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Sono oltre un milione gli sfollati dalle regioni del Congo orientale Sono oltre un milione gli sfollati dalle regioni del Congo orientale 

Congo: allarme Unicef per le violenze contro i bambini

800 mila i bambini sfollati per le guerra in Kivu e Tanganika. Centinaia gli abusi sessuali e costante aumento degli arruolamenti forzati nelle milizie. Allarme colera e morbillo.

Michele Raviart – Città del Vaticano

Da anni le regioni orientali della Repubblica Democratica del Congo sono territori di saccheggio per ribelli e bande armate, specialmente nelle aree del Kivu e del Tanganika. In un contesto politico teso per le proteste contro il Presidente Joseph Kabila, che rifiuta di allontanarsi dalla carica e indire nuove elezioni, almeno 1,3 milioni sono le persone sfollate per gli scontri tra esercito regolare e milizie.

Paolo Rozera di Unicef: “è una guerra senza controlloâ€

A fare le spese di queste violenze sono soprattutto i bambini, come denuncia l’Unicef in un comunicato. Sono oltre 800 mila i bambini coinvolti in questa guerra, in quella che viene definita “una delle più gravi crisi umanitarie al mondo per numero di bambini sfollatiâ€. â€œÈ una guerra senza controlloâ€, spiega il direttore generale di Unicef Italia Paolo Rozera, “ci sono poche regole. C’è ancora più violenza delle ‘normali guerre’, perché è un conflitto demandato a gruppi locali che si organizzano da sole e chi paga in tutto questo sono i bambiniâ€.

3 mila i bambini soldato nel 2017

Tra i fenomeni più diffusi quello degli arruolamenti forzati nelle milizie, che riguarda almeno 3 mila bambini solo nel 2017. “L’arruolamento può essere solamente violento ed è ovviamente una cosa contro natura per i bambiniâ€, afferma ancora Rozera. Vengono arruolati per essere abituati alla violenza e spesso sono costretti immediatamente a colpire i loro famigliari. In questo modo il bambino “si astrae da quel senso del limite che può avere un adultoâ€, continua il direttore generale di Unicef Italia, ed il bambino “diventa ancora più spregiudicato e abituato alla violenza. È un danno fatto a una società e a un Paese che dura per anniâ€.

Sistematici gli abusi sessuali sui minori

Drammatica è anche la diffusione delle violenze sessuali sui minori – 800 i casi identificati, per un fenomeno sicuramente di portata più vasta . “Gli abusi vengono compiuti per sottomettere una parte della popolazione rispetto ad un’altraâ€, continua Rozera, “è l’atto più abominevole e più cattivo, quello che toglie qualsiasi collegamento e sicurezza nei confronti della società e spesso viene praticato per questo e perché non esiste nessun controlloâ€.

Allarme malattie e denutrizione

Aumentano e si diffondono anche le epidemie, con oltre 18 mila casi di sospetto colera e altrettanti casi di morbillo, in aree dove molti centri sanitari non sono più operativi. “Centinaia di migliaia di bambini in quest’area non hanno più alcuna forma di assistenza sanitaria e di istruzioneâ€, dichiara nel comunicato il rappresentante Unicef nella Repubblica Democratica del Congo Tajudeen Oyewale: “la situazione di questi bambini è semplicemente tragica e la pace sembra ancora lontanaâ€. Alto anche il rischio di denutrizione, con molte aree sottratte all’agricoltura dal conflitto. “A livello internazionale di deve fare qualcosa per questo Paeseâ€, conclude Paolo Rozera, “questi conflitti dimenticati sono un problema per tutti e in un mondo globalizzato non possiamo non interessarci di quello che avviene in Congoâ€.

Ascolta e scarica l'intervista integrale a Paolo Rozera

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26 gennaio 2018, 13:29