto genovese non convinceva affatto i lavoratori italiani. Poiché la navigazione tra Marsiglia e Genova richiede 15 ore di viaggio, i portuali temevano, chiarisce il portuale, âche nel frattempo la compagnia ZIM potesse riempire i cointainer di armi per farle arrivare nel porto italiano via terraâ e pretendere che fossero imbarcate sulla nave. A quel punto sarebbe scattata unâazione di disobbedienza civile. âAbbiamo presidiatoâ, dice Nivoi, âeravamo tutti pronti in banchina per opporci ad un eventuale caricoâ. La nave è al momento attraccata al porto genovese e ripartirà nel pomeriggio.
I "carichi di morte"
âSono parecchi anni che lavoriamo per metterci in contatto con tutte le realtà portuali del Mediterraneo, per creare una rete di mobilitazione contro il traffico di armi. In questo caso prima di Marsiglia si è attivato anche il porto di Tangeri, in Maroccoâ, precisa Nivoi. Anche perché nei prossimi mesi, dicono i lavoratori, âil traffico di armi mondiale aumenterà considerando la propensione alla guerraâ. Il successo di questa, come di altre operazioni combinate che nel tempo hanno ostacolato âi carichi di morteâ, dipende in effetti dalla âpartecipazione di tuttiâ, commenta don Renato Sacco, coordinatore di Pax Christi Italia. âNon vogliamo renderci complici dei conflitti e delle aggressioni armate come quella contro Gazaâ, ci spiega Sacco da Firenze, dove è in corso il Consiglio nazionale di Pax Christi. âI portuali di Calp, il collettivo di Genova che ha realizzato questâultima azione coordinata, sono amici della Chiesa italiana e noi li sosteniamo in ogni modoâ, aggiunge don Renato. Josè Nivoi e alcuni suoi colleghi erano stati ricevuti in udienza da Papa Francesco a giugno del 2021, quando si erano rifiutati di caricare materiale bellico a bordo di una nave della flotta saudita Bahri, attraccata a Genova. In quel caso la guerra da 'boicottare' era nello Yemen. Stavolta si è impedito un carico per Haifa.
Contro il traffico di armi
Ma la riuscita di operazioni simili è sempre frutto di una collaborazione allargata: al presidio di Genova ci sono, oltre ai portuali, gli studenti universitari, alcuni consiglieri comunali, sindacalisti, diversi attivisti e lavoratori della banchina come Riccardo Rudino di Genova. âNoi vogliamo far passare il concetto che non essere complici di un genocidio come quello di Gaza â ha detto ieri Rudino durante lâassemblea pubblica - è una responsabilità collettiva. Il terminal, gli armatori, lâagenzia della dogana, le autorità e la Giunta comunale, tutti sono responsabili e tutti possono opporsiâ. Ognuno nel proprio ruolo. âSe siamo contrari alla guerra - conclude don Renato Sacco - dobbiamo alimentare ogni gesto che la impedisce, e non collaborare con chi vuole la guerra. Da Marsiglia e Genova arriva lâesempioâ.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui