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L'incontro in Turchia tra le delegazioni ucraina e russa dello scorso 16 maggio L'incontro in Turchia tra le delegazioni ucraina e russa dello scorso 16 maggio  

Mosca: "Negoziati con Kyiv il 2 giugno a Istanbul". Appello al dialogo dagli Usa

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha avuto una telefonata con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in cui ha ribadito gli appelli del presidente Trump a un "dialogo costruttivo e in buona fede con l'Ucraina come unica via per mettere fine alla guerra", afferma il Dipartimento di stato

Francesco De Remigis - Città del Vaticano

Dopo la telefonata di ieri tra i capi delegazione di Mosca e Kyiv, incaricati dei negoziati diretti tra i due Paesi, il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ha fatto sapere di aver consegnato alla Federazione Russa un documento contenente la visione ucraina per la risoluzione del conflitto: il testo è stato affidato al consigliere presidenziale del Cremlino, Vladimir Medinsky, delegato per i colloqui di pace. "La Russia ha proposto all'Ucraina una data e un luogo precisi dove tenere nei prossimi giorni il secondo round di negoziati e procedere con lo scambio dei memorandum", ha dichiarato Medinsky, confermando di aver avuto ieri un colloquio telefonico con la controparte ucraina. Secondo Medinsky, il governo ucraino "si sta consultando sulla proposta" e la Russia attende una risposta "il prima possibile".

Da Kyiv disponibilità a proseguire i negoziati

"Confermiamo la disponibilità dell'Ucraina a un cessate il fuoco pieno e incondizionato e a proseguire i lavori diplomatici", ha scritto Umerov sui suoi canali social, aggiungendo: "Pronti all'incontro, ma i russi ci diano prima il memorandum". Il segretario di Stato americano Rubio ha parlato del dialogo come unica via, raccomandando a Mosca di agire “in buona fede”. E c’è una data ipotetica, ma molto concreta, per veder tornare a parlare in modo diretto Mosca e Kyiv. Il nuovo summit tra i due capi delegazione, dopo quello del 16 maggio che ha portato alla liberazione di un migliaio di prigionieri da entrambe le parti, potrebbe svolgersi il 2 giugno, sempre a Istanbul. Una sede dove, secondo il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, la Russia potrebbe presentare il suo memorandum sul processo di pace. Tra le condizioni poste dal presidente russo Putin per porre fine alla guerra in Ucraina c'è anche la richiesta rivolta ai leader occidentali, affinché si impegnino - e per iscritto - a fermare l'allargamento della Nato verso Est. Ieri il cancelliere tedesco Friederich Merz ha ricevuto l'omologo ucraino Zelensky, con cui ha firmato un accordo per la produzione in Ucraina di armi a lungo raggio. Merz non esclude neppure la consegna di missili Taurus all'Ucraina: "E' possibile, ma farlo richiederebbe diversi mesi di addestramento per i militari ucraini".

Trump: "In due settimane sapremo le reali intenzioni di Putin"

In precedenza, il Cremlino aveva respinto la proposta del presidente ucraino di un incontro trilaterale con Donald Trump e Vladimir Putin per far avanzare i colloqui di pace, ipotesi per la quale, pur senza entusiasmo, il presidente americano si è comunque detto ieri disponibile. "In due settimane sapremo se Putin ci sta prendendo in giro o no", ha detto Trump alla Casa Bianca, ribadendo di essere "molto deluso" dagli attacchi con cui Mosca la scorsa settimana hanno colpito in tutte le regioni dell'Ucraina per tre giorni consecutivi "nel bel mezzo di un negoziato".

Sul campo nuove schermaglie sui droni

Riguardo agli attacchi da entrambe le parti registrati la notta scorsa, Mosca e Kyiv tornano a scambiarsi accuse su ciò che accade nei rispettivi comandi militari. L'esercito della Federazione ha colpito l'Ucraina nella regione di Sumy, nel nordest del Paese vicino al confine russo, denunciano le autorità locali. La Russia afferma invece di aver abbattuto 48 droni ucraini, tre dei quali nei cieli della regione di Mosca. La notizia arriva dal ministero della Difesa russo dopo quelle sullo stop temporaneo ai voli nell'aeroporto di Vnukovo di Mosca, nella periferia sudoccidentale della città. Secondo il sindaco della capitale russa, Sergei Sobyanin, pezzi di droni sono caduti su un palazzo.

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29 maggio 2025, 08:53