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Civili evacuati a Gaza Civili evacuati a Gaza  

Gli Stati Uniti annunciano: “Tregua vicina per Gaza”. Attesa per la risposta di Hamas

Il presidente Usa Trump si dice ottimista sull’evoluzione dei negoziati per un cessate il fuoco nella Striscia, ma il gruppo islamico tentenna sull’ultima proposta statunitense già avallata dal governo israeliano che lancia un ultimatum e avverte: “Accettate o vi annienteremo”

Paola Simonetti – Città del Vaticano

Prevede una svolta forse entro oggi, sabato 31 maggio, al massimo domani, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sugli accordi di tregua per Gaza, dopo la proposta avanzata alle parti nei giorni scorsi accettata da Israele, ma su cui invece Hamas non ha ancora dato alcun consenso, perchè giudicata ambigua e mancante delle garanzie per un cessate il fuoco duraturo. Un tentennamento che ha scatenato nelle ultime ore un ultimatum da parte di Israele: “Accettate il piano Witkoff o vi annienteremo”.

Il botta e risposta Israele-Francia

 Sullo sfondo lo scontro fra il governo israeliano e il presidente francese, Emmanuel Macron, che insiste sul riconoscimento dello stato di Palestina, visto non solo come “dovere morale”, ma anche “esigenza politica”. “Se l'Occidente “abbandona” la Striscia e lascia fare ad Israele ciò che vuole – ha aggiunto il capo dell’Eliseo - perderà ogni credibilità con il resto del mondo”; posizione questa che il governo Netanyahu vede come “una crociata” contro Israele, con il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz che lancia la sua sfida: “Costruiremo uno Stato ebraico anche in Cisgiordania”. Ma a tentennare sulla prosecuzione di un appoggio all’esecutivo israeliano, c’è anche la Germania, che deciderà, stando a quanto dichiarato dal ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, se approvare o meno nuove forniture di armi a Israele in base a una valutazione della situazione umanitaria a Gaza.

La situazione sul campo

L’intensa prosecuzione delle operazioni militari israeliane, ha ucciso nelle prime ore di oggi almeno quattro persone: uno dei raid, ha fatto sapere l’emittente araba Al Jazeera” ha colpito una tenda che ospitava sfollati nella zona di Shati, a nord di Gaza City. Intanto è sempre più critica la condizione della popolazione, nonostante sia ripresa la distribuzione dei beni essenziali: Israele ha annunciato l’entrata nell’area, ieri, di altri 76 camion carichi di aiuti umanitari. Ma la giornata di ieri è stata anche quella di un ennesimo saccheggio nella Striscia, con un furto di forniture di medicinali in un ospedale da campo a Deir el-Balah. Lo ha denunciato l’Onu, sottolineando che a fare irruzione è stato un gruppo di "individui armati", in quella che è apparsa, secondo le Nazioni Unite, come una operazione molto più organizzata di quelle precedenti.

Stop alla visita in Cisgiordania

Israele ha, intanto, deciso di bloccare una delegazione di ministri degli Esteri del Medioriente, guidata dal massimo diplomatico saudita, impedendo loro di effettuare una storica visita in Cisgiordania domenica prossima. Lo conferma un alto funzionario israeliano al Times of Israel. I ministri degli Esteri di Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Giordania, Qatar e Turchia avrebbero dovuto incontrare il presidente palestinese, Mahmoud Abbas a Ramallah. Il funzionario israeliano spiega la decisione indicando che l'incontro sarebbe stato volto “a promuovere la creazione di uno Stato palestinese”.

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31 maggio 2025, 10:21