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Una protesta della comunità Mapuche Una protesta della comunità Mapuche

Argentina, la chiesa solidale con i Mapuche

La Pastorale aborigena della Diocesi di Neuquén esprime la propria solidarietà ai membri delle comunità Mapuche sfrattate dalle proprie terre e vittime di violenza

Emil Sandberg – Città del Vaticano

“Cessi immediatamente ogni forma di violenza e, soprattutto, la criminalizzazione della protesta in atto”. La chiesa di Neuquèn lancia un appello alle autorità argentine affinché si torni al “dialogo come strumento per affrontare le diverse situazioni sociali". A suscitare la reazione della diocesi il violento sgombero di alcune comunità Mapuche in seguito alle disposizioni di un tribunale locale. La dichiarazione rilasciata dall'EDiPA – l' Equipe Diocesana per la Pastorale Aborigena – invoca il rispetto “in modo efficace e immediato dei diritti degli indigeni così come riconosciuti dalla Costituzione e dalle norme internazionali, compreso il diritto alla personalità giuridica, una richiesta che le comunità avanzano da tempo e che fino ad oggi non ha ricevuto risposta”.

Il Documento

Il documento, firmato dai responsabili della pastorale degli aborigeni, arriva all’indomani delle violenze contro le comunità di Newen Kura, Fvta Xayen, Kelu Kura e Ragilew Cárdenas e fa riferimento alla crisi relativa al riconoscimento e al rispetto dei diritti degli indigeni.

Trattamento delle popolazioni indigene

A molti popoli indigeni vengono ancora negati i diritti umani e territoriali. Félix Díaz, leader della comunità indígena Qom (Toba), ha affermato che al suo popolo sono state negate le cure mediche, non hanno accesso all'acqua potabile ed è soggetto ad aumenti arbitrari dei prezzi dei generi alimentari da parte di aziende non indigene. Inoltre, sostiene che il sistema giudiziario locale si rifiuta di ascoltare le denunce della comunità locale. Oltre a ciò, molti argentini credono erroneamente che la maggior parte degli indigeni sia estinta o sull'orlo dell'estinzione. Questi stereotipi fuorvianti costringono molti indigeni a nascondere la propria identità per evitare di essere vittime di discriminazione razziale. Anche i Mapuche, che secondo il censimento del 2022 sono 145.000 su un totale di oltre 1.300.000 indigeni dell'Argentina, come tutti devono affrontare questa realtà.

Una speranza per il dialogo

L’EDiPA ribadisce pertanto che il dialogo è l'unico modo possibile per risolvere i conflitti, sottolineando la necessità di rispettare i diritti dei cittadini. A tal proposito, chiede la cessazione immediata della violenza e della criminalizzazione delle proteste sociali. “La pace sociale è possibile solo attraverso il dialogo”.

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24 luglio 2025, 10:26