Israele-Iran, ancora bombe e morti
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Teheran aveva promesso una “risposta devastante” agli attacchi israeliani iniziati la settimana scorsa e nelle ultime 24 ore ha lanciato una raffica di missili verso il centro e il nord del Paese, causando gravi distruzioni nel distretto di Tel Aviv e uccidendo altri civili.
Aumentano i morti in Israele
Dalla mezzanotte il bilancio è salito di 11 unità, secondo un nuovo rapporto dell'Ufficio del Primo Ministro israeliano, secondo i dati ufficiali: 4 a Petakh-Tiqva (vicino a Tel-Aviv), 3 ad Haifa (nord), 1 a Bnei-Brak (sobborgo di Tel-Aviv), 2 morti tra le macerie di un attacco del giorno precedente a Bat Yam e un altro morto in una località al momento non specificata. In tutto i morti degli ultimi quattro giorni sarebbero 24 e più di 500 le persone ferite negli attacchi iraniani.
Ancora vittime in Iran
In Iran sarebbero in totale 224 le persone decedute a seguito dell'inizio delle operazioni militari israeliane. Lo ha riferito nelle scorse ore Hossein Kermanpour, portavoce del ministero della Salute iraniano, come rilanciato dal giornale Tehran Times. Il portavoce ha segnalato che 1.277 persone sono state trasportate in strutture sanitarie nella Repubblica Islamica, affermando che oltre il 90% sono civili. Secondo le forze di difesa israeliane sono stati presi di mira siti nucleari e i vertici del movimento dei Pasdaran, non solo con missili ma anche con autobombe: almeno cinque esplosioni sono state registrate; colpite anche la cittadina nord-orientale di Mashhad e l’impianto nucleare di Natanz, nel centro dell’Iran, dove avverrebbe l’arricchimento dell’uranio. La notizia è stata confermata dall’Aiea, l’agenzia internazionale per l’energia atomica.
Il ruolo degli Stati Uniti
Sul fronte diplomatico, il presidente Usa Donald Trump ha ribadito la propria vicinanza a Israele, affermando di sperare in un accordo a breve, ma dichiarando anche che “a volte si deve combattere fino alla fine”. Il numero uno della Casa Bianca aveva anche proposto il presidente russo Vladimir Putin come mediatore tra Israele e Iran: ipotesi respinta al mittente dal presidente francese Emmanuel Macron che, dalla Groenlandia dove si trova in visita ufficiale, chiede a Trump nuove sanzioni contro Mosca.
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