Palermo ricorda le stragi di Capaci e via D’Amelio
Alessandra Zaffiro - Palermo
La commemorazione #PalermoChiamaItalia, promossa dal 2002 dalla Fondazione Falcone e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca(MIUR), ha avuto inizio stamani con l’arrivo di tanti studenti provenienti da istituti di ogni ordine e grado di tutta Italia che, con il loro entusiasmo, le loro voci e i tanti striscioni e cartelloni colorati hanno animato l’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo, dove si celebrò il maxi processo a Cosa nostra, e gli spazi esterni dedicati a laboratori artistici.
La nave della legalità
A Palermo sono arrivati stamani anche i 1.500 studenti che hanno viaggiato sulla Nave della Legalità: a salutare ieri i giovani prima della partenza da Civitavecchia, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella. “Le idee di Falcone e Borsellino - ha detto il Presidente Mattarella ai ragazzi - continuano a camminare e oggi alla loro memoria rendiamo omaggio, sapendo che l’impegno di Falcone e Borsellino non è scomparso, non si è interrotto. E’ stato assunto da altre persone. Voi ragazzi - ha aggiunto il Capo dello Stato - assumete un compito imbarcandovi in questa Nave della legalità, compiendo la traversata, sbarcando a Palermo, lanciate un messaggio: la mafia sarà sconfitta, sarà debellata definitivamenteâ€.
Il Presidente Mattarella: la Repubblica si inchina nel ricordo delle vittime
“A ventisette anni dalle stragi di Capaci e di via D'Amelio, legate dalla medesima, orrenda strategia criminale, la Repubblica si inchina nel ricordo delle vittime e si stringe ai familiariâ€, si legge oggi in un passaggio della dichiarazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, diffusa in occasione del ventisettesimo anniversario delle stragi di Capaci e di via D’Amelio. Tante le autorità e i rappresentanti delle Istituzioni intervenuti oggi alla commemorazione nell’aula bunker, segnata, tuttavia, dalle polemiche circa le defezioni del presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, e del presidente regionale della commissione antimafia, Claudio Fava. “Le polemiche non devono esistere perché dividono e creano isolamento. La cosa bella di cui parlare sono questi giovani che vengono a Palermo per ricordare Giovanni, Paolo e per parlare di legalità e lotta alla mafia, che come ha detto il Presidente della Repubblica: ce la faremo, sconfiggeremo Cosa nostraâ€: ha dichiarato Maria Falcone, sorella del giudice antimafia ucciso nella strage di Capaci.
Gli interventi delle Istituzioni
“Un anniversario dove ci sono migliaia di ragazzi che stanno partecipandoâ€, ha detto il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, rispondendo ai cronisti. “L’obiettivo – ha aggiunto il responsabile del Miur - è quello di trasmettere dei messaggi forti sull’importanza di combattere le mafie, di rafforzare l’educazione alla legalità, sviluppare coscienze critiche nei nostri studenti, che è il lavoro che fanno quotidianamente i nostri docenti, che ringrazioâ€.
“Circa i processi e le indagini ancora in corso sulle stragi, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede ritiene che: “lo Stato abbia una sua credibilità nella misura in cui riesca a fornire la verità ai cittadini dal piccolo fatto al più grandeâ€.
Per il Presidente della Camera, Roberto Fico, intervenuto nell’aula bunker “dobbiamo fare un piano Marshall contro le mafieâ€. “Continuo a sostenere che il primo problema per la sicurezza del paese è la mafia – ha detto il Capo della Polizia, Franco Gabrielli nell’aula bunker - credo che la priorità sia il contrasto alle mafieâ€. Alla cerimonia di commemorazione promossa dalla Fondazione Falcone e dal Miur anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Penso che chi ha ucciso quelle persone abbia tolto la vita e abbia provocato un dolore immenso ai familiari ma abbia svegliato il popolo italianoâ€. “#PalermoChiamaItalia è un appello a cui deve rispondere anche lo Statoâ€, ha dichiarato nell’aula bunker il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “il governo vi risponde con tutti gli strumenti che può mettere in campo. Il nostro obiettivo è chiaro: ‘fare terra bruciata’ alla mafiaâ€.
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