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2025.06.23 Consegna kit e medicine alle popolazioni colpite

Ecuador, i salesiani a sostegno della popolazione di Esmeraldas

I missionari consegnano kit da pesca artigianale e materiali da costruzione ai nuclei familiari maggiormente colpiti dal disastro ambientale del 13 marzo scorso. Le comunità locali sollevano l’allarme: «preoccupazioni per le conseguenze a lungo termine»

Jacopo Mancini - Città del Vaticano

I missionari salesiani attivi in Ecuador hanno finalizzato un programma di approvvigionamento di beni di prima necessità per le comunità più duramente colpite dalla fuoriuscita di oltre 25.000 barili di petrolio greggio che ha devastato la provincia di Esmeraldas. L’incidente, causato dalla frattura di un condotto del Sistema di oleodotti trans ecuadoriani (Sote), ha provocato «danni ecologici senza precedenti», come dichiarato dal sindaco dell’omonimo capoluogo, Vicko Villacis. Secondo le stime iniziali, sarebbero circa 500.000 i cittadini direttamente interessati dall’incidente, molti dei quali appartenenti a comunità indigene afro-ecuadoriane totalmente dipendenti dalle riserve idriche coinvolte. A poco più di un mese di distanza, lo stesso territorio è stato sconvolto da un terremoto di magnitudo 6.3, il quale ha ulteriormente complicato la situazione umanitaria nella regione.

L’iniziativa salesiana

Tra i fautori dell’iniziativa - rende noto l'agenzia di informazione InfoAns - don Marcelo Farfán, ispettore dei salesiani in Ecuador, Samuel Lozada, economista e tecnico di progetto della fondazione salesiana Progetto Costa Nord e don Marco Paredes, responsabile della pastorale nelle cappelle della zona fluviale, i quali hanno coordinato la consegna di donazioni e aiuti umanitari. A distanza di mesi dall’incidente, la fondazione e la campagna dell’ispettoria salesiana dell’Ecuador “Insieme per Esmeraldas” hanno annunciato la consegna di kit da pesca artigianale e materiali da costruzione alle zone dove l’emergenza umanitaria e ambientale è apparsa più grave, al fine di stimolare una graduale ripresa dell’attività economica regionale. Gli equipaggiamenti, tra cui strumenti di base per la pesca artigianale, sono stati consegnati nei giorni scorsi alle comunità di pescatori sulle rive di Santa Cruz e nel quartiere di Santa Martha. Qualche giorno dopo, le famiglie colpite dal terremoto del 25 aprile hanno ricevuto scorte di materiali edili per poter ricostruire le proprie abitazioni, in modo particolare nelle zone di Santa Martha e 5 de Junio, dove i danni strutturali causati dal terremoto sono stati particolarmente gravi.

Le ripercussioni dell’incidente sulle comunità locali

"Gli impatti ambientali riguardano principalmente l’acqua, fonte essenziale per le attività di diverse delle comunità colpite, le quali dipendono dai fiumi per il soddisfacimento delle necessità primarie come bere, lavarsi ma anche per attività di sostentamento come la pesca", ha affermato Diana Ante, attivista dell’organizzazione Esmeraldas Libre, circa l’impatto immediato dell’incidente del 13 marzo. L’impresa di acqua potabile che opera nel territorio, la cui principale fonte di approvvigionamento è proprio il fiume Esmeraldas, si è vista obbligata ad interrompere il proprio servizio, aggravando ulteriormente una problematica – quella dell’accesso all’acqua potabile – di particolare importanza in una regione dove si stima che siano 7 su 10 le famiglie prive di accesso a questo diritto. Tra le frange più colpite vi sono le donne indigene, in quanto incaricate del raccoglimento di frutti di mare nelle stesse foreste di mangrovie ad oggi invischiate nella “marea nera”. Enti no-profit operativi nella regione, come Care Ecuador e la fondazione Lunita Lunera, hanno ribadito la necessità di andare oltre semplici iniziative di aiuto immediato dall’esterno, puntando piuttosto a stimolare il coinvolgimento diretto della leadership locale nella riorganizzazione del tessuto sociale e produttivo locale.

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23 giugno 2025, 16:51