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CEI, al via “Mi Fido di Noiâ€: un segno nel Giubileo per chi è in difficoltà

Da oggi un nuovo strumento di microcredito sociale promosso dalla Conferenza Episcopale italiana e dalla Caritas italiana, in collaborazione con la Consulta Nazionale Antiusura e una rete di 68 Diocesi. Il progetto offre una possibilità di ripartenza a quanti non hanno accesso al credito ordinario, attraverso piccoli prestiti inseriti in un percorso personalizzato e costruito insieme

Vatican News

Da oggi, 30 giugno, prende ufficialmente avvio “Mi Fido di Noiâ€, nuovo strumento di microcredito sociale promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana e dalla Caritas Italiana, in collaborazione con la Consulta Nazionale Antiusura e una rete di 68 Diocesi aderenti.

In un periodo storico segnato da povertà crescenti e vulnerabilità diffuse, acuite dalla crisi pandemica e dal caro vita, “Mi Fido di Noi†vuole essere un segno concreto del Giubileo, una chiamata alla remissione del debito e alla ricostruzione di legami in una società spesso frammentata. Il progetto infatti offre una possibilità di ripartenza alle persone che non hanno accesso al credito ordinario, attraverso piccoli prestiti (fino a 8.000 euro, a tasso zero) inseriti in un percorso personalizzato e costruito insieme.

Non solo aiuto economico, ma rete di solidarietà

“Non si tratta solo di un aiuto economico, ma di un intervento a 360°, che permette di creare intorno alla persona una rete di solidarietà capace di accompagnarla e di colmare quella solitudine dentro cui la povertà economica si dilata. Così chi beneficia del microcredito può scommettere sul futuro, con dignità, dando al proprio domani un orizzonte di speranzaâ€, sottolinea monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario Generale della CEI. “Questo progetto – aggiunge – vuole restituire fiducia a chi è in difficoltà, offrendo un aiuto concreto e coinvolgendo Diocesi e parrocchie in una dimensione comunitaria, che mira a valorizzare la persona, rafforzarne l’autonomia, promuovere la responsabilità collettiva e una nuova cultura del risparmio e della sobrietà, contrastando illusioni dannose come l’indebitamento compulsivo o la pratica dell’azzardoâ€.

I pilastri del progetto

Tre sono infatti i pilastri dell’iniziativa: l’accompagnamento della persona attraverso strumenti educativi e relazionali; l’erogazione di microcrediti a condizioni agevolate; la raccolta fondi e il sostegno comunitario per alimentare il fondo rotativo. In quest’ottica, il microcredito è solo una parte dello strumento: il vero cuore è la relazione. Ogni persona che si rivolge ai punti di contatto viene accolta, ascoltata e orientata. Con il supporto di tutor di comunità, volontari, operatori, fondazioni e servizi territoriali, si costruisce un percorso di fiducia, dove il microcredito diventa leva per affrontare un bisogno concreto, ma anche per recuperare dignità, consapevolezza e autonomia.

Da Nord a Sud

Ogni Diocesi aderente attiva un Punto di contatto, luogo fisico e relazionale di orientamento, dove convergono le esperienze delle Caritas e delle Fondazioni Antiusura. Le cinque Fondazioni partner hanno il compito di erogare i finanziamenti nelle rispettive aree: Fondazione San Bernardino (Milano – Nord Italia, Toscana) Fondazione Salus Populi Romani (Roma – Centro Italia); Fondazione San Nicola e SS. Medici (Bari – Sud Italia); Fondazione SS. Mamiliano e Rosalia (Palermo – Sicilia); Fondazione Sant’Ignazio da Laconi (Cagliari – Sardegna).

Tutti possono contribuire a sostenere questo progetto di emancipazione e promozione sociale nel segno della speranza giubilare, donando un contributo sul conto corrente di Banca Etica - IBAN: IT17 P050 1803 2000 0002 0000729, intestato a Conferenza Episcopale Italiana – Causale: “Contributo Progetto “Mi Fido di Noiâ€. Info: – mifidodinoi@caritas.it

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30 giugno 2025, 16:00