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 Santuario Carlo Acutis Santuario Carlo Acutis  (Padre Mario Panetta)

In Argentina il primo santuario al mondo dedicato a san Carlo Acutis

I sacerdoti Mario Panetta e Osvaldo Scandura promuovono un progetto rivolto ai giovani per vivere la fede con autenticità, combinando l’adorazione eucaristica, che tanto ha ispirato il giovane santo, con la tecnologia vista come strumento di evangelizzazione

Sebastián Sansón Ferrari – Città del Vaticano

A Chacras de Coria, nella arcidiocesi di Mendoza, in Argentina, sta prendendo forma un progetto unico nel suo genere: la costruzione del primo santuario al mondo dedicato a san Carlo Acutis, il giovane italiano canonizzato domenica 7 settembre da Papa Leone XIV insieme a Pier Giorgio Frassati. L'iniziativa è nata dall'incontro tra due sacerdoti e la comunità locale, con la guida e il sostegno dell'arcivescovo, monsignor Marcelo Colombo, e con l'autorizzazione di Papa Francesco. Si tratta di uno spazio di incontro spirituale e di devozione che intende diventare un faro di fede per la gioventù di tutto il mondo.

Padre Osvaldo Scandura, parroco di Nostra Signora del Perpetuo Soccorso, spiega come l'idea ha preso vita: “Da dieci anni cercavamo un nuovo spazio per la parrocchia che cresce demograficamente e ha bisogno di accompagnamento. La donazione di un terreno ha coinciso con l'impulso di dedicarlo a san Carlo Acutis. Tutto questo conferma che si tratta di un progetto di Dio, non di una persona o di una comunità”. Il religioso parla anche di un’esperienza spirituale che ha dato impulso a questa scelta: “Il 27 giugno 2022, festa della Madonna del Perpetuo Soccorso, abbiamo sentito il profumo della Vergine. Abbiamo sentito che ci annunciava la nascita di un nuovo figlio, e quel figlio è san Carlo Acutis”.

Un santuario pensato per i giovani

I lavori, iniziati tre mesi fa, prevedono la costruzione di una chiesa, un parcheggio, una casa sacerdotale, spazi di incontro, un piccolo anfiteatro e una cappella sotterranea per l’adorazione perpetua. “Vogliamo rendere protagonisti i giovani, - spiega padre Scandura - permettere loro di sviluppare le loro capacità e rafforzare la rete intergenerazionale proposta da Papa Francesco: nipoti e adulti che lavorano insieme per annunciare il Vangelo”.

Padre Mario Panetta e padre Osvaldo Scandura
Padre Mario Panetta e padre Osvaldo Scandura

Padre Mario Panetta, parroco della parrocchia di Nostra Signora del Rosario, spiega come l'arrivo della reliquia di san Carlo Acutis nel 2023 abbia segnato una svolta nella diocesi e nella vita dei giovani: “Durante la veglia di canonizzazione, molti giovani hanno partecipato nonostante la distanza tra le parrocchie. Si sono organizzati e hanno vissuto l'esperienza di incontrare un giovane santo, una testimonianza di vita che ha permesso loro di scoprire la trascendenza del Vangelo".

Papa Francesco benedice l'iniziativa
Papa Francesco benedice l'iniziativa   (Padre Mario Panetta)

Panetta sottolinea la dimensione digitale del messaggio di Carlo Acutis: “I giovani vivono nelle reti e nella comunicazione digitale, ma hanno anche bisogno di imparare ad incontrare se stessi e Dio. Carlo parla dell'Eucaristia come della sua autostrada per il cielo; insegnare questo oggi significa accompagnarli nel loro sviluppo umano e spirituale, utilizzando la tecnologia a favore dell'evangelizzazione e non come sostituto di un incontro reale”.

Carlo Acutis come faro di luce e speranza

Entrambi i sacerdoti concordano sul fatto che il santuario sarà uno spazio di incontro, preghiera e conversione, non solo per la comunità di Mendoza, ma per il mondo intero. “Carlo ci insegna che la vita, anche se breve, - afferma padre Scandura - è un dono da offrire agli altri. La sua testimonianza ci invita a vivere la carità, a uscire da noi stessi e a incontrare Dio nel servire gli altri”. Padre Panetta rivolge un messaggio diretto ai giovani: “Vi incoraggiamo a spegnere i vostri dispositivi per un momento, ad accendere il ‘Wi-Fi con Dio’ e ad ascoltare quella voce dolce che vi mostra il vostro valore e il senso eterno della vostra vita. Molti cercano senso e trascendenza in luoghi distruttivi, San Carlo ci insegna che esiste una strada diversa”. Il santuario non sarà solo un tempio, ma anche un luogo di accompagnamento e crescita spirituale. “Vogliamo che i giovani - spiega Scandura - sentano di poter sviluppare i loro talenti ed essere parte attiva di questo progetto, che tutti insieme possiamo costruire uno spazio dove ogni persona si senta accolta, accompagnata e ascoltata”.

Il progetto del primo santuario al mondo dedicato a Carlo Acutis
Il progetto del primo santuario al mondo dedicato a Carlo Acutis   (Padre Mario Panetta)

Un progetto di portata globale

La prima pietra è stata posta il 12 novembre 2023. Si stima che i lavori saranno completati in circa tre anni, sempre sotto la guida della Provvidenza e con la partecipazione attiva della comunità. Oltre ad ospitare la parrocchia, il santuario disporrà di spazi di incontro, un anfiteatro e una cappella di adorazione perpetua, pensati affinché la vita di Carlo Acutis sia fonte di ispirazione per tutti coloro che arrivano a Chacras de Coria. Come dice padre Panetta: “Conoscere un giovane santo come Carlo Acutis trasforma il cuore dei ragazzi; scoprono che si può vivere in modo diverso, essere felici e testimoniare il Vangelo nella vita quotidiana”. Questo progetto promette di essere, come sottolinea la madre di Carlo Acutis, “un faro di luce”, un luogo dove la semplicità, la carità e la fede incontrano la tecnologia e la creatività per offrire ai giovani un'esperienza unica di incontro con Dio. 

I lavori nel santuario che sarà dedicato a Carlo Acutis
I lavori nel santuario che sarà dedicato a Carlo Acutis   (Padre Mario Panetta)

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10 settembre 2025, 09:00