Al via il disarmo del Pkk. Ankara: nessuna autonomia ai curdi
Stefano Leszczynski - Città del Vaticano
Dopo l'annuncio dello scioglimento del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), è iniziato il processo di disarmo che avverrà in tre fasi, sotto la supervisione delle Nazioni Unite. Ad annunciare i dettagli del piano di disarmo, che si troverà attuazione in diverse località della regione autonoma del Kurdistan è l’emittente "Cnn Turk", che cita fonti vicine al partito.
La fine del conflitto dopo 40 anni
Il Partito dei lavoratori del Kurdistan, tramite i propri organi d’informazione, ha diffuso la notizia del proprio scioglimento e della fine della lotta armata contro la Turchia. Il Pkk – si legge nella dichiarazione - "crede che i partiti politici curdi si assumeranno le loro responsabilità per sviluppare la democrazia curda e garantire la formazione di una nazione curda democratica.
L’appello di Ocalan
Il governo della regione autonoma del Kurdistan iracheno aveva accolto con favore nel febbraio scorso l'appello di Ocalan sulla necessità dello scioglimento del Pkk, esortando il gruppo a obbedire. Il presidente del Kurdistan iracheno, Nechirvan Barzani, in una dichiarazione diffusa dall'agenzia di stampa "Rudaw", aveva affermato: "Speriamo che quest'appello apra la strada alla pace e a una soluzione pacifica". Barzani aveva sottolineato in quell’occasione di essere pronto a svolgere “qualsiasi ruolo possibile per rendere il processo di pace un successo".
Apprezzamento per Erdogan
Dal presidente Barzani era giunto anche l’esplicito apprezzamento per "il ruolo del presidente Recep Tayyip Erdogan e del governo dell'Akp (Partito della giustizia e dello sviluppo), che hanno lavorato per la pace con una visione chiara fin dall'inizio del suo governo". Il presidente della Repubblica autonoma curda ha infine espresso la speranza che la prossima fase possa portare a una soluzione con la partecipazione di altre parti in Turchia e che "la pace e la stabilità si diffondano nel Paese e nell'intera regione".
La prudenza di Ankara
La presidenza della Repubblica turca ha, intanto, escluso l'ipotesi di un'autonomia regionale curda in seguito allo scioglimento e al disarmo del Partito dei Lavoratori del Kurdistan, bollandola come disinformazione.
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