Israele-Iran, ancora bombardamenti incrociati. Teheran pronta a trattare
Marco Guerra – Città del Vaticano
Questa mattina le sirene hanno suonato nuovamente in diverse località di Israele per il lancio di missili dall’Iran. Esplosioni sono state avvertite a Tel Aviv e Gerusalemme, al momento non si segnalano vittime. La notte scorsa circa 20 missili balistici sono stati lanciati contro Israele, secondo le valutazioni delle Forze di difesa israeliane (Idf). In base a quanto affermato dal servizio di emergenza sanitaria, cinque persone sono rimaste leggermente ferite dopo che un missile ha colpito un parcheggio nel centro di Israele.
Attacchi su larga scala in Iran
Dal canto suo, l'esercito israeliano (Idf) ha annunciato di aver effettuato "diversi attacchi su larga scala" durante la notte contro obiettivi militari nell'Iran occidentale. "Durante gli attacchi, sono state colpite decine di depositi e impianti di lancio di missili terra-terra", così come "lanciatori di missili terra-aria e siti di stoccaggio di droni" nell'Iran occidentale, ha dichiarato l'esercito in una nota. Solo ieri Israele stimava di aver distrutto un terzo delle postazioni di lancio iraniane. Nelle ultime 24 ore colpiti diversi obiettivi anche a Teheran, tra cui la TV di Stato dove 3 dipendenti sono rimasti uccisi. Decine di migliaia di persone hanno lasciato la capitale iraniana perché prive di rifugi. Gli ultimi bilanci ufficiali, diffusi lunedì 16 giugno, riferivano di 224 morti in Iran e 24 in Israele.
Il fronte politico-diplomatico
Intanto sul fronte politico il premier israeliano Netanyahu non esclude lo scenario dell’uccisione della guida suprema iraniana Khamenei. “Eliminarlo porrà fine al conflitto, non lo aggraverà”, dice il premier israeliano in un'intervista a Abc, aggiungendo che “Israele ha il pieno controllo dei cieli su Teheran”. Dal lato iraniano, si rincorrono voci di fughe di esponenti del governo verso Mosca, indiscrezioni anche sui vertici degli Ayatollah chiusi in un bunker e pronti a riprendere la trattativa con gli Usa sul nucleare con posizioni più morbide. E questa mattina una fonte diplomatica francese fa sapere che Parigi, Berlino e Londra hanno esortano Teheran a negoziare "il più rapidamente possibile, senza precondizioni" sul nucleare.
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